Naruto: Gekitou Ninja Taisen! 4
Chiunque abbia familiarità con il mondo dei manga probabilmente conosce Naruto, storia di ninja e combattimenti ideata da Masashi Kishimoto. Gekitou Ninja Taisen è una serie videoludica ispirata all'anime di Naruto, tratto dal fumetto.
Il gioco consiste in un picchiaduro piuttosto frenetico, che si svolge in stage tridimensionali. E' concesso poco spazio alla tecnica; ogni personaggio può vantare un repertorio limitato di mosse a disposizione, e talvolta si induce nel giocatore la "sindrome da pressione casuale dei tasti". L'obiettivo prefisso dagli Eighting con Gekitou Ninja Taisen 4 è quello di riportare sugli schermi una formula consolidata, arricchita da succulente aggiunte. A tal fine, gran parte delle caratteristiche è stata "riciclata" dai capitoli precedenti, peculiarità che indubbiamente giova sotto l'aspetto quantitativo, consentendo l'integrazione dei contenuti di quattro videogames in uno solo. D'altro canto, però, una riproposizione eccessiva inevitabilmente trasmette quella sensazione di "già visto, già provato" che pregiudica la godibilità del prodotto, quando ha poco di nuovo da offrire.
Trattandosi di un articolo di importazione, ovviamente sia il testo che il parlato sono in giapponese. Per fortuna in un picchiaduro, una volta apprese le dinamiche di gioco, non è fondamentale saper leggere tutto ciò che appare a schermo. Orientarsi nei menu, con un po' d'esperienza, non si rivela problematico e vi sono anche aspetti positivi, come il doppiaggio originale.
Entriamo nel dettaglio del combattimento. Il movimento è compiuto tramite l'analogico. Inspiegabilmente è stata omessa la possibilità di servirsi della croce direzionale, peraltro implementata nei precedenti episodi. Gli spostamenti laterali sono affidati ai dorsali L e R.
Gli attacchi si basano essenzialmente sull'esecuzione di mosse a mani nude o con le armi, mediante l'utilizzo rispettivamente dei tasti B e A. Le combo si ottengono concatenando i due tipi di colpo, operazione che risulta essere molto semplice. Spesso infatti basterà premere ripetutamente B per assistere al ninja di turno che si esibisce in una lunga hit. Vi sono poi le prese, assegnate al tasto Y, che generalmente prevedono il lancio dell'avversario in aria. Con X si può scatenare la supermossa, un attacco caratteristico che, come si evince, è più potente e spesso imparabile.
Sebbene vi sia differenza fra colpi alti e bassi, vi è un solo tipo di parata. Essa può peròvenire spezzata se si subisce l'iniziativa nemica senza reagire per troppo tempo, evento che comporta anche la perdita del chakra. Il chakra è l'energia "spirituale", che si affianca a quella fisica. E' necessario per compiere la tecnica della sostituzione (con L&R), accorgimento difensivo che permette di sottrarsi alle combo altrui. In un gioco dove è estremamente semplice concatenare mosse, questa tecnica ricopre un ruolo fondamentale nell'andamento del match. Il chakra occorre anche per le super.
Il cast comprende più di trenta combattenti selezionabili. Nonostante un titolo di questo genere non preveda grosse diversità fra gli stili di lotta, è apprezzabile la varietà dovuta ai molteplici strumenti usati per l'offesa, per i quali si ringrazia la fantasia di Kishimoto: spade, marionette, ventagli, insetti e altro ancora. Inoltre, per quanto ci si possa attenere ad un cartone animato nel realizzare un videogame, Gekitou Ninja Taisen si dimostra fedele.
E così Gaara fa della sabbia il suo punto di forza, Rock Lee è consigliato per gli scontri ravvicinati a base di arti marziali, Neji Hyuga padroneggia uno stile maestoso, in grado di influire sul chakra avversario e così via. Certo, i livelli individuali sono stati appianati per favorire la competizione e ogni tanto si assiste a qualche mossa inventata, ma si tratta di compromessi dai quali non si può prescindere. Uno schieramento così nutrito di characters permette di soddisfare pressoché tutti, nella ricerca del proprio ninja preferito. Ma si avvisano alcune scelte discutibili, talvolta dettate dai capitoli anteriori. Si possono selezionare per gli incontri la marionetta di Kankuro o il cane di Kiba, piuttosto che i doppioni di Iruka e Hinata; ma si deve rinunciare a figure ben più rilevanti, come Asuma o Shizune.
Parlando dei personaggi, il vero difetto sta però nella mancanza di aggiornamento per quanto concerne i ninja che recentemente hanno sfoggiato nuove tecniche. I vari Rock Lee, Choji, Shikamaru ecc... risultano identici al terzo gioco della saga, quando sarebbe più che lecito immaginarli dotati almeno di nuove super. Trattandosi di un titolo che mantiene nel tempo la propria struttura inalterata, e che punta principalmente sulle aggiunte dei personaggi per riaffermare quanto di buono mostrato in passato, si deve considerare come un difetto molto grave. Aumenta il disappunto vedere il quintetto del suono, a discapito dell'immagine in copertina, già interamente trasformato.
Alla vasta scelta riscontrata alla voce combattenti selezionabili, si affianca un buon numero di modalità, sia in solitario che in multi. L'utente singolo può usufruire degli incontri serviti in tutte le salse: match singolo, allenamento, torneo, torneo a tempo, survival, a squadre da tre (la cui particolarità sta nella possibilità di avvalersi di una super di squadra, molto potente), storia. Opzioni e power-up permettono di customizzare a piacere. Ma la parte del leone la fanno le missioni, espediente che ricalca la nota classificazione del manga. Si tratta di una enorme quantità di varianti sul tema dello scontro (si contano nell'ordine delle centinaia). Si va dalla semplice esecuzione di una combo alla necessità di vincere rispettando determinate condizioni. Purtroppo l'incomprensibilità del testo a schermo complica non poco l'intuizione dell'obiettivo di missione. E' attraverso lo svolgimento di quest'ultima modalità che si sbloccano automaticamente i contenuti extra. Sono così accantonati soldi e negozio, che forse però rendevano più divertente l'operazione.
Gekitou Ninja Taisen si dimostra particolarmente incline al multiplayer. La natura poco tecnica lo rende accessibile ai novizi, senza però conferire alla casualità peso eccessivo nell'esito dei duelli: sapere come si fa la combo più lunga, amministrare sapientemente il chakra, fermare in tempo i propri colpi sono alcuni degli aspetti che il player esperto può far valere. La ricchezza di features lo rende longevo. Se poi si conosce un altro appassionato di Naruto, il gioco è fatto. Quando però prendono parte allo scontro contemporaneamente quattro personaggi, la frenesia e la telecamera non ottimale (tende ad allontanarsi per inquadrare tutti) rendono la situazione confusa.
Il versante tecnico non ha subito cambiamenti rilevanti, ma è nel complesso soddisfacente. Il cel shading si conferma una tecnica particolarmente indicata per trasporre lo stile anime in un videogame; la grafica di Gekitou Ninja Taisen ne giova, con risultati gradevoli. Per quanto riguarda l'audio, assumono particolare rilevanza le voci dei ninja, caratterizzate dall'intonazione sempre intensa e davvero appropriate. Le battute, pur essendo pronunciate in lingua giapponese, in certi frangenti si possono intuire, poiché riprendono situazioni presenti nel fumetto. La sezione vocale si è avvalsa degli stessi doppiatori dell'anime.
Per concludere, Naruto: Gekitou Ninja Taisen! 4 è un titolo indicato per ogni fan del manga, e potrebbe rivelarsi interessante anche per chi è in cerca di un picchiaduro senza troppe pretese, ma non così corto da venir riposto sullo scaffale dopo una settimana. I possessori del precedente episodio devono valutare attentamente l'acquisto, tenendo presente però che con buona parte di quanto troveranno hanno già avuto a che fare. Dagli Eighting, in un anno di sviluppo, ci si poteva aspettare aggiunte ben più sostanziose, che rendessero meno marcato l'alone di déjà vu che circonda il gioco.
Il gioco consiste in un picchiaduro piuttosto frenetico, che si svolge in stage tridimensionali. E' concesso poco spazio alla tecnica; ogni personaggio può vantare un repertorio limitato di mosse a disposizione, e talvolta si induce nel giocatore la "sindrome da pressione casuale dei tasti". L'obiettivo prefisso dagli Eighting con Gekitou Ninja Taisen 4 è quello di riportare sugli schermi una formula consolidata, arricchita da succulente aggiunte. A tal fine, gran parte delle caratteristiche è stata "riciclata" dai capitoli precedenti, peculiarità che indubbiamente giova sotto l'aspetto quantitativo, consentendo l'integrazione dei contenuti di quattro videogames in uno solo. D'altro canto, però, una riproposizione eccessiva inevitabilmente trasmette quella sensazione di "già visto, già provato" che pregiudica la godibilità del prodotto, quando ha poco di nuovo da offrire.
Trattandosi di un articolo di importazione, ovviamente sia il testo che il parlato sono in giapponese. Per fortuna in un picchiaduro, una volta apprese le dinamiche di gioco, non è fondamentale saper leggere tutto ciò che appare a schermo. Orientarsi nei menu, con un po' d'esperienza, non si rivela problematico e vi sono anche aspetti positivi, come il doppiaggio originale.
Entriamo nel dettaglio del combattimento. Il movimento è compiuto tramite l'analogico. Inspiegabilmente è stata omessa la possibilità di servirsi della croce direzionale, peraltro implementata nei precedenti episodi. Gli spostamenti laterali sono affidati ai dorsali L e R.
Gli attacchi si basano essenzialmente sull'esecuzione di mosse a mani nude o con le armi, mediante l'utilizzo rispettivamente dei tasti B e A. Le combo si ottengono concatenando i due tipi di colpo, operazione che risulta essere molto semplice. Spesso infatti basterà premere ripetutamente B per assistere al ninja di turno che si esibisce in una lunga hit. Vi sono poi le prese, assegnate al tasto Y, che generalmente prevedono il lancio dell'avversario in aria. Con X si può scatenare la supermossa, un attacco caratteristico che, come si evince, è più potente e spesso imparabile.
Sebbene vi sia differenza fra colpi alti e bassi, vi è un solo tipo di parata. Essa può peròvenire spezzata se si subisce l'iniziativa nemica senza reagire per troppo tempo, evento che comporta anche la perdita del chakra. Il chakra è l'energia "spirituale", che si affianca a quella fisica. E' necessario per compiere la tecnica della sostituzione (con L&R), accorgimento difensivo che permette di sottrarsi alle combo altrui. In un gioco dove è estremamente semplice concatenare mosse, questa tecnica ricopre un ruolo fondamentale nell'andamento del match. Il chakra occorre anche per le super.
Il cast comprende più di trenta combattenti selezionabili. Nonostante un titolo di questo genere non preveda grosse diversità fra gli stili di lotta, è apprezzabile la varietà dovuta ai molteplici strumenti usati per l'offesa, per i quali si ringrazia la fantasia di Kishimoto: spade, marionette, ventagli, insetti e altro ancora. Inoltre, per quanto ci si possa attenere ad un cartone animato nel realizzare un videogame, Gekitou Ninja Taisen si dimostra fedele.
E così Gaara fa della sabbia il suo punto di forza, Rock Lee è consigliato per gli scontri ravvicinati a base di arti marziali, Neji Hyuga padroneggia uno stile maestoso, in grado di influire sul chakra avversario e così via. Certo, i livelli individuali sono stati appianati per favorire la competizione e ogni tanto si assiste a qualche mossa inventata, ma si tratta di compromessi dai quali non si può prescindere. Uno schieramento così nutrito di characters permette di soddisfare pressoché tutti, nella ricerca del proprio ninja preferito. Ma si avvisano alcune scelte discutibili, talvolta dettate dai capitoli anteriori. Si possono selezionare per gli incontri la marionetta di Kankuro o il cane di Kiba, piuttosto che i doppioni di Iruka e Hinata; ma si deve rinunciare a figure ben più rilevanti, come Asuma o Shizune.
Parlando dei personaggi, il vero difetto sta però nella mancanza di aggiornamento per quanto concerne i ninja che recentemente hanno sfoggiato nuove tecniche. I vari Rock Lee, Choji, Shikamaru ecc... risultano identici al terzo gioco della saga, quando sarebbe più che lecito immaginarli dotati almeno di nuove super. Trattandosi di un titolo che mantiene nel tempo la propria struttura inalterata, e che punta principalmente sulle aggiunte dei personaggi per riaffermare quanto di buono mostrato in passato, si deve considerare come un difetto molto grave. Aumenta il disappunto vedere il quintetto del suono, a discapito dell'immagine in copertina, già interamente trasformato.
Alla vasta scelta riscontrata alla voce combattenti selezionabili, si affianca un buon numero di modalità, sia in solitario che in multi. L'utente singolo può usufruire degli incontri serviti in tutte le salse: match singolo, allenamento, torneo, torneo a tempo, survival, a squadre da tre (la cui particolarità sta nella possibilità di avvalersi di una super di squadra, molto potente), storia. Opzioni e power-up permettono di customizzare a piacere. Ma la parte del leone la fanno le missioni, espediente che ricalca la nota classificazione del manga. Si tratta di una enorme quantità di varianti sul tema dello scontro (si contano nell'ordine delle centinaia). Si va dalla semplice esecuzione di una combo alla necessità di vincere rispettando determinate condizioni. Purtroppo l'incomprensibilità del testo a schermo complica non poco l'intuizione dell'obiettivo di missione. E' attraverso lo svolgimento di quest'ultima modalità che si sbloccano automaticamente i contenuti extra. Sono così accantonati soldi e negozio, che forse però rendevano più divertente l'operazione.
Gekitou Ninja Taisen si dimostra particolarmente incline al multiplayer. La natura poco tecnica lo rende accessibile ai novizi, senza però conferire alla casualità peso eccessivo nell'esito dei duelli: sapere come si fa la combo più lunga, amministrare sapientemente il chakra, fermare in tempo i propri colpi sono alcuni degli aspetti che il player esperto può far valere. La ricchezza di features lo rende longevo. Se poi si conosce un altro appassionato di Naruto, il gioco è fatto. Quando però prendono parte allo scontro contemporaneamente quattro personaggi, la frenesia e la telecamera non ottimale (tende ad allontanarsi per inquadrare tutti) rendono la situazione confusa.
Il versante tecnico non ha subito cambiamenti rilevanti, ma è nel complesso soddisfacente. Il cel shading si conferma una tecnica particolarmente indicata per trasporre lo stile anime in un videogame; la grafica di Gekitou Ninja Taisen ne giova, con risultati gradevoli. Per quanto riguarda l'audio, assumono particolare rilevanza le voci dei ninja, caratterizzate dall'intonazione sempre intensa e davvero appropriate. Le battute, pur essendo pronunciate in lingua giapponese, in certi frangenti si possono intuire, poiché riprendono situazioni presenti nel fumetto. La sezione vocale si è avvalsa degli stessi doppiatori dell'anime.
Per concludere, Naruto: Gekitou Ninja Taisen! 4 è un titolo indicato per ogni fan del manga, e potrebbe rivelarsi interessante anche per chi è in cerca di un picchiaduro senza troppe pretese, ma non così corto da venir riposto sullo scaffale dopo una settimana. I possessori del precedente episodio devono valutare attentamente l'acquisto, tenendo presente però che con buona parte di quanto troveranno hanno già avuto a che fare. Dagli Eighting, in un anno di sviluppo, ci si poteva aspettare aggiunte ben più sostanziose, che rendessero meno marcato l'alone di déjà vu che circonda il gioco.
Naruto: Gekitou Ninja Taisen! 4
8
Voto
Redazione
Naruto: Gekitou Ninja Taisen! 4
A non tutti i videogames nati nel paese del Sol levante viene riservata una controparte PAL, della quale possano giovare i giocatori europei. E' il caso delle serie tratte da manga celebri in Giappone, ma che nel Vecchio Continente non hanno conosciuto affermazione. Ed è così anche per Naruto, almeno finché il cartone animato ad esso dedicato non verrà trasmesso su reti italiane. Ci si deve dunque munire di Freeloader per impersonare il ninja della foglia e i suoi compagni, ma è un piccolo peccato che un titolo interessante debba restare ignoto all'Occidente.