Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generations

di Ferdinando Saggese
Novembre 1999, la rivista giapponese Shonen Jump pubblica Naruto, di Masashi Kishimoto. L'opera racconta la storia di Naruto Uzumaki, giovane ninja che sogna di diventare capo del suo villaggio, e di Sasuke Uchiha, che il villaggio vuole distruggerlo per vendicare il suo clan. Un protagonista sfortunato, buono ed ingenuo, un antagonista sfortunato, cattivo e calcolatore, in qualche modo legati da un destino comune. Il classico manga giapponese, che ottiene un successo planetario. In tredici anni di serializzazione l'opera finisce in libreria, viene animata per cinema e televisione, ed adattata per gioco e videogioco. Una gallina dalle uova d'oro, che depone quasi sempre al sorgere del sol levante. Se escludiamo un paio di titoli sviluppati da Ubisoft, il grosso della produzione videoludica é concentrato in Giappone, ed il grosso del grosso lo dobbiamo ad una sola software house, CyberConnect2.



La casa di .Hack ha programmato una decina di titoli in esclusiva Playstation e pubblica in questi giorni Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generation, tentativo multipiattaforma e crossmediale. Analizziamolo partendo dalla modalità storia, che coprirà l'intero arco narrativo di Naruto Shippuden proponendo dieci storyline dedicati ad altrettanti protagonisti. Le storie sono raccontate da filmati e disegni realizzati dallo stesso studio di animazione che si occupa dell'anime, lo Studio Pierrot, che regalano una visione d'insieme piacevole sia per i fan, sia per chi non conosce il manga ed i suoi personaggi.

Il team di sviluppo ha deciso di snellire la giocabilità, eliminando completamente la componente action che contaminava i lavori precedenti, concentrando ogni risorsa sul sistema di combattimento. Le combinazioni sono piuttosto semplici da imparare e si basano esclusivamente sul tasto B, premuto con il giusto tempismo e combinato con la giusta direzione. La A serve per saltare e per muoversi velocemente sul campo di battaglia, mentre la X attiva le armi da lancio. La Y permette di impastare il chakra necessario per le tecniche ninja e, combinandola con gli altri tre tasti, di attivare mosse speciali molto potenti.





I due grilletti servono per parare i colpi avversari, mentre i bumper per richiamare gli eventuali personaggi di supporto previsti dal combattimento. Infine, alla croce direzionale é assegnato il controllo degli oggetti speciali, Ramen, tonici da battaglia, bombe carte e via dicendo. Le novità riguardano in modo particolare alcune meccaniche di gioco base, che sono state modificate per rendere gli scontri tatticamente più interessanti. É il caso della tecnica della sostituzione, che é ora subordinata alla carica di una barra suddivisa in quattro settori, da amministrare con intelligenza per sorprendere gli avversari con letali contrattacchi. Pad alla mano la sensazione é buona, ma dopo i primi scontri si fa strada l'idea che i ragazzi di CyberConnect2 abbiano raggiunto l'obiettivo solo a metà. Il sistema di combattimento é sicuramente migliorato ma, messo al servizio di una struttura di gioco orfana di missioni, boss fight e relativi quick time events, non é in grado di coinvolgere il giocatore come dovrebbe.

Abbandonata la vena action, la modalità storia di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generation si riduce ad una serie di scontri troppo simili tra loro, utile solamente per sbloccare personaggi, oggetti speciali e collezionabili da impiegare nelle altre modalità. Che il team di sviluppo stia battendo una nuova strada lo si intuisce anche dall'introduzione di due nuove opzioni singleplayer, Torneo e Sopravvivenza. La prima propone otto combattimenti ad eliminazione diretta, la seconda una sequela infinita di avversari, da affrontare al netto di una sola barra di energia. Due valide alternative alla campagna singleplayer, anche se la modalità principale del gioco resta quella multiplayer. Prima di lasciare la foglia, ed esplorare l'insidioso mondo della rete, é tuttavia consigliato fare un salto al negozio del villaggio.