Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, la recensione

Un tie-in che forse meritava un approfondimento maggiore. La nostra recensione

di Andrea Casetti

Il binomio televisivo/videoludico é senza ombra di dubbio una delle maggiori garanzie di successo: spesso e volentieri è sufficiente notare un film o una serie sul piccolo o grande schermo per poi poter tranquillamente scommettere che da lì a poco comparirà la controparte dedicata al mondo dei videogiochi a tentare di sfruttare la scia del successo guadagnato dal fratello maggiore.

Non ha fatto eccezione la serie Naruto che, oltre ad averci deliziati sul piccolo schermo con una serie di anime memorabile, dall’ormai lontano 2003 consente anche agli appassionati possessori di console di ripercorrere le gesta dei propri beniamini esibendosi in scontri, il tutto coronato da spettacolari scene animate nel collaudato cel shadnig.

E quale potrebbe essere il modo migliore per festeggiare il ventennale della nascita della serie se non pubblicare un titolo che ripercorra la storia del protagonista e magari riproporre in chiave contemporanea sulle console di corrente generazione quei momenti epici che ancora ci ricordiamo aver affrontato nei precedenti capitoli della serie?

Quello appena enunciato sembra proprio essere il pensiero degli sviluppatori di CyberConnect2 che, a distanza da ben otto anni dall’ultima apparizione su console sfornano questo Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, con l’intento di riabbracciare i nostalgici appassionati di Naruto e le nuove generazioni, magari maggiormente familiari con Boruto.

Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections, un approccio semplificato

Le caratteristiche che saltano immediatamente all’occhio di questo Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections sono la possibilità di scegliere sin dalle fasi iniziali il metodo di controllo del vostro personaggio: oltre al sistema di controllo ben ancorato sugli schemi tradizionali della serie (senza novità degne di nota, tanto da farlo risultare datato) compare infatti la facoltà di scegliere l’assegnazione delle vostre acrobazie da ninja al solo tasto Cerchio, semplificando non poco la vita a chi non vuole dover impegnate troppo la propria materia grigia per vedere sullo schermo scatenarsi il solito spettacolo psichedelico. Se invece appartenete alla schiera di giocatori che preferiscono sudare le classiche sette camicie per arrivare a leggere i titoli di coda potete scegliere la modalità standard, certamente più impegnativa ma soprattutto maggiormente appagante.

Una doppia storia

La modalità storia si compone due filoni: da un lato avremo la possibilità di ripercorrere le vicende di Naruto e le vicissitudini con protagonista il Villaggio della Foglia a partire dal rapimento di Sasuke per chiudere con la conclusione del manga. Verranno riproposti i punti salienti della saga rivivendo in chiave contemporanea gli scontri più importanti con i maggiori antagonisti. A onor del vero occorre dire come questa modalità soffra un po’ di una scarsa definizione dei filmati di intramezzo e di una longevità davvero limitata, in quanto si riesce a completare in pochissime ore di gioco.

L’altra modalità, quella dedicata a Boruto, si rivela essere invece totalmente inedita, scritta direttamente dal team di sviluppo e riesce nell’intento di portare a una decina di ore la longevità totale del titolo. In questa modalità Boruto entrerà in possesso di un nuovo videogioco, Eroi Ninja, in cui Boruto avrà modo di stringere amicizia con un nuovo personaggio, Nanashi, mentre dovrà misurarsi con unaminaccia che non vogliamo svelarvi in anticipo. In ogni caso va detto che il risultato complessivamente si rivela di ottima fattura, con una splendida applicazione del cel shadong con cui lo sviluppatore ha dimostrato di avere grande dimestichezza, arrivando a una trama capace di convincere e addirittura commuovere il giocatore.

Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections: Tecnica e affino

Dal punto di vista tecnico, se da un lato va reso onore alle scene di intermezzo capaci di sfoggiare una cura di altissimo livello, dall’altrole animazioni dei personaggi scadono leggermente in quanto appaiono robotiche, a testimonianza dell’impiego di una modellazione forse un po’ datata.

Il gameplay dal canto suo risente dell’approccio eccessivamente semplificato nella modalità che privilegia l’accessibilità, ma anche la modalità tradizionale porge il fianco alle e critiche in quanto si vede un vero e proprio passo avanti rispetto ai capitoli precedenti.

Il roster comprende oltre 130 personaggi, che un espediente della trama tenterà di farvi impersonare a turno prendendo così confidenza prima di potervi scatenare nelle sfide online.

Concludiamo con i dialoghi, doppiati in inglese e giapponese, ma sottotitolati anche in italiano.