Natural Doctrine

Natural Doctrine



Feste di nome ma non di fatto



La città di Feste é l'ultimo baluardo di civiltà rimasto nel mondo dopo una sanguinosa guerra: in essa gli umani vorrebbero vivere trincerati, ma non possono fare a meno di dipendere dal Pluton, una sostanza che permette l'utilizzo della magia. Il problema é che il Pluton é nocivo, e gli unici che riescono a estrarlo e raffinarlo senza subirne gli effetti sono i Goblin. Nel corso di una spedizione nelle miniere di Pluton, Geoff, Vasily, Zeke e Anka scoprono però che un orrore ben più pericoloso di Goblin e Orchi sta emergendo dal sottosuolo.

Natural Doctrine é un JRPG strategico: nel corso della vicenda single player assumerete il controllo di Geoff e dei suoi compagni in una serie di missioni di trama, potendo nel contempo dedicarvi a volontà all'esplorazione o ri-esplorazione delle miniere con l'obiettivo di ottenere armi, oggetti, Pluton (i “punti magia” del gruppo) o semplice esperienza. Nella modalità campagna, ogni “pedina” del vostro schieramento é importante: se anche uno solo dei personaggi muore, c'é il game-over e dovete ripetere lo scenario da capo o dall'ultimo checkpoint raggiunto.

Natural Doctrine offre però anche una modalità multiplayer online a 2 giocatori, nelle due forme Competitiva e Cooperativa: per accedervi dovrete comporre il vostro schieramento mediante l'acquisto di apposite carte da riunire in un mazzo, ovviamente rispettando determinati limiti di numero e potenza. Nel primo caso lo scopo consisterà nell'annientare l'intero schieramento nemico, mentre nel secondo quello di collaborare al raggiungimento di un obiettivo comune: in entrambi i casi, a differenza del SinglePlayer, potrete anche perdere qualche truppa, ma naturalmente il punteggio ne risentirà.

Natural Doctrine
Geoff dietro al suo fedele scudo


Un sistema che premia il lavoro di squadra, ma...



Le varie mappe di Natural Doctrine sono realizzate in grosse caselle che possono contenere fino a 4 personaggi di taglia umana: unità più grosse (come orchi o golem) contano in questo senso come 2, 3 o 4 umani. All'interno della specifica casella, le truppe possono occupare qualsiasi punto specifico, in modo da sfruttare eventuali coperture o addirittura nascondersi “dietro” agli alleati più robusti. Non é possibile accedere o attraversare caselle occupate da truppe avversarie.

Il gioco si svolge a turni, ma questi non sono concepiti nel senso tradizionale del termine: quando, durante il turno di un personaggi, impostate un'azione, infatti, potrete creare un “link” con le altre unità, permettendo loro di agire in contemporanea. Per fare un esempio, l'azione di “guardia” attiva un link con tutti gli alleati nella stessa casella e nelle caselle adiacenti, permettendo loro di attaccare, usare una pozione, lanciare un incantesimo o qualsiasi altra azione, compreso il movimento.

Un sistema interessante con due grossi punti deboli


Questo sistema é particolarmente interessante quando si tratta di stabilire una tattica aggressiva nei confronti di gruppi di nemici più o meno sparsi, e padroneggiarlo costituisce il vero fulcro dell'esperienza di gioco. Tuttavia, dopo poche battaglie sono emersi due punti deboli, di cui il primo é il fatto che risultano sconsigliate le più basilari tattiche di accerchiamento: per poter sfruttare i link i personaggi devono avanzare uniti e compatti, mentre la divisione su più percorsi rende la pratica impossibile.

Il secondo punto debole risiede nel fatto che i nemici sono sempre molto più numerosi dei membri del party, col risultato che dopo aver agito, il giocatore assiste semi-impotente a una serie infinita di azioni, ciascuna delle quali ne genera altre per successivo link. La tattica “delle Termopili” (truppe robuste a difendere il valico, fucilieri che attaccano e contrattaccano dalle retrovie) é indubbiamente la più efficiente, ma a lungo andare viene anche a noia.

OK essere difficile, ma c'é un limite!



A questo aggiungete che, a causa delle routine random del battlesystem, gli attacchi non vanno sempre a segno e non infliggono sempre lo stesso danno. Il risultato é che due o tre colpi fortunati (di un nemico) o sfortunati (nostri) possono facilmente compromettere l'efficienza di uno schieramento sulla carta vincente, obbligandoci così a tornare al checkpoint.

...checkpoint che distano tra loro anche 15-20 minuti di gioco, e in cui non potrete salvare (!!!). Quindi ricapitolando: 20 minuti dall'inizio al primo checkpoint, altri 15 per morire, altri 20 per superare quella parte (ipotizzando di non commettere altri errori), totale quasi un'ora da un savepoint all'altro. Troppo - decisamente! Ed il tutto a livello di difficoltà Facile. Ok: i giocatori ultra-hardcore che cercano una sfida seria al limite del masochismo staranno festeggiando, ma a nostro avviso c'é qualcosa che non va.

Un valido modo per aggirare il problema é quello di alternare ai capitoli di trama delle sessioni di grinding nelle miniere dei goblin, per poi riprendere l'avventura quando tutti i PG avranno guadagnato un paio di livelli. Il tempo che impiegherete alla fine sarà su per giù lo stesso, ma (forse) vi risparmierete l'umiliazione di un Game Over dietro l'altro - senza contare che anche in questi dungeon sono presenti sezioni decisamente proibitive per il primo accesso, e che dunque vorrete/dovrete affrontare più avanti.


Gameplay (in progress)


E questa sarebbe una PS4?



Natural Doctrine é un gioco cross-gen, ed oltre che sulla nuova ammiraglia di Sony esce anche su PS3 e su PS Vita. Dopo aver visto la grafica in azione possiamo dire che non facciamo fatica a crederlo: risoluzione a parte, infatti, quello che abbiamo davanti agli occhi é probabilmente poco al di sopra del livello di PS2.
Tecnicamente poco al di sopra di una PS2


I modelli sono tutti estremamente semplici, gli ambienti per lo più spogli, l'inquadratura alta a volo d'uccello oppure semi-soggettiva con una resa veramente misera, le animazioni basilari. Giusto qualche effetto speciale risolleva la media, ma non fatevi illusioni. Un vero peccato, se si pensa che gli artwork, i portrait e il character design sono invece molto accattivanti.

Le cose migliorano limitatamente nell'ambito del sonoro: i doppiaggi in Giapponese sono molto buoni e le musiche ben realizzate; purtroppo, però, i temi da battaglia tendono ad avere un refrain troppo breve, col risultato di divenire ripetitivi già a metà della missione. Come purtroppo tutti i titoli importati da NIS, il gioco é sottotitolato esclusivamente in Inglese.

Esperimento fallito o occasione mancata?



In conclusione ci si chiede se questo Natural Doctrine pecchi alle radici o nello sviluppo - o in entrambi. L'idea di concatenare le azioni col sistema link é di base interessante, ma certamente il modo in cui é applicata é a dir poco estenuante, per non dire castrante. Nella gestione dei PG, il sistema presenta un sistema di punti spendibili in uno schema a albero in cui però potrete anche annullare la spesa per riassegnarli: il tutto é ovviamente mirato alla possibilità di fare il “tuning” del party quando si riprova una missione in cui in precedenza siamo stati annientati. L'idea é ottima, ma in effetti solo Geoff é molto versatile, mentre gli altri PG seguono uno sviluppo più o meno obbligato.

Quello che indubbiamente é notevole nel lavoro di Kadokawa é la longevità: le missioni di trama non sono poche, sono lunghe, vanno intervallate con le esplorazioni e ri-esplorazioni, il tutto ha tre livelli di difficoltà e, dulcis in fundo, c'é il multiplayer. Diciamo dunque che sotto questo aspetto c'é ben poco di cui lamentarsi. Per il resto, però, niente ci toglie dalla testa che il gioco sia sostanzialmente una delusione. Se siete disposti a passare sopra ad una realizzazione modestissima e state cercando una sfida veramente elevata, probabilmente riuscirete ad amarlo; in tutti gli altri casi passate oltre.

Natural Doctrine
Statistiche ed equipaggiamento

Un orco e grosso, ma attaccandolo in gruppo non dovremmo avere problemi
Un orco e grosso, ma attaccandolo in gruppo non dovremmo avere problemi
Varie azioni Linkate
Varie azioni Linkate
La nostra collezione di carte
La nostra collezione di carte


Natural Doctrine
5.5

Voto

Redazione

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Natural Doctrine

Natural Doctrine parte da alcuni presupposti interessanti, ma lo sviluppo lascia parecchio a desiderare. Anche volendo chiudere un occhio (per non dire entrambi) sulla realizzazione tecnica - certo non all'altezza di PS4, e neanche di PS3 - rimane un BattleSystem che compromette l'uso di svariate tattiche tradizionali e in cui nonostante tutto rimane una dose non indifferente di fortuna contro cui dover fare i conti. Punitivo all'estremo, anche alla difficoltà minima, può essere appetibile solo per chi cerca una sfida a tutti i costi.

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