NBA 2K
di
Redazione Gamesurf
Il lancio della console a 128 bit prodotta dalla SEGA ha visto una lineup assai differenziata a seconda del continente. Mentre in Giappone si é partiti con le conversione di famosi coin op e in Europa sono spuntati giochi di calcio come se piovessero, la versione americana del Dreamcast si é potuta fregiare fin da subito di una coppia di simulazioni sportive a dir poco spettacolari: NFL 2K e NBA 2K. Mentre il primo titolo pare ormai inevitabilmente destinato al solo mercato statunitense (e quindi d'importazione), finalmente la simulazione cestistica prodotta dalla sega, poco dopo essere apparsa nelle sale giochi italiane sotto forma di coin op, giunge anche nei case di tutti i possessori di Dreamcast pal. Purtroppo la versione che abbiamo potuto testare é quella americana e al momento non sappiamo quindi dirvi se é stata inclusa l'opzione per i 60hz e se é stato effettuato un aggiornamento dei roster agli ultimi (pochissimi, a dire il vero) spostamenti di mercato. Tenete d'occhio le news per eventuali aggiornamenti al riguardo
Il primo incontro con NBA 2K é sicuramente ottimo: l'introduzione, pur non avendo l'impatto di quelle dei vari NBA Live, dà un'ottima impressione sul motore del gioco (visto che é con esso che é realizzata) e un primo sguardo alle varie schermate delle opzioni fornisce un'idea di grande completezza. D'accordo, non c'é Michael Jordan e non é possibile disputare la gara dei tre punti, ma tutto quanto serve veramente, sia come modalità di gioco, sia per quanto riguarda la completezza delle statistiche, é presente. E' possibile intervenire sulle formazioni delle varie squadre scambiando i giocatori o inserendone di creati in proprio tramite una delle interfacce più complete e versatili che mi sia mai capitato di vedere. Le possibilità di gioco sono le più classiche: amichevole (anche fra gli all star team), stagione completa (la cui durata é comunque possibile variare) e play off. Si può decidere di guidare una o più squadre (magari per affrontare le competizioni in compagnia di amici) e in qualsiasi momento della stagione é possibile cambiare tutti i parametri che vanno dalla semplice durata degli incontri alle modalità di applicazione delle varie regole. Intervenendo sugli appositi menu si può trasformare la simulazione più completa sulla piazza in un arcade tutto salti e schiacciate per organizzare partite fra amici senza troppi problemi
Il primo incontro con NBA 2K é sicuramente ottimo: l'introduzione, pur non avendo l'impatto di quelle dei vari NBA Live, dà un'ottima impressione sul motore del gioco (visto che é con esso che é realizzata) e un primo sguardo alle varie schermate delle opzioni fornisce un'idea di grande completezza. D'accordo, non c'é Michael Jordan e non é possibile disputare la gara dei tre punti, ma tutto quanto serve veramente, sia come modalità di gioco, sia per quanto riguarda la completezza delle statistiche, é presente. E' possibile intervenire sulle formazioni delle varie squadre scambiando i giocatori o inserendone di creati in proprio tramite una delle interfacce più complete e versatili che mi sia mai capitato di vedere. Le possibilità di gioco sono le più classiche: amichevole (anche fra gli all star team), stagione completa (la cui durata é comunque possibile variare) e play off. Si può decidere di guidare una o più squadre (magari per affrontare le competizioni in compagnia di amici) e in qualsiasi momento della stagione é possibile cambiare tutti i parametri che vanno dalla semplice durata degli incontri alle modalità di applicazione delle varie regole. Intervenendo sugli appositi menu si può trasformare la simulazione più completa sulla piazza in un arcade tutto salti e schiacciate per organizzare partite fra amici senza troppi problemi
NBA 2K
NBA 2K
Purtroppo la perfezione non è di questo mondo e, almeno nel commento, devo forzatamente stemperare un po' i toni entusiastici della recensione. Al di là di qualche lieve imperfezione grafica che spunta ogni tanto (alcuni sporadici casi di bad clipping nei contatti fra i giocatori, più che altro) e delle formazioni non aggiornate agli ultimissimi spostamenti di mercato (Toni Kukoc gioca ancora nei Bulls), è mio dovere segnalare un difetto che è poi, da sempre, una pecca di ogni singolo gioco di basket si sia mai visto: vengono fischiati pochi falli offensivi. Si tratta, come al solito, di una scelta volta a non spezzare troppo l'azione di uno sport che già di suo può non vantare una continuità elevatissima. Il basso numero di sfondamenti fischiati, pur rendendo effettivamente più facile eseguire giocate spettacolari, stona un po' in un prodotto che, sotto qualsiasi altro aspetto, gode di un rigore simulativo notevolissimo. Oltretutto è quasi ridicolo il fatto che si possa decidere la severità con cui gli arbitri dovrebbero giudicare questo tipo di falli. Ciononostante va detto che è un problema molto meno presente rispetto a quanto visto in altri giochi e che si sente veramente solo quando ci si ritrova ad attaccare una squadra tecnicamente e fisicamente molto inferiore.
Sbrigata questa piccola formalità, non posso fare altro che confermare quanto detto nel testo principale ribadendo l'incredibile bellezza di questo gioco. Notevolissima accuratezza simulativa (al di la del difettuccio di cui sopra), grandissime giocabilità e longevità (assicurata, una volta tanto, da un livello di sfida effettivamente impegnativo, oltre che dalla modalità in multiplayer), intelligenza artificiale raffinatissima e una realizzazione tecnica semplicemente assurda rendono questo gioco la migliore esperienza videoludica che un appassionato di basket possa desiderare.
Sbrigata questa piccola formalità, non posso fare altro che confermare quanto detto nel testo principale ribadendo l'incredibile bellezza di questo gioco. Notevolissima accuratezza simulativa (al di la del difettuccio di cui sopra), grandissime giocabilità e longevità (assicurata, una volta tanto, da un livello di sfida effettivamente impegnativo, oltre che dalla modalità in multiplayer), intelligenza artificiale raffinatissima e una realizzazione tecnica semplicemente assurda rendono questo gioco la migliore esperienza videoludica che un appassionato di basket possa desiderare.