NBA 2K1

NBA 2K1
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Il campionato NBA che ha avuto inizio lo scorso 31 ottobre si preannuncia come uno dei più appassionanti degli ultimi anni. Dopo un mercato estivo che ha visto il susseguirsi di eventi importantissimi, quali l'abbandono di Patrick Ewing dai New York Knicks e il passaggio di Grant Hill agli Orlando Magic (per non parlare dell'infortunio del grande Alonzo Mourning), sempre più squadre hanno accresciuto il loro potenziale sul parquet, potendo aspirare effettivamente a un ruolo da protagoniste nell'annata 2000/2001 o addirittura nei prossimi playoff. Lo stesso discorso può essere applicato alle simulazioni di basket, che mai come ora hanno raggiunto un livello di popolarità che esula dai confini della nazione americana e dal marchio considerato, fino allo scorso anno, come l'assoluto dominatore della categoria: NBA Live. 365 giorni fa (qualcuno in più se consideriamo il ritardo di questa recensione rispetto all'uscita del gioco), NBA 2K riuscì nell'impresa titanica di scalzare l'acerrimo rivale EA dal trono di migliore gioco di basket, puntando su un fattore che troppe volte viene dimenticato nelle moderne simulazioni sportive: la giocabilità
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Steve Francis dimostra di meritare il titolo di rookie of the year 2000

PIU' TATTICA, MENO ARCADE
NBA 2K1 non é un semplice aggiornamento dell'edizione 2000, ma un titolo interamente rivoluzionato sotto il profilo del gameplay. Ancora una volta, Visual Concepts ha deciso di distinguersi dalla concorrenza apportando ritocchi solo marginali all'ottimo comparto grafico/sonoro, per modificare in modo critico l'aspetto giocabilità, tanto da rendere l'impatto iniziale addirittura ostico, anche per i veterani del precedente episodio. La velocità di gioco é il primo aspetto che ha subito sostanziali ritocchi: le partite hanno ora un ritmo molto più "ragionato" e "tattico" rispetto alla scorsa edizione, e l'importanza assunta dalle strategie e dagli schemi ha ora un aspetto preponderante nell'economia di gioco. Questa maggiore profondità si riflette anche nel comportamento degli arbitri, che non soffrono più delle indecisioni riscontrate lo scorso anno, arrivando a fischiare con spietata puntualità ogni più piccola infrazione, compresi sfondamenti (nota dolente del vecchio episodio) e difesa illegale
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NBA 2K1

Lo avete letto alla fine del corpo principale dell'articolo e lo leggerete ancora in questo commento: NBA 2K1 è il miglior gioco di basket mai realizzato per qualsiasi piattaforma, sia essa arcade o casalinga. Lo stesso termine di "gioco", per una produzione votata all'assoluto realismo, appare fuori luogo: nel titolo Visual Concepts, così come succede in altri capolavori del genere sportivo (tornano alla mente gli ultimi capitoli della serie di Winning Eleven), è infatti necessario conoscere lo sport simulato, le sue tattiche e le sue strategie, per riuscire ad ottenere buoni risultati. A questo punto, l'immersione con l'atmosfera di gioco sarà tale da trovarsi realmente dispiaciuti in una situazione di sconfitta, oppure esultanti dopo aver vinto una partita con il classico tiro "sulla sirena". Grafica, sonoro e longevità hanno goduto di un sostanziale upgrade rispetto all'edizione precedente, con l'inserimento di animazioni migliorate, di una telecronaca più varia e di nuove modalità di gioco per i fan più pignoli (qual è la sfida con le stelle del passato). Se amate il basket e tutto ciò che gira attorno all'NBA, non potete fare a meno di acquistare NBA 2K1. E, se non avete un Dreamcast, l'ultima uscita Sega Sports è un altro ottimo motivo per rimediare a questa grave lacuna...

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