NBA 2K14
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Possiamo finalmente dire che la next gen é ufficialmente iniziata. Con l'arrivo di Xbox One in Italia, e l'imminente lancio di Playstation 4, i giocatori si troveranno invasi da titoli di nuova generazione. Tra questi non poteva ovviamente mancare la trasposizione di NBA 2K14, il titolo dedicato al mondo NBA e sviluppato dai talentuosi sviluppatori di Visual Concepts.
Dopo la nostra dettagliata recensione per current gen, abbiamo messo sotto la lente d'ingrandimento anche il porting di nuova generazione, scoprendo cose davvero interessanti.
Una NBA sempre più reale
Partiamo da un dato di fatto assodato e già ampiamente predetto sin dai primi trailer rilasciati. NBA 2K14 é una vera e propria gioia per gli occhi. Gli sviluppatori statunitensi si sono davvero superati, portando su Xbox One (e anche su PS4) uno tra i giochi migliori della line up di lancio, in grado di mostrare anche agli occhi dei più scettici le potenzialità delle nuove console.
Sin dalla prima partita non sarà infatti difficile percepire tutto quello che il nuovo motore grafico, chiamato eco motion, é in grado di muovere su schermo. La riproduzione visiva dei giocatori, dei coach e delle arene di gioco é qualcosa che difficilmente dimenticheremo, e se pensiamo che questo é solo l'inizio non possiamo che pensare con estrema euforia a quello che ci riserverà il futuro.
I cestisti si muovono infatti con un realismo incredibile e le animazioni dei rimbalzi, delle schiacciate o delle stoppate trasmettono una naturalità e una sensazione di “vero” che prima d'ora non era mai stata raggiunta dalla serie. Tutto merito di una sapiente realizzazione da parte degli sviluppatori di tutti quei dettagli che rendono l'NBA non solo il campionato di basket più seguito al mondo, ma un vero e proprio spettacolo. Si perché oltre alle azioni sul campo, avremo la solita sequela di cut scene pre e post partita che rendono l'esperienza di gioco decisamente più completa. A questo bisogna aggiungere poi il classico commento in lingua inglese e l'intoduzione della commentatrice a bordo campo, con tanto di interviste a fine secondo quarto (con voci campionate realmente).
Un nuovo sistema di illuminazione dinamico che rende ogni arena differente dall'altra, 1080p di risoluzione e 60 frame per secondo granitici contribuiscono infine ad una resa visiva che, come già accennato, rende NBA 2K14 uno tra i titoli migliori titoli disponibili al lancio in termini di resa visiva.
Sotto l'aspetto del gameplay invece ci troviamo davanti a quello già ampiamente analizzato all'interno della recensione current gen. Il controllo dei movimenti e delle finte adibito allo stick di destra, la possibilità di imbastire tattiche “smart” coadiuvati dall'I.A. e tutte quelle caratteristiche che contribuisco a rendere il gioco solido, sono presenti anche in questa versione. Non manca qualche novità, come una maggiore solidità di giocatori che calpestano il parquet e una fisica della palla gestita in maniera del tutto indipendente rispetto a quella dei giocatori. Proprio quest'ultima ci ha dato però diversi problemi, con situazioni in cui abbiamo visto schizzare la palla al di fuori del campo in maniera innaturale e ricezioni da parte dei giocatori alquanto dubbie, che si sposano piuttosto male con la qualità generale della simulazione proposta da 2K. A questo sommiamo anche diversi problemi di clipping, sopratutto nel contatto tra i giocatori.
In generale, possiamo affermare che se da una parte troviamo la classica solidità della serie, dall'altra ci saremmo aspettati la correzione di diversi elementi negativi già evidenziati nella versione Xbox360/PS3. Ad ogni modo il primo passo next gen della serie é assolutamente positivo sia in termini di resa visiva che di gameplay.
Una piccolissima rivoluzione é stata invece attuata nelle modalità di gioco. A sparire infatti sono due elementi importanti proposti nelle versioni per la corrente generazione: la modalità Crews e il LeBron Path to Greatness.
Queste due varianti di gioco hanno fatto spazio ad una versione riveduta e corretta della “My Career” e una variante della modalità franchise chiamata “MyGM”. Partendo dalla prima, ancora una volta ci troveremo nei panni di un'atleta virtuale e sconosciuto, che a suon di prestazioni dovremo cercare di portare dal draft sino alla vittoria dell'ambito anello. Ovviamente la strada sarà costantemente in salita e ricca di sfide interessanti, accompagnate da una quantità di cut scene legate sia al parquet di gioco ma anche al mondo esterno, facendoci vivere il nostro giocatore a 360 . Incontrare il coach, i giocatori della nostra squadra e tanti altre situazioni interessanti sono tutti elementi in grado di trasportate ancora di più il giocatore all'interno di questo mondo, facendogli assaporare - anche se solo virtualmente -quello che molto atleti di questo livello provano nella realtà. Unico limite di questa modalità riguarda la totale mancanza di doppiaggio audio nelle cut scene. Scelta quest'ultima, che fa perdere molto carisma a tutti i personaggi coinvolti oltre che ai dialoghi stessi.
In “MyGm” avremo un ruolo più da scrivania dato che scegliendo tra i diversi GM della lega - ognuno con le sue caratteristiche comportamentali e le sue abilità - dovremo cercare di gestire tutti i dettagli di una franchigia NBA. Movimenti del roster, interazioni con il coach, il suo staff e i diversi giocatori, sono tutti elementi che serviranno per tenere il morale della nostra squadra alto e determinato verso la vittoria. Queste interazioni saranno gestite da una sorta di chat dinamica che ad onor del vero, ci ha convinto poco sotto l'aspetto della varietà dei dialoghi, trasformando le conversazioni in colloqui alla lunga ripetitivi. A questo poi bisogna sommare diversi aspetti commerciali come i prezzi del merchandising ad esempio, che contribuiranno a mantenere in salute le casse della nostra franchigia. Un'idea interessante ma che abbiamo notato aver molto meno mordente rispetto alla modalità carriera.
Alle due varianti di gioco principali se ne aggiungo altre come il park, una sorta di simulazione del campetto sotto caso in cui potremo cimentarci, sfidando i nostri amici, in appassionati 2 contro 2, 3 contro 3 a metà campo e addirittura in 5 contro 5. In MyTeam invece, come già visto in FIFA Ultimate Team, dovremo costruire un quintetto base e panchina sfruttando delle carte giocatore che troveremo all'interno di bustine, che potremo acquistare con i crediti di gioco vincendo delle sfide. Molto più interessante invece é NBA Today, una sorta di schermata in cui oltre a vedere tutte le statistiche di squadre e giocatori aggiornate con il reale andamento della stagione, ci permetterà di vedere gli highlights delle partite giocate nella notte (facendo riferimento al nostro fuso orario). Uno strumento quasi imprescindibile per tutti gli appassionati.
A chiudere ovviamente le possibilità proposte al giocatore non manca il comparto online che, almeno allo stato attuale, ci ha dato diversi problemi di stabilità sopratutto per quel che riguarda i server. Tutti problemi che potranno tranquillamente essere sistemati una volta smaltito l'intasamento dato da questi primi giorni di lancio.
Tirando le somme quindi possiamo ritenerci più che soddisfatti di quanto gli sviluppatori di Visual Concepts hanno realizzato con questo porting next gen di NBA 2K14. Nonostante il titolo soffra ancora di qualche difetto evidenziato già nella versione precedente, l'impatto visivo grazie all'eco engine e a delle animazioni estremamente convincenti, é sicuramente tra i migliori attualmente presenti sul mercato next gen. Se siete appassionati di basket questo é davvero un titolo che non può mancare nella vostra line up di lancio.
Dopo la nostra dettagliata recensione per current gen, abbiamo messo sotto la lente d'ingrandimento anche il porting di nuova generazione, scoprendo cose davvero interessanti.
Una NBA sempre più reale
Partiamo da un dato di fatto assodato e già ampiamente predetto sin dai primi trailer rilasciati. NBA 2K14 é una vera e propria gioia per gli occhi. Gli sviluppatori statunitensi si sono davvero superati, portando su Xbox One (e anche su PS4) uno tra i giochi migliori della line up di lancio, in grado di mostrare anche agli occhi dei più scettici le potenzialità delle nuove console.
Sin dalla prima partita non sarà infatti difficile percepire tutto quello che il nuovo motore grafico, chiamato eco motion, é in grado di muovere su schermo. La riproduzione visiva dei giocatori, dei coach e delle arene di gioco é qualcosa che difficilmente dimenticheremo, e se pensiamo che questo é solo l'inizio non possiamo che pensare con estrema euforia a quello che ci riserverà il futuro.
I cestisti si muovono infatti con un realismo incredibile e le animazioni dei rimbalzi, delle schiacciate o delle stoppate trasmettono una naturalità e una sensazione di “vero” che prima d'ora non era mai stata raggiunta dalla serie. Tutto merito di una sapiente realizzazione da parte degli sviluppatori di tutti quei dettagli che rendono l'NBA non solo il campionato di basket più seguito al mondo, ma un vero e proprio spettacolo. Si perché oltre alle azioni sul campo, avremo la solita sequela di cut scene pre e post partita che rendono l'esperienza di gioco decisamente più completa. A questo bisogna aggiungere poi il classico commento in lingua inglese e l'intoduzione della commentatrice a bordo campo, con tanto di interviste a fine secondo quarto (con voci campionate realmente).
Un nuovo sistema di illuminazione dinamico che rende ogni arena differente dall'altra, 1080p di risoluzione e 60 frame per secondo granitici contribuiscono infine ad una resa visiva che, come già accennato, rende NBA 2K14 uno tra i titoli migliori titoli disponibili al lancio in termini di resa visiva.
Sotto l'aspetto del gameplay invece ci troviamo davanti a quello già ampiamente analizzato all'interno della recensione current gen. Il controllo dei movimenti e delle finte adibito allo stick di destra, la possibilità di imbastire tattiche “smart” coadiuvati dall'I.A. e tutte quelle caratteristiche che contribuisco a rendere il gioco solido, sono presenti anche in questa versione. Non manca qualche novità, come una maggiore solidità di giocatori che calpestano il parquet e una fisica della palla gestita in maniera del tutto indipendente rispetto a quella dei giocatori. Proprio quest'ultima ci ha dato però diversi problemi, con situazioni in cui abbiamo visto schizzare la palla al di fuori del campo in maniera innaturale e ricezioni da parte dei giocatori alquanto dubbie, che si sposano piuttosto male con la qualità generale della simulazione proposta da 2K. A questo sommiamo anche diversi problemi di clipping, sopratutto nel contatto tra i giocatori.
In generale, possiamo affermare che se da una parte troviamo la classica solidità della serie, dall'altra ci saremmo aspettati la correzione di diversi elementi negativi già evidenziati nella versione Xbox360/PS3. Ad ogni modo il primo passo next gen della serie é assolutamente positivo sia in termini di resa visiva che di gameplay.
Una piccolissima rivoluzione é stata invece attuata nelle modalità di gioco. A sparire infatti sono due elementi importanti proposti nelle versioni per la corrente generazione: la modalità Crews e il LeBron Path to Greatness.
Queste due varianti di gioco hanno fatto spazio ad una versione riveduta e corretta della “My Career” e una variante della modalità franchise chiamata “MyGM”. Partendo dalla prima, ancora una volta ci troveremo nei panni di un'atleta virtuale e sconosciuto, che a suon di prestazioni dovremo cercare di portare dal draft sino alla vittoria dell'ambito anello. Ovviamente la strada sarà costantemente in salita e ricca di sfide interessanti, accompagnate da una quantità di cut scene legate sia al parquet di gioco ma anche al mondo esterno, facendoci vivere il nostro giocatore a 360 . Incontrare il coach, i giocatori della nostra squadra e tanti altre situazioni interessanti sono tutti elementi in grado di trasportate ancora di più il giocatore all'interno di questo mondo, facendogli assaporare - anche se solo virtualmente -quello che molto atleti di questo livello provano nella realtà. Unico limite di questa modalità riguarda la totale mancanza di doppiaggio audio nelle cut scene. Scelta quest'ultima, che fa perdere molto carisma a tutti i personaggi coinvolti oltre che ai dialoghi stessi.
In “MyGm” avremo un ruolo più da scrivania dato che scegliendo tra i diversi GM della lega - ognuno con le sue caratteristiche comportamentali e le sue abilità - dovremo cercare di gestire tutti i dettagli di una franchigia NBA. Movimenti del roster, interazioni con il coach, il suo staff e i diversi giocatori, sono tutti elementi che serviranno per tenere il morale della nostra squadra alto e determinato verso la vittoria. Queste interazioni saranno gestite da una sorta di chat dinamica che ad onor del vero, ci ha convinto poco sotto l'aspetto della varietà dei dialoghi, trasformando le conversazioni in colloqui alla lunga ripetitivi. A questo poi bisogna sommare diversi aspetti commerciali come i prezzi del merchandising ad esempio, che contribuiranno a mantenere in salute le casse della nostra franchigia. Un'idea interessante ma che abbiamo notato aver molto meno mordente rispetto alla modalità carriera.
Alle due varianti di gioco principali se ne aggiungo altre come il park, una sorta di simulazione del campetto sotto caso in cui potremo cimentarci, sfidando i nostri amici, in appassionati 2 contro 2, 3 contro 3 a metà campo e addirittura in 5 contro 5. In MyTeam invece, come già visto in FIFA Ultimate Team, dovremo costruire un quintetto base e panchina sfruttando delle carte giocatore che troveremo all'interno di bustine, che potremo acquistare con i crediti di gioco vincendo delle sfide. Molto più interessante invece é NBA Today, una sorta di schermata in cui oltre a vedere tutte le statistiche di squadre e giocatori aggiornate con il reale andamento della stagione, ci permetterà di vedere gli highlights delle partite giocate nella notte (facendo riferimento al nostro fuso orario). Uno strumento quasi imprescindibile per tutti gli appassionati.
A chiudere ovviamente le possibilità proposte al giocatore non manca il comparto online che, almeno allo stato attuale, ci ha dato diversi problemi di stabilità sopratutto per quel che riguarda i server. Tutti problemi che potranno tranquillamente essere sistemati una volta smaltito l'intasamento dato da questi primi giorni di lancio.
Tirando le somme quindi possiamo ritenerci più che soddisfatti di quanto gli sviluppatori di Visual Concepts hanno realizzato con questo porting next gen di NBA 2K14. Nonostante il titolo soffra ancora di qualche difetto evidenziato già nella versione precedente, l'impatto visivo grazie all'eco engine e a delle animazioni estremamente convincenti, é sicuramente tra i migliori attualmente presenti sul mercato next gen. Se siete appassionati di basket questo é davvero un titolo che non può mancare nella vostra line up di lancio.