NBA 2K2
di
Redazione Gamesurf
Circa un anno fa, avevamo iniziato la recensione di NBA 2K1 citando la brillante carriera di Michael Jordan e il suo, pensavamo definitivo, ritiro dall'attività agonistica. Non possiamo che riprendere il discorso proprio da lì, grazie all'ennesimo ritorno dell'Alieno sui campi da basket, questa volta avvenuto sotto gli emblemi dei Washington Wizards (squadra di cui il buon MJ é anche proprietario). Michael Jordan torna in azione non solo nella realtà, ma anche nel basket simulato. Dopo essere stato rinchiuso per anni nei playground virtuali di Electronic Arts (gli ultimi episodi della serie NBA Live), "His Airness" entra da quest'anno ufficialmente nel roster della serie NBA 2K di Sega, il migliore videogioco di basket del genere secondo l'unanimità degli appassionati di questo sport. Basterà la presenza dell'arzillo trentottenne Michael Jeffrey Jordan a giustificare l'acquisto? Auspicabilmente no, ed é per questo che ci apprestiamo ad analizzare tutte le novità di questa edizione..
UN ALTRO PASSO VERSO IL SIMULATORE TOTALE
Concentrando i suoi sforzi sull'aspetto giocabilità, Visual Concepts ha puntato a migliorare ulteriormente la formula di NBA 2K, tuttora ai massimi livelli per quanto riguarda la simulazione di uno sport di squadra (e non solo il basket). La prima area interessata dal bisturi é stata il sistema di collisione tra i giocatori, che negli episodi precedenti portava spesso al verificarsi di fastidiosi bug visivi quali la compenetrazione tra "pezzi di giocatori" o strani comportamenti del pallone nelle fasi di mischia. NBA 2K2 fa tabula rasa in modo praticamente definitivo di questo, comunque trascurabile, difetto migliorando la gestione dei contatti tra i modelli 3D e il modo in cui i vari corpi degli atleti reagiscono nelle diverse condizioni di gara
Questa miglioria ha un effetto abbastanza notevole anche sul lato giocabilità, poiché all'utente é richiesta una maggiore precisione nell'effettuare i propri movimenti nei pressi dei giocatori avversari, visto che un singolo contatto fortuito può risultare nella perdita della palla o in un fallo chiamato contro (ma anche a favore). Il secondo "neo" che molti giocatori hanno segnalato a Visual Concepts riguardava l'eccessiva difficoltà nell'impostare il gioco difensivo. In questo caso, possiamo dire che la situazione é radicalmente migliorata anche se il gioco in difesa rimane piuttosto difficoltoso da utilizzare in maniera proficua (probabilmente per favorire lo spettacolo). Il sistema di recuperi ha infatti goduto di una piccola rivoluzione, amplificata anche dalle nuove collisioni più precise e puntali che abbiamo descritto in precedenza. Se nel precedente episodio rubare un pallone significava smanettare sul tasto rischiando fin troppo spesso di commettere fallo, quest'anno é invece possibile realizzare delle intercettazioni perfette a patto di osservare con attenzione i movimenti compiuti dall'avversario. Restando in tema recuperi, va sottolineato come i vostri compagni guidati dalla CPU risultino quest'anno più che disposti a posizionarsi nelle linee di passaggio avversarie, dandovi ottime possibilità di fermare (e ribaltare) contropiedi altrimenti piuttosto letali
UN ALTRO PASSO VERSO IL SIMULATORE TOTALE
Concentrando i suoi sforzi sull'aspetto giocabilità, Visual Concepts ha puntato a migliorare ulteriormente la formula di NBA 2K, tuttora ai massimi livelli per quanto riguarda la simulazione di uno sport di squadra (e non solo il basket). La prima area interessata dal bisturi é stata il sistema di collisione tra i giocatori, che negli episodi precedenti portava spesso al verificarsi di fastidiosi bug visivi quali la compenetrazione tra "pezzi di giocatori" o strani comportamenti del pallone nelle fasi di mischia. NBA 2K2 fa tabula rasa in modo praticamente definitivo di questo, comunque trascurabile, difetto migliorando la gestione dei contatti tra i modelli 3D e il modo in cui i vari corpi degli atleti reagiscono nelle diverse condizioni di gara
Questa miglioria ha un effetto abbastanza notevole anche sul lato giocabilità, poiché all'utente é richiesta una maggiore precisione nell'effettuare i propri movimenti nei pressi dei giocatori avversari, visto che un singolo contatto fortuito può risultare nella perdita della palla o in un fallo chiamato contro (ma anche a favore). Il secondo "neo" che molti giocatori hanno segnalato a Visual Concepts riguardava l'eccessiva difficoltà nell'impostare il gioco difensivo. In questo caso, possiamo dire che la situazione é radicalmente migliorata anche se il gioco in difesa rimane piuttosto difficoltoso da utilizzare in maniera proficua (probabilmente per favorire lo spettacolo). Il sistema di recuperi ha infatti goduto di una piccola rivoluzione, amplificata anche dalle nuove collisioni più precise e puntali che abbiamo descritto in precedenza. Se nel precedente episodio rubare un pallone significava smanettare sul tasto rischiando fin troppo spesso di commettere fallo, quest'anno é invece possibile realizzare delle intercettazioni perfette a patto di osservare con attenzione i movimenti compiuti dall'avversario. Restando in tema recuperi, va sottolineato come i vostri compagni guidati dalla CPU risultino quest'anno più che disposti a posizionarsi nelle linee di passaggio avversarie, dandovi ottime possibilità di fermare (e ribaltare) contropiedi altrimenti piuttosto letali
NBA 2K2
NBA 2K2
Non c'è dubbio che NBA 2K2 sia il miglior gioco di basket presente oggi sul mercato videogame e che l'ultima creazione Visual Concepts sia riuscita a migliorare un titolo di per se già prossimo alla perfezione. Il problema è un altro, ed è rappresentato dalla sostanziale mancanza di novità consistenti nella struttura di gioco e nella realizzazione tecnica, i due settori che i non-appassionati dell'NBA tendono a giudicare prima di tutto. Se non avete acquistato nessuna delle precedenti uscite, fiondatevi ad occhi chiusi su NBA 2K2, perché non troverete un'alternativa credibile nel campo del basket simulato nemmeno quest'anno. Se invece giocate tuttora con soddisfazione il titolo dell'anno scorso, ci sentiamo di consigliare un periodo di test magari da un amico o tramite una negozio particolarmente "conciliante", perché le novità introdotte potrebbero non giustificare del tutto la spesa richiesta. I puristi della pallacanestro autentica, o chiunque segua dalla prima uscita il marchio 2K, non ha invece alcuna scusante: sono circa 15 giorni che non avete ottemperato al vostro dovere!