NBA 2K2

di Redazione Gamesurf
Quest'anno la CPU gioca un basket leggermente più rilassato e realistico, puntando di più al canestro che a difendere strenuamente i punti raccolti sul campo. La prima conseguenza positiva é che, anche innalzando la difficoltà al massimo, si mantiene la sensazione di giocare contro un avversario umano cui interessa davvero vincere, che talvolta sbaglia e che soprattutto non punta esclusivamente all'umiliazione degli attacchi altrui (ricordo ancora una stringatissima vittoria di un solo punto conseguita nell'edizione 2K1 a livello All-Star e festeggiata con il lancio del joypad nello spazio aereo della camera)

Per quanto riguarda le modalità di gioco presenti in questa edizione, dobbiamo purtroppo stemperare i toni entusiastici per due motivi: il primo é che non vi sono opzioni aggiuntiva rispetto alla versione 2K1, e il secondo (meno importante per gli acquirenti di questa versione) é che per giocare online da quest'anno sia necessario pagare un fisso mensile. Archiviamo subito la questione relativa al gioco online invitandovi a tenere le dita incrociate per la futura conversione europea annunciata proprio in questi giorni e in arrivo a febbraio
Non é detto che un ultimo, pur minimo supporto al gioco in rete per gli utenti PAL non sia concesso proprio negli ultimi mesi di vita del Dreamcast. Sul lato opzioni, la questione si fa invece piuttosto spinosa, visto che gli utenti dell'uscita 2K1 potrebbero non accontentarsi dei ritocchi operati al settore giocabilità. Per approfondire questo discorso, e giungere alle conclusioni finali, c'é il terzo e ultimo paragrafo..
TUTTO SI DISTRUGGE, NULLA CAMBIA?
Giunti al menu principale, dopo un filmato completamente dedicato alla stella Allen Iverson (testimonial del gioco e MVP dello scorso anno con 31 punti a partita), le scelte poste di fronte al giocatore sono ancora le stesse della versione 2K1, sebbene riproposte attraverso un'interfaccia finalmente a livello Electronic Arts, ossia bella e funzionale. Abbiamo l'amichevole, la stagione, l'allenamento, la stagione personalizzata, l'editor di giocatori, la modalità franchigia e l'opzione relativa al gioco in rete che rimarrà senza dubbio inutilizzata dalla maggior parte degli utenti italiani (ma anche americani, a giudicare dalle lamentele dirette a Sega attraverso diverse riviste online...)