NBA 2K2
di
Redazione Gamesurf
Se NBA 2K1 aveva il notevole merito di introdurre la modalità Franchigia (gestione manageriale della squadra), il multiplayer e i playground, NBA 2K2 non aggiunge nulla di nuovo alla formula limitandosi a perfezionare, o per meglio dire riciclare, l'intera impalcatura di gioco nonché gran parte della sezione tecnica. Giocatori, stadi, animazioni e telecronaca sono infatti pressoché invariati dall'uscita precedente, a parte qualche piccola aggiunta come le nuove celebrazioni, schiacciate e un paio di frasi in più nel (comunque ottimo) commento audio
E' vero che aggiungere nuove caratteristiche a un simulatore sportivo sia piuttosto difficile, visto che raramente l'attività agonistica reale incontra decise rivoluzioni o miglioramenti. E' altrettanto vero che alcuni settori della realizzazione tecnica potevano essere un attimino rivisti a partire dalle animazioni di transizione tra i movimenti (talvolta i giocatori sembrano "scattare" da una posizione all'altra come automi). Abbastanza fine a sé stessa anche la sezione Street, ancora troppo vicina ad un simulatore per risultare divertente: l'assenza di musiche nelle partite all'aperto, la presenza degli arbitri e la mancanza di elementi arcade rendono questa modalità un piccolo diversivo, lontano anni luce da idee sicuramente realizzate con maggior successo come NBA Street. Ad ogni modo, e pur con qualche leggera imperfezione che inizia a mostrare il peso degli anni, l'impatto complessivo del gioco rimane ben al di sopra della media e almeno alla pari della concorrenza diretta targata EA Sports
I sessanta fotogrammi al secondo praticamente inchiodati su schermo danno una sensazione di realismo tuttora imbattuta che non subisce (quasi) nessuna interruzione nemmeno con tutti i giocatori nell'inquadratura o durante i replay più caotici. Associando il solido engine tridimensionale alle novità sul lato collisioni e IA, potete farvi un'idea di come il basket Sega risulti ancora una volta estremamente simile a una vera partita NBA, fatte salve le interruzioni folcloristiche e i saltuari scazzottamenti tra giocatori....
E' vero che aggiungere nuove caratteristiche a un simulatore sportivo sia piuttosto difficile, visto che raramente l'attività agonistica reale incontra decise rivoluzioni o miglioramenti. E' altrettanto vero che alcuni settori della realizzazione tecnica potevano essere un attimino rivisti a partire dalle animazioni di transizione tra i movimenti (talvolta i giocatori sembrano "scattare" da una posizione all'altra come automi). Abbastanza fine a sé stessa anche la sezione Street, ancora troppo vicina ad un simulatore per risultare divertente: l'assenza di musiche nelle partite all'aperto, la presenza degli arbitri e la mancanza di elementi arcade rendono questa modalità un piccolo diversivo, lontano anni luce da idee sicuramente realizzate con maggior successo come NBA Street. Ad ogni modo, e pur con qualche leggera imperfezione che inizia a mostrare il peso degli anni, l'impatto complessivo del gioco rimane ben al di sopra della media e almeno alla pari della concorrenza diretta targata EA Sports
I sessanta fotogrammi al secondo praticamente inchiodati su schermo danno una sensazione di realismo tuttora imbattuta che non subisce (quasi) nessuna interruzione nemmeno con tutti i giocatori nell'inquadratura o durante i replay più caotici. Associando il solido engine tridimensionale alle novità sul lato collisioni e IA, potete farvi un'idea di come il basket Sega risulti ancora una volta estremamente simile a una vera partita NBA, fatte salve le interruzioni folcloristiche e i saltuari scazzottamenti tra giocatori....
NBA 2K2
NBA 2K2
Non c'è dubbio che NBA 2K2 sia il miglior gioco di basket presente oggi sul mercato videogame e che l'ultima creazione Visual Concepts sia riuscita a migliorare un titolo di per se già prossimo alla perfezione. Il problema è un altro, ed è rappresentato dalla sostanziale mancanza di novità consistenti nella struttura di gioco e nella realizzazione tecnica, i due settori che i non-appassionati dell'NBA tendono a giudicare prima di tutto. Se non avete acquistato nessuna delle precedenti uscite, fiondatevi ad occhi chiusi su NBA 2K2, perché non troverete un'alternativa credibile nel campo del basket simulato nemmeno quest'anno. Se invece giocate tuttora con soddisfazione il titolo dell'anno scorso, ci sentiamo di consigliare un periodo di test magari da un amico o tramite una negozio particolarmente "conciliante", perché le novità introdotte potrebbero non giustificare del tutto la spesa richiesta. I puristi della pallacanestro autentica, o chiunque segua dalla prima uscita il marchio 2K, non ha invece alcuna scusante: sono circa 15 giorni che non avete ottemperato al vostro dovere!