NBA 2K24, la recensione. L'anno del Mamba
Il videogioco dedicato al basket
NBA 2K24 si presenta anche quest'anno ai blocchi di partenza di pari passo ad una stagione NBA che si preannuncia molto combattuta... ma sarà in grado di arrivare al traguardo trionfante?
Pad alla mano, la sensazione che NBA 2K24 è capace di offrire al videogiocatore, è quella di una intensa simulazione cestistica affinata da anni di esperienza nel settore. Come da tradizione della serie, i comandi e gli schemi permettono di riprodurre un ampio numero di movimenti e azioni che solo i più capaci riusciranno però a masterizzare appieno. La possibilità di selezionare ben 6 livelli di difficoltà diversi in base alle nostre abilità e una IA di compagni di squadra e avversari ben calibrata, rendono le partite piacevoli sia per chi è in cerca di un po' di svago sia per chi si aspetta una simulazione dura e pura del gioco della pallacanestro.
Una fase difensiva finalmente capace di contrastare in maniera efficace quella offensiva, rende l'esperienza di gioco particolarmente soddisfacente a ogni livello di difficoltà. Un sistema denominato PROPLAY, capace di riprodurre perfettamente le movenze e le animazioni tipiche delle più rinomate star NBA, costituisce un'arma a doppio taglio nel gameplay di gioco: se da un lato, dopo aver acquisito una certa dimestichezza con i controlli, permette di rendere ancora più realistici i movimenti caratteristici di certi giocatori e assottigliare la distanza tra gioco e realtà, dall'altro lato si percepisce la sensazione di non avere più il controllo immediato del giocatore che risulta a volte troppo “guidato” e in un certo senso “bloccato” nell'animazione.
NBA 2K24, recensione: il comparto grafico
Il comparto grafico di NBA 2K24 si conferma anche quest'anno di ottimo livello, potendo contare su un frame rate a 60fps stabili in partita e su modelli e aspetto dei giocatori adeguatamente dettagliati. Anche le arene e il pubblico offrono una discreta caratterizzazione, non mancando di riproporre fedelmente l'atmosfera di una vera partita NBA. Il commento in inglese e i suoni ambientali sono sempre puntuali e riescono ad enfatizzare in maniera appropriata una giocata particolare o un momento della partita significativo. La colonna sonora, composta da brani prevalentemente hip-hop storici e attuali, fa il suo dovere ma non risulta particolarmente originale. Purtroppo le differenze e i miglioramenti rispetto a NBA 2K23 sono relativamente ridotti; i difetti che caratterizzavano i modelli di alcuni giocatori, così come alcuni bug grafici e l'assenza di novità significative sotto questo punto di vista, rendono l'aspetto tecnico apprezzabile e solido ma poco distante da quello proposto nel gioco precedente.
NBA 2K24, crossplay
Apprezzabile lo sforzo fatto da parte del team di sviluppo Visual Concept di proporre il crossplay tra generazioni di console attuali. I possessori di PS5 e di Xbox serie X/S, potranno infatti darsi battaglia sui campi virtuali gli uni contro gli altri alzando ancora di più l'asticella della competizione online.
NBA 2K24, recensione: i contenuti e il gameplay
Andando ad osservare l'offerta proposta da NBA 2K24 ci troviamo di fronte a una varietà di contenuti soddisfacente sebbene ormai consueta in questa serie di titoli. L'unica novità è rappresentata dalla modalità dedicata al compianto protagonista di copertina, Kobe Bryant.
I Momenti Mamba, riprendendo l'analoga modalità dedicata a Michael Jordan di NBA 2K23, ci offrono la possibilità di ripercorrere ben 7 situazioni chiave della carriera della superstar gialloviola. Anticipati da una breve filmato introduttivo, ci troveremo a controllare i Lakers, o volendo anche solo Kobe, in questa serie di sfide in cui il nostro obiettivo consiste nel completare 3 requisiti per ogni sfida. Per quanto la rievocazione e l'immersività nell'atmosfera dell'epoca sia sempre di buon livello, il numero ridotto di partite totali e filmati di presentazione, non sempre particolarmente entusiasmanti, pongono i Momenti Mamba un gradino sotto il lavoro svolto per il numero 23 di Chicago dell'anno scorso.
La Città ritorna anche quest'anno ne LaMiaCarriera. Dopo aver creato il nostro giocatore utilizzando un editor completo ma privo di particolari novità, ci troviamo in una città completamente nuova sulle sponde dell'oceano e con colori tipici del paesaggio californiano. Gli sforzi degli sviluppatori si sono concentrati sul rendere l'ambiente cittadino vivo e pulsante, introducendo tanti, forse troppi, npc che popolano le strade della location. Nonostante l'intenzione di riorganizzare luoghi di partite, eventi e negozi, anche quest'anno viene a crearsi la sensazione che una parte della città sia del tutto superflua all'effetivo intrattenimento del giocatore, e la massicia presenza di npc rende a volte poco immediata la ricerca di giocatori reali con cui poter interagire. Le affiliazioni vengono ridotte da 4 a 2 con rispettivi premi e bonus in-game, ciascuna dotata di un parchetto dedicato in cui poter prendere parte a sfide 3 vs 3 o 2 vs 2. Soprattutto all'inizio, la competizione si rivela particolarmente spietata online se non si ha intenzione di spendere moneta reale da convertire in Virtual Coins per potenziare il nostro giocatore che parte da un rating di 60 alla sua creazione.
Anche dando priorità alle partite NBA contro la cpu per accumulare un numero sufficiente di VC da spendere per i potenziamenti, la progressione appare decisamente lenta e penalizzante nei confronti di chi non ha intenzione di investire valuta reale in un sistema di micro-transazioni più vicino a un gioco free to play che a un tripla A venduto a prezzo pieno. Inoltre viene quasi del tutto a mancare l'introduzione del nostro giocatore attraverso una storia ben caratterizzata e articolata e la presenza di personaggi secondari e situazioni pittoresche memorabili. L'immediatezza dell'azione e le scene scarne e prive di qualsivoglia pathos, denotano troppo spesso uno sforzo ridotto ai minimi termini nella creazione di un background di storia e protagonisti che non risulta affatto appassionante e memorabile come le precedenti produzioni ci avevano abituato.
L'esperienza che accumuleremo semplicemente giocando in modalità LaMiaCarriera e in modalità LaMiaSquadra, confluisce in 40 livelli da scalare in 6 settimane andando a costituire una Stagione. A ogni livello sbloccato corrispondono premi e vantaggi da spendere nelle suddette modalità.
LaMiaSquadra utilizza l'ormai collaudato sistema di collezione delle carte con cui far fronte alle innumerevoli sfide offline e online che il gioco propone. E' questa la modalità che presenta più cambiamenti rispetto al passato, non tutti positivi purtroppo. Eliminata la casa d'aste, ora le carte si possono comprare solo dal sistema di gioco stesso o vincerle come premio. E' proprio questo che preclude la possibilità a chi non ha intenzione di spendere moneta reale per comprare VC o MT (la valuta specifica di questa modalità) di riuscire a raggiungere delle cifre tali da permettere l'acquisto di determinate stelle NBA a causa di prezzi decisamente più alti rispetto a quelli determinati dal “libero mercato” delle edizioni precedenti del gioco.
LaMiaNBA e la WNBA vanno a completare il pacchetto di modalità che il titolo propone. Nel primo potremo vestire gli abiti del General Manager di una franchigia NBA in ben 5 periodi storici diversi che hanno caratterizzato la lega, e decidere in tutto e per tutto ogni minimo aspetto della gestione della squadra selezionata. Per facilitare l'accesso anche ai novizi o a chi vuole cimentarsi in maniera meno approfondita e più immediata nel percorso, è stata introdotta una modalità semplificata che va a limare e gestire autonomamente gran parte delle opzioni, ma capace di fornire comunque un adeguato livello di divertimento.
La WNBA non approfondisce più di tanto ciò che offriva in passato proponendo la creazione della nostra giocatrice e dandoci la possibilità di affrontare una carriera in linea di massima simile a quella del corrispettivo maschile ma non ancora allo stesso livello di profondità.