NBA 2K3

di Andrea 'NeOAndY' Cani

Quella di cui ci accingiamo a parlare è una simulazione di uno degli sport più amati negli Stati Uniti d'America. Il basket infatti, oltre a rappresentare una disciplina altamente spettacolare, soprattutto riferendoci al basket giocato nella NBA americana, rappresenta uno sport molto tecnico, dove uno schema ben congegnato può fare la differenza alla pari del fuoriclasse di turno. In questo caso la parola simulazione usata all'inizio non è messa li casualmente. Simulare la pallacanestro è infatti l'obiettivo che si prefigge il titolo: se ci sarà riuscito in pieno lo vedremo nel corso di questa recensione.
Inserito il DVD nel tray della PS2, ci accoglie un filmato introduttivo altamente spettacolare nel quale è possibile apprezzare le gesta di alcuni campioni che militano nelle file della NBA. Terminato l'ottimo filmato compare il completo menù che raccoglie le opzioni di gioco. Inutile negare che la voglia di cominciare una partita è tanta. L'opzione quick game sembra essere messa li apposta. Giusto il tempo di scegliere le due squadre che scenderanno in campo e lo show può cominciare.



I due team vengono presentati dallo speaker: prima è il turno della squadra che gioca fuori casa, quindi, e l'enfasi del cronista aumenta in proporzione, viene il turno della squadra di casa accolta dalle urla del pubblico e dalle luci multicolore sparate dai riflettori. La partita comincia. Il primo impatto con i controlli di gioco non è per nulla traumatico: c'è il tasto per passare la palla (croce) e quello per tirare a canestro (quadrato). Far girare la palla è semplice ed intuitivo: i giocatori in campo rispondono bene e senza esitazioni di sorta alle direzioni impostegli tramite il joystick analogico sinistro. Passati i primi secondi di ambientamento per digerire i controlli di base, comincia l'arrembaggio verso il canestro della squadra avversaria. Ben presto ci si rende conto che andare a canestro a testa bassa sperando di scartare tutta la squadra avversaria col proprio fuoriclasse è praticamente impossibile. Si comincia a respirare da subito l'impronta simulativa del titolo: a onor del vero sono le prime brucianti sconfitte che costringono il giocatore a rivedere gli schemi di gioco alquanto avventati. E qui NBA 2K3 da un supporto completo al giocatore che decida di effettuare una certa pratica prima di scendere nuovamente in campo. Navigando tra le opzioni ci si imbatte felicemente nella modalità allenamento.

Sostanzialmente sono tre i tipi di training che il gioco ci offre: ci si può allenare con la sola propria squadra in campo per poter provare tiri, finte e passaggi in completa libertà, oppure ,e qui la difficoltà aumenta leggermente come è giusto che sia, si può provare qualche azione con una squadra avversaria che funge da perfetto sparring partner. E' presente inoltre la possibilità di allenarsi nei tiri dalla lunetta, opzione a dir poco necessaria per via del particolare metodo adottato per effettuare gli stessi, che prevede lo sfruttamento di precisione di entrambe le levette analogiche. L'allenamento è la perfetta palestra per le gare che verranno: si può prendere confidenza con i restanti tasti di gioco, con i quali è possibile chiamare schemi di attacco e di difesa, fare finte e controfinte, proteggere la palla, usare il tasto corsa (da utilizzare con cautela durante la partita se non si vuol spremere fin da subito i propri giocatori) e molto altro ancora; in poche parole tutto ciò che è possibile fare in un campo reale di basket può essere riprodotto su schermo destreggiandosi col joypad.