NBA 2K6
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A distanza di poco più di due mesi dall'ormai consueto appuntamento con il titolo cestistico di EA, la 2KSports rilascia sul mercato videoludico non solo una buona simulazione di basket, ma un gioco che potrebbe rivelarsi come una vera e propria alternativa all'ottimo NBA Live 06.
Nonostante la recente perdita della licenza ESPN ed un passato un po' travagliato, la serie nata ai tempi del buon vecchio Dreamcast è ora pronta a sbarcare per la quarta volta sulla console di casa Microsoft e per la seconda volta sotto l'etichetta 2K Sports. Al contrario del titolo prodotto dalla software house canadese, che ha sempre preferito un'impronta prettamente arcade per i suoi giochi sportivi, NBA 2K6 strizza l'occhio ad un'azione di gioco incentrata principalmente sulla simulazione, caricandosi di tutti i pregi e i difetti che il caso comporta.
Come per le più famose simulazioni calcistiche vi è l'eterna lotta tra FIFA e PES, anche gli appassionati della pallacanestro devono dunque scegliere anno dopo anno se prediligere l'immediatezza ad una meccanica di gioco più laboriosa, la semplicità, o la simulazione.
Il titolo della 2K Sports si identifica infatti come una vera e propria simulazione della pallacanestro americana e dal momento che tale caratteristica ha portato il titolo al successo lo scorso anno, gli sviluppatori hanno deciso di continuare a seguire quella strada proponendo un titolo che pur ripresentando i caratteri principali del prequel, è capace di arricchire il tutto con qualche novità.
Ma ora andiamo ad analizzare i contenuti veri e propri che il titolo in questione ci riserva.
Innanzitutto è doveroso segnalare che a causa della perdita della licenza televisiva ESPN gli sviluppatori sono stati costretti a scendere a qualche compromesso mescolando nuovamente le carte in tavola. Niente più loghi ESPN dunque, nuova interfaccia, nuovi menù di gioco ed una coppia di telecronisti ingaggiati per l'occasione. Ad un primo approccio con NBA 2K6, appare comunque ben chiaro il grande lavoro del team 2KSports, capace di dare una maggiore profondità alla modalità di gioco principale "Associazione" ampliandola con una componente manageriale che prevede l'onere di vestire i panni dell'ambizioso manager in cerca di successo, di gestire l'intera rosa a disposizione e di organizzare il lavoro dei nostri talent scout investendo sulla ricerca di giovani promesse.
Le altre modalità di gioco principali sono incarnate dalla classica "24/7 la via verso l'EBC" , la modalità "Situazione", "Street ball" e la curiosa "The Crib".
La prima, "24/7", rappresenta la carriera vera e propria in cui noi, dopo aver creato il nostro alter ego virtuale in formato cestista,ovviamente alto due metri e muscoloso, dovremo tentare l'ascesa nel mondo dell'NBA aspirando all'olimpo dei campioni al fianco magari di Shaq o Jordan.
La modalità situazione rappresenta invece una valida alternativa al classico sistema di gioco: potremo selezionare il numero di minuti, punti di differenza e vari handicap di una partita e decidere il momento nel quale scendere in campo e dimostrare le nostre capacità di giocatore provetto, magari recuperando una partita all'apparenza persa con pochi minuti al termine. Buona l'idea, anche se ci sarebbe piaciuto prendere parte a dei match reali dell' NBA , raddrizzare una finale come quella di due anni fa e cambiare magari il corso della storia.
La modalità che più incuriosisce si identifica indubbiamente sotto il nome " The Crib" , tramite la quale potremo "vagare" all'interno di un appartamento lussuoso e raccogliere i trofei e le coppe vinte durante la nostra carriera, ascoltare la nostra canzone preferita con l'ausilio di un juke box posto in un angolo dell'appartamento, o ancora, partecipare ai vari mini giochi presenti al suo interno come il classico "darts" (le freccette) ed una sorta di hockey su ghiaccio in stile subbuteo. Tutte queste modalità sono caratterizzate da un'ottima meccanica di gioco a base di puro realismo, la stessa che ha reso celebre la serie e che ha contribuito a renderla una simulazione degna di tale nome. Come abbiamo detto in precedenza infatti, il titolo prodotto dalla 2K Sports punta senz'ombra di dubbio alla simulazione vera e propria, cercando di avvicinare l'esperienza e l'atmosfera di gioco alla controparte reale.
Per cercare di dare una maggiore profondità ad una meccanica di gioco che già di per se, è il caso di dirlo, non era delle più semplici e immediate, il team di sviluppo quest'anno ha implementato un nuovo sistema di controllo abbastanza complesso, che se da una parte farà storcere il naso a tutti gli utenti che preferiscono un gioco semplice e immediato, dall'altra raccoglierà numerosi consensi tra tutti i puristi di questo sport. Il nuovo sistema di controllo ci permetterà di controllare ed impartire ordini anche agli altri membri del nostro team, potremo per esempio far allontanare dall'azione il "tiratore scelto" della squadra per averlo smarcato in vista di un possibile tiro da tre, oppure chiamare i vari giocatori nelle rispettive posizioni.
Oltre al già noto sistema "Isomotion" che sarà presente anche quest'anno e ci permetterà di controllare finte e rimbalzi, i programmatori hanno ben pensato di utilizzare il secondo stick analogico per rendere ancora più realistica( e complicata) l'azione di gioco vera e propria.
Tirando leggermente indietro e rilasciando lo stick destro potremo dosare la forza di un tiro a canestro, oppure ancora potremo utilizzarlo in funzione difensiva effettuando un rapido e leggero tocco; ovviamente, velocità di reazione e forza di tiro varieranno da giocatore a giocatore, caratteristica che contribuisce indubbiamente a rendere il tutto più realistico, ma allo stesso tempo anche più difficoltoso.Per quanto riguarda la modalità di gioco in multiplayer, facciamo presente che per questa edizione 2006 è stata studiata una massiccia modalità online: potremo infatti partecipare a delle avvincenti partite con tutti i giocatori di entrambe le squadre comandati da utenti, dal momento che la modalità online sarà aperta sino a 10 giocatori simultaneamente.
All'azione di gioco vera e propria fanno da contorno diversi elementi che contribuiscono a creare una sorta di effetto full immersion nel mondo dell'NBA, a partire dalla musica, rigorosamente rappeggiante, per arrivare fino ad un'ottima realizzazione della "regia" virtuale, davvero di gran rilievo, che ci fa quasi dimenticare della licenza televisiva perduta.
Rimanendo in tema di licenze facciamo presente che in quest'edizione 2k6 le rose sono aggiornate fino ad Agosto 2005, obbligando di fatto quanti mal sopportino di giocare con i roster attuali, ad effettuare tutti i trasferimenti manualmente.
Per quanto concerne l'aspetto tecnico, possiamo subito affermare che anche se ben poco è stato fatto per apportare delle migliorie rispetto alla scorsa edizione, sia il comparto sonoro che quello grafico si attestano comunque su ottimi livelli. I modelli poligonali infatti, ma soprattutto le animazioni dei personaggi sono realizzate in maniera quasi impeccabile, così come le arene ed il parquet di gioco.Alla luce di ciò e constatato il livello grafico della concorrenza, possiamo affermare che anche NBA 2K6 riesce a farsi valere sotto quest'aspetto, seppur non riesca a raggiungere pero' quel minuzioso livello di dettaglio visto sull'ottimo titolo Ea.
In conclusione un ottimo titolo questo prodotto dalla 2k Sports, che per il secondo anno consecutivo sbarca sulla console di Zio Bill facendo la gioia di tutti i puristi di questo sport e di tutti quelli che preferiscono "sudare" prima di riuscire a vincere qualche partita.
Nonostante la recente perdita della licenza ESPN ed un passato un po' travagliato, la serie nata ai tempi del buon vecchio Dreamcast è ora pronta a sbarcare per la quarta volta sulla console di casa Microsoft e per la seconda volta sotto l'etichetta 2K Sports. Al contrario del titolo prodotto dalla software house canadese, che ha sempre preferito un'impronta prettamente arcade per i suoi giochi sportivi, NBA 2K6 strizza l'occhio ad un'azione di gioco incentrata principalmente sulla simulazione, caricandosi di tutti i pregi e i difetti che il caso comporta.
Come per le più famose simulazioni calcistiche vi è l'eterna lotta tra FIFA e PES, anche gli appassionati della pallacanestro devono dunque scegliere anno dopo anno se prediligere l'immediatezza ad una meccanica di gioco più laboriosa, la semplicità, o la simulazione.
Il titolo della 2K Sports si identifica infatti come una vera e propria simulazione della pallacanestro americana e dal momento che tale caratteristica ha portato il titolo al successo lo scorso anno, gli sviluppatori hanno deciso di continuare a seguire quella strada proponendo un titolo che pur ripresentando i caratteri principali del prequel, è capace di arricchire il tutto con qualche novità.
Ma ora andiamo ad analizzare i contenuti veri e propri che il titolo in questione ci riserva.
Innanzitutto è doveroso segnalare che a causa della perdita della licenza televisiva ESPN gli sviluppatori sono stati costretti a scendere a qualche compromesso mescolando nuovamente le carte in tavola. Niente più loghi ESPN dunque, nuova interfaccia, nuovi menù di gioco ed una coppia di telecronisti ingaggiati per l'occasione. Ad un primo approccio con NBA 2K6, appare comunque ben chiaro il grande lavoro del team 2KSports, capace di dare una maggiore profondità alla modalità di gioco principale "Associazione" ampliandola con una componente manageriale che prevede l'onere di vestire i panni dell'ambizioso manager in cerca di successo, di gestire l'intera rosa a disposizione e di organizzare il lavoro dei nostri talent scout investendo sulla ricerca di giovani promesse.
Le altre modalità di gioco principali sono incarnate dalla classica "24/7 la via verso l'EBC" , la modalità "Situazione", "Street ball" e la curiosa "The Crib".
La prima, "24/7", rappresenta la carriera vera e propria in cui noi, dopo aver creato il nostro alter ego virtuale in formato cestista,ovviamente alto due metri e muscoloso, dovremo tentare l'ascesa nel mondo dell'NBA aspirando all'olimpo dei campioni al fianco magari di Shaq o Jordan.
La modalità situazione rappresenta invece una valida alternativa al classico sistema di gioco: potremo selezionare il numero di minuti, punti di differenza e vari handicap di una partita e decidere il momento nel quale scendere in campo e dimostrare le nostre capacità di giocatore provetto, magari recuperando una partita all'apparenza persa con pochi minuti al termine. Buona l'idea, anche se ci sarebbe piaciuto prendere parte a dei match reali dell' NBA , raddrizzare una finale come quella di due anni fa e cambiare magari il corso della storia.
La modalità che più incuriosisce si identifica indubbiamente sotto il nome " The Crib" , tramite la quale potremo "vagare" all'interno di un appartamento lussuoso e raccogliere i trofei e le coppe vinte durante la nostra carriera, ascoltare la nostra canzone preferita con l'ausilio di un juke box posto in un angolo dell'appartamento, o ancora, partecipare ai vari mini giochi presenti al suo interno come il classico "darts" (le freccette) ed una sorta di hockey su ghiaccio in stile subbuteo. Tutte queste modalità sono caratterizzate da un'ottima meccanica di gioco a base di puro realismo, la stessa che ha reso celebre la serie e che ha contribuito a renderla una simulazione degna di tale nome. Come abbiamo detto in precedenza infatti, il titolo prodotto dalla 2K Sports punta senz'ombra di dubbio alla simulazione vera e propria, cercando di avvicinare l'esperienza e l'atmosfera di gioco alla controparte reale.
Per cercare di dare una maggiore profondità ad una meccanica di gioco che già di per se, è il caso di dirlo, non era delle più semplici e immediate, il team di sviluppo quest'anno ha implementato un nuovo sistema di controllo abbastanza complesso, che se da una parte farà storcere il naso a tutti gli utenti che preferiscono un gioco semplice e immediato, dall'altra raccoglierà numerosi consensi tra tutti i puristi di questo sport. Il nuovo sistema di controllo ci permetterà di controllare ed impartire ordini anche agli altri membri del nostro team, potremo per esempio far allontanare dall'azione il "tiratore scelto" della squadra per averlo smarcato in vista di un possibile tiro da tre, oppure chiamare i vari giocatori nelle rispettive posizioni.
Oltre al già noto sistema "Isomotion" che sarà presente anche quest'anno e ci permetterà di controllare finte e rimbalzi, i programmatori hanno ben pensato di utilizzare il secondo stick analogico per rendere ancora più realistica( e complicata) l'azione di gioco vera e propria.
Tirando leggermente indietro e rilasciando lo stick destro potremo dosare la forza di un tiro a canestro, oppure ancora potremo utilizzarlo in funzione difensiva effettuando un rapido e leggero tocco; ovviamente, velocità di reazione e forza di tiro varieranno da giocatore a giocatore, caratteristica che contribuisce indubbiamente a rendere il tutto più realistico, ma allo stesso tempo anche più difficoltoso.Per quanto riguarda la modalità di gioco in multiplayer, facciamo presente che per questa edizione 2006 è stata studiata una massiccia modalità online: potremo infatti partecipare a delle avvincenti partite con tutti i giocatori di entrambe le squadre comandati da utenti, dal momento che la modalità online sarà aperta sino a 10 giocatori simultaneamente.
All'azione di gioco vera e propria fanno da contorno diversi elementi che contribuiscono a creare una sorta di effetto full immersion nel mondo dell'NBA, a partire dalla musica, rigorosamente rappeggiante, per arrivare fino ad un'ottima realizzazione della "regia" virtuale, davvero di gran rilievo, che ci fa quasi dimenticare della licenza televisiva perduta.
Rimanendo in tema di licenze facciamo presente che in quest'edizione 2k6 le rose sono aggiornate fino ad Agosto 2005, obbligando di fatto quanti mal sopportino di giocare con i roster attuali, ad effettuare tutti i trasferimenti manualmente.
Per quanto concerne l'aspetto tecnico, possiamo subito affermare che anche se ben poco è stato fatto per apportare delle migliorie rispetto alla scorsa edizione, sia il comparto sonoro che quello grafico si attestano comunque su ottimi livelli. I modelli poligonali infatti, ma soprattutto le animazioni dei personaggi sono realizzate in maniera quasi impeccabile, così come le arene ed il parquet di gioco.Alla luce di ciò e constatato il livello grafico della concorrenza, possiamo affermare che anche NBA 2K6 riesce a farsi valere sotto quest'aspetto, seppur non riesca a raggiungere pero' quel minuzioso livello di dettaglio visto sull'ottimo titolo Ea.
In conclusione un ottimo titolo questo prodotto dalla 2k Sports, che per il secondo anno consecutivo sbarca sulla console di Zio Bill facendo la gioia di tutti i puristi di questo sport e di tutti quelli che preferiscono "sudare" prima di riuscire a vincere qualche partita.