NBA 2K6
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Finalmente, con buona gioia di tutti gli appassionati di pallacanestro, è arrivato nei negozi uno dei titoli più attesi dal popolo di videogiocatori della nuova console Microsoft. Nba 2k6, sviluppato da Visual Concepts, dopo aver accompagnato, nel Novembre scorso, il lancio di Xbox 360, giunge anche nei negozi europei. Inutile dire che nel frattempo molti fan di questo sport, presi per la gola, hanno deciso, anche se a malincuore, di ripiegare sul mediocre Nba Live 2006, anche se oggi tutti i puristi della simulazione cestistisca per eccellenza avranno nuovamente pane per i propri denti.
Tutti gli appassionati della serie 2K, soprattutto quelli che non hanno avuto modo in qualche modo di apprezzare questa ultima incarnazione nella versione Xbox o Playstation 2, resteranno sorpresi nell'apprendere l'entità, non certo di poco conto, del cambiamento apportato dai programmatori all'intero sistema di controllo del gioco. L'utilizzo di uno specifico pulsante per far scattare il portatore di palla è stato abbandonato, in favore di uno sfruttamento più flessibile e sfaccettato del normale controllo, tramite la leva analogica di sinistra, il cui normale uso potrà essere "alterato" mediante l'uso dei grilletti. Quindi se muovendo semplicemente la leva otterrete un altrettanto convenzionale movimento del giocatore, combinando questi movimenti con i grilletti ciò che risulterà sarà una serie variegata di mosse e movenze particolari, che vanno dalla più semplice velocizzazione dell'azione fino all'inserimento, nella maniera più fluida e naturale possibile, di finte, movimenti delle spalle e doppi passi ubriacanti. Tutto questo aggiunge una profondità notevole al modo in cui il giocatore potrà destreggiarsi con la palla e soprattutto lascia pienamente libera la possibilità di sfruttare lo stick destro per la parte dei tiri.
Avete capito bene. A differenza di come ci hanno sempre abituati i giochi di basket, e non solo quelli, in Nba 2k6 potrete eseguire tutto ciò che normalmente una volta si realizzava tramite la pressione di un pulsante, usando lo stick analogico destro. Infatti, nello stesso modo in cui in precedenza il rilascio di un pulsante corrispondeva esattamente al rilascio della palla, anche con questo nuovo metodo di controllo il rilascio dello stick, dopo averlo opportunamente caricato, corrisponderà al rilascio della sfera. Tutto ciò, almeno all'inizio, richiede un pochino di tempo per abituarsi ma ne basta davvero poco per accorgersi delle grandi potenzialità e del livello di maneggevolezza che un simile controllo può garantire, trascorso ovviamente il debito periodo di rodaggio. Ben presto ci si ritroverà a miscelare, in modo molto naturale, una varietà di modi di incedere dei giocatori che si adattano all'evolversi della situazione in campo con finte, passaggi e tiri, il tutto senza apparente soluzione di continuità e nel giro di poche ore di gioco sembrerà quasi assurdo il modo in cui finora abbiamo approcciato ogni simulazione di basket. Nonostante questo i programmatori hanno avuto un pensiero di riguardo per i più tradizionalisti tra i videogiocatori, lasciando comunque la possibilità di usare il meno innovativo e ben più canonico pulsante per procedere alla realizzazione del tiro.
Ad aggiungere ancor più valore alla qualità della manovra concorrono le due differenti possibilità di passaggio, normale e in profondità, verso l'uomo lanciato a canestro, capaci di assicurare la giusta varietà all'azione, in ogni momento della partita. Se la fase offensiva è stata molto curata dai programmatori, non è certo da meno quella difensiva; anche in questo caso lo stick destro potrà dire la sua, visto che sarà fondamentale applicarlo per rubare la palla agli attaccanti avversari, cercando allo scopo di azzeccare, col corretto tempismo, la mossa giusta, nel momento giusto, seguendoli come un ombra e sfruttando in modo sapiente il grilletto sinistro per accucciarsi, in modo da coprire efficacemente ogni possibile via di fuga.
Uno degli altri punti di forza di questo gioco, oltre al metodo di controllo complesso ma nello stesso tempo funzionale ed intuitivo, è rappresentato dal livello di intelligenza artificiale di cui fanno sfoggio gli avversari guidati dalla cpu.
Soprattutto con la difficoltà settata un po' sopra la media, i giocatori più esperti troveranno pane per i loro denti; se da un lato, in fase di attacco, bisognerà penetrare gli avversari in maniera molto metodica e precisa, sfruttando qualsiasi buco, per entrare ed involarsi a canestro, d'altro canto, anche in fase difensiva, avrete il vostro bel daffare, visto che la cpu vi studierà, cercando di memorizzare il vostro stile e cercherà di sfruttare in un attimo a proprio vantaggio ogni minima indecisione od errore che commetterete.
E' interessante notare anche come siano stati riprodotti in maniera piuttosto sorprendente i comportamenti caratteristici, non tanto in termini di semplici animazioni, quanto a livello di condotta dello stile di gioco, sia di intere squadre, più o meno difensiviste o spregiudicate, sia di particolari e carismatici giocatori, che nel gioco, contro di voi, si comporteranno in maniera assolutamente analoga alle loro controparti reali, con grande stupore e ammirazione di tutti gli appassionati di Nba tra i nostri lettori.
Tra le modalità di gioco presenti, oltre alla canonica esibizione, all'allenamento, alla possibilità di creare un torneo, di giocare in modalità street ball (2 contro 2) e ovviamente la stagione, troviamo due particolari tipologie di gioco, chiamate associazione e 24/7: la via per l'EBC.
La modalità associazione aggiunge una componente manageriale al gioco vero e proprio, con possibilità di calarsi nel basket anche dal punto di vista della gestione societaria delle squadre, con scambi di giocatori, ricerca di talenti, anche durante l'anno, in vista di un reclutamento per il sorteggio successivo. Interessante anche il lavoro che è possibile svolgere sui singoli atleti, customizzandoli grazie all'impiego di punti guadagnati in fase di allenamento, portando a termine dei veri e propri mini game, con lo scopo di enfatizzare alcune particolari potenzialità di ogni cestista. Ovviamente gli allenamenti saranno programmabili su base giornaliera oppure completamente lasciati in mano al giocatore. Anche la caratterizzazione del presidente della squadra sarà completamente personalizzabile e il vostro scopo sarà inseguire le sue linee guida, siano esse vincere il campionato piuttosto che limitarsi ad un più generico rafforzamento del team.
Le partite potranno essere giocate effettivamente in questa modalità oppure simulate, con risultati coerenti con i parametri in gioco.
Nella modalità 24/7: la via per l'EBC (Entertainer's Basketball Challenge) vi ritroverete alla prese con una sorta di gioco di ruolo a sfondo cestistico. Si comincerà quindi dal creare e personalizzare il vostro giocatore, per poi guidarlo, rinforzandone le abilità, in diverse tipologie di sfide. Nel corso della vostra avventura dovrete cercarvi nuovi compagni di squadra ed investire i punti guadagnati nell'acquisto di attrezzatura adeguata, come vestiti e scarpe. Lo scopo finale, come alcuni avranno già intuito, sarà quello di creare un imbattibile dream team per prendere parte al torneo EBC e ovviamente vincerlo.
Graficamente Parlando
Dal puro punto di vista grafico Nba 2k6 da certamente il meglio di sé se avrete la possibilità di giocarlo su una tv Hd Ready. Sfruttando infatti il maggior dettaglio offerto dal 720p, potrete apprezzare al massimo la cura con cui sono stati realizzati i modelli dei giocatori, a partire dalle finezze operate sull'abbigliamento, fino ad arrivare ai volti, molto realistici e dettagliati; potrete altresì godere appieno della definizione del parquet, tanto sfavillante da brillare quasi di luce propria e di alcuni dettagli alquanto notevoli, come le ottime texture usate per la pelle e le gocce di sudore che nel corso della partita imperleranno progressivamente i punti strategici di ogni giocatore.
Di contro i modelli del pubblico, delle ragazze pon pon e del vostro coach sono rimasti praticamente invariati rispetto alle controparti Xbox e Playstation 2, il che fa un po' storcere il naso, visto che il contrasto con quanto sopra descritto risulta netto ed evidente, anche allo sguardo del profano. Purtroppo è questo il prezzo da pagare per un gioco che vede comunque le sue origini sulla generazione precedente di console.
Per dovere di cronaca va detto che fruendo di Nba 2k6 su una tv a risoluzione normale (Pal 576i) il salto generazionale grafico risulta molto ridimensionato. Indubbiamente si nota una maggior cura a livello poligonale nei giocatori e negli stadi e qualche finezza a livello di animazione degli abiti, ma il tutto è molto impastato purtroppo e quasi indistinguibile per molti versi dalla versione precedentemente uscita su Xbox. Le animazioni sono molto realistiche, realizzate con un utilizzo convincente del motion capture e contribuiscono a donare un realismo tale all'azione, da coinvolgere completamente in essa. Ottima la fluidità, senza mai un accenno di incertezze o cali di framerate.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
La parte audio del gioco fa il suo dovere, senza sorprendere per particolari virtuosismi. Gli effetti sonori in campo sono realistici e convincenti, così come il vociare del pubblico, che arriva a veri e propri boati, nel sottolineare le azioni più concitate e spettacolari. Il commento fa la sua parte, dando la giusta atmosfera televisiva ad ogni partita. Anche in questo caso, come in ogni gioco dai tempi dell'Xbox, l'audio multicanale in dolby digital contribuisce in maniera determinante a fornire al giocatore quella sensazione particolare di essere realmente in mezzo al campo, grazie ad un corretto posizionamento sulla scena sonora di ogni effetto, che arriverà proprio dalla direzione da cui ce lo si aspetterebbe.
Multiplayer Online
Nonostante sulla confezione non sia per nulla pubblicizzata la parte online di Nba 2k6, vi possiamo ovviamente confermare che il gioco multiplayer, via Xbox Live, non solo è presente, ma funziona anche egregiamente. Come sempre troverete la possibilità di partecipare a match veloci, tramite ricerche personalizzate secondo diversi parametri, di creare tornei e leghe, scorrere le classifiche e via dicendo. Ma ciò che più è importante è che dalle prove effettuate, ovviamente con buone connessioni, i match filano lisci come l'olio, senza presentare mai quell'odioso lag che sarebbe capace di rovinare irrimediabilmente anche la più entusiasmante esperienza di gioco.
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Tutti gli appassionati della serie 2K, soprattutto quelli che non hanno avuto modo in qualche modo di apprezzare questa ultima incarnazione nella versione Xbox o Playstation 2, resteranno sorpresi nell'apprendere l'entità, non certo di poco conto, del cambiamento apportato dai programmatori all'intero sistema di controllo del gioco. L'utilizzo di uno specifico pulsante per far scattare il portatore di palla è stato abbandonato, in favore di uno sfruttamento più flessibile e sfaccettato del normale controllo, tramite la leva analogica di sinistra, il cui normale uso potrà essere "alterato" mediante l'uso dei grilletti. Quindi se muovendo semplicemente la leva otterrete un altrettanto convenzionale movimento del giocatore, combinando questi movimenti con i grilletti ciò che risulterà sarà una serie variegata di mosse e movenze particolari, che vanno dalla più semplice velocizzazione dell'azione fino all'inserimento, nella maniera più fluida e naturale possibile, di finte, movimenti delle spalle e doppi passi ubriacanti. Tutto questo aggiunge una profondità notevole al modo in cui il giocatore potrà destreggiarsi con la palla e soprattutto lascia pienamente libera la possibilità di sfruttare lo stick destro per la parte dei tiri.
Avete capito bene. A differenza di come ci hanno sempre abituati i giochi di basket, e non solo quelli, in Nba 2k6 potrete eseguire tutto ciò che normalmente una volta si realizzava tramite la pressione di un pulsante, usando lo stick analogico destro. Infatti, nello stesso modo in cui in precedenza il rilascio di un pulsante corrispondeva esattamente al rilascio della palla, anche con questo nuovo metodo di controllo il rilascio dello stick, dopo averlo opportunamente caricato, corrisponderà al rilascio della sfera. Tutto ciò, almeno all'inizio, richiede un pochino di tempo per abituarsi ma ne basta davvero poco per accorgersi delle grandi potenzialità e del livello di maneggevolezza che un simile controllo può garantire, trascorso ovviamente il debito periodo di rodaggio. Ben presto ci si ritroverà a miscelare, in modo molto naturale, una varietà di modi di incedere dei giocatori che si adattano all'evolversi della situazione in campo con finte, passaggi e tiri, il tutto senza apparente soluzione di continuità e nel giro di poche ore di gioco sembrerà quasi assurdo il modo in cui finora abbiamo approcciato ogni simulazione di basket. Nonostante questo i programmatori hanno avuto un pensiero di riguardo per i più tradizionalisti tra i videogiocatori, lasciando comunque la possibilità di usare il meno innovativo e ben più canonico pulsante per procedere alla realizzazione del tiro.
Ad aggiungere ancor più valore alla qualità della manovra concorrono le due differenti possibilità di passaggio, normale e in profondità, verso l'uomo lanciato a canestro, capaci di assicurare la giusta varietà all'azione, in ogni momento della partita. Se la fase offensiva è stata molto curata dai programmatori, non è certo da meno quella difensiva; anche in questo caso lo stick destro potrà dire la sua, visto che sarà fondamentale applicarlo per rubare la palla agli attaccanti avversari, cercando allo scopo di azzeccare, col corretto tempismo, la mossa giusta, nel momento giusto, seguendoli come un ombra e sfruttando in modo sapiente il grilletto sinistro per accucciarsi, in modo da coprire efficacemente ogni possibile via di fuga.
Uno degli altri punti di forza di questo gioco, oltre al metodo di controllo complesso ma nello stesso tempo funzionale ed intuitivo, è rappresentato dal livello di intelligenza artificiale di cui fanno sfoggio gli avversari guidati dalla cpu.
Soprattutto con la difficoltà settata un po' sopra la media, i giocatori più esperti troveranno pane per i loro denti; se da un lato, in fase di attacco, bisognerà penetrare gli avversari in maniera molto metodica e precisa, sfruttando qualsiasi buco, per entrare ed involarsi a canestro, d'altro canto, anche in fase difensiva, avrete il vostro bel daffare, visto che la cpu vi studierà, cercando di memorizzare il vostro stile e cercherà di sfruttare in un attimo a proprio vantaggio ogni minima indecisione od errore che commetterete.
E' interessante notare anche come siano stati riprodotti in maniera piuttosto sorprendente i comportamenti caratteristici, non tanto in termini di semplici animazioni, quanto a livello di condotta dello stile di gioco, sia di intere squadre, più o meno difensiviste o spregiudicate, sia di particolari e carismatici giocatori, che nel gioco, contro di voi, si comporteranno in maniera assolutamente analoga alle loro controparti reali, con grande stupore e ammirazione di tutti gli appassionati di Nba tra i nostri lettori.
Tra le modalità di gioco presenti, oltre alla canonica esibizione, all'allenamento, alla possibilità di creare un torneo, di giocare in modalità street ball (2 contro 2) e ovviamente la stagione, troviamo due particolari tipologie di gioco, chiamate associazione e 24/7: la via per l'EBC.
La modalità associazione aggiunge una componente manageriale al gioco vero e proprio, con possibilità di calarsi nel basket anche dal punto di vista della gestione societaria delle squadre, con scambi di giocatori, ricerca di talenti, anche durante l'anno, in vista di un reclutamento per il sorteggio successivo. Interessante anche il lavoro che è possibile svolgere sui singoli atleti, customizzandoli grazie all'impiego di punti guadagnati in fase di allenamento, portando a termine dei veri e propri mini game, con lo scopo di enfatizzare alcune particolari potenzialità di ogni cestista. Ovviamente gli allenamenti saranno programmabili su base giornaliera oppure completamente lasciati in mano al giocatore. Anche la caratterizzazione del presidente della squadra sarà completamente personalizzabile e il vostro scopo sarà inseguire le sue linee guida, siano esse vincere il campionato piuttosto che limitarsi ad un più generico rafforzamento del team.
Le partite potranno essere giocate effettivamente in questa modalità oppure simulate, con risultati coerenti con i parametri in gioco.
Nella modalità 24/7: la via per l'EBC (Entertainer's Basketball Challenge) vi ritroverete alla prese con una sorta di gioco di ruolo a sfondo cestistico. Si comincerà quindi dal creare e personalizzare il vostro giocatore, per poi guidarlo, rinforzandone le abilità, in diverse tipologie di sfide. Nel corso della vostra avventura dovrete cercarvi nuovi compagni di squadra ed investire i punti guadagnati nell'acquisto di attrezzatura adeguata, come vestiti e scarpe. Lo scopo finale, come alcuni avranno già intuito, sarà quello di creare un imbattibile dream team per prendere parte al torneo EBC e ovviamente vincerlo.
Graficamente Parlando
Dal puro punto di vista grafico Nba 2k6 da certamente il meglio di sé se avrete la possibilità di giocarlo su una tv Hd Ready. Sfruttando infatti il maggior dettaglio offerto dal 720p, potrete apprezzare al massimo la cura con cui sono stati realizzati i modelli dei giocatori, a partire dalle finezze operate sull'abbigliamento, fino ad arrivare ai volti, molto realistici e dettagliati; potrete altresì godere appieno della definizione del parquet, tanto sfavillante da brillare quasi di luce propria e di alcuni dettagli alquanto notevoli, come le ottime texture usate per la pelle e le gocce di sudore che nel corso della partita imperleranno progressivamente i punti strategici di ogni giocatore.
Di contro i modelli del pubblico, delle ragazze pon pon e del vostro coach sono rimasti praticamente invariati rispetto alle controparti Xbox e Playstation 2, il che fa un po' storcere il naso, visto che il contrasto con quanto sopra descritto risulta netto ed evidente, anche allo sguardo del profano. Purtroppo è questo il prezzo da pagare per un gioco che vede comunque le sue origini sulla generazione precedente di console.
Per dovere di cronaca va detto che fruendo di Nba 2k6 su una tv a risoluzione normale (Pal 576i) il salto generazionale grafico risulta molto ridimensionato. Indubbiamente si nota una maggior cura a livello poligonale nei giocatori e negli stadi e qualche finezza a livello di animazione degli abiti, ma il tutto è molto impastato purtroppo e quasi indistinguibile per molti versi dalla versione precedentemente uscita su Xbox. Le animazioni sono molto realistiche, realizzate con un utilizzo convincente del motion capture e contribuiscono a donare un realismo tale all'azione, da coinvolgere completamente in essa. Ottima la fluidità, senza mai un accenno di incertezze o cali di framerate.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
La parte audio del gioco fa il suo dovere, senza sorprendere per particolari virtuosismi. Gli effetti sonori in campo sono realistici e convincenti, così come il vociare del pubblico, che arriva a veri e propri boati, nel sottolineare le azioni più concitate e spettacolari. Il commento fa la sua parte, dando la giusta atmosfera televisiva ad ogni partita. Anche in questo caso, come in ogni gioco dai tempi dell'Xbox, l'audio multicanale in dolby digital contribuisce in maniera determinante a fornire al giocatore quella sensazione particolare di essere realmente in mezzo al campo, grazie ad un corretto posizionamento sulla scena sonora di ogni effetto, che arriverà proprio dalla direzione da cui ce lo si aspetterebbe.
Multiplayer Online
Nonostante sulla confezione non sia per nulla pubblicizzata la parte online di Nba 2k6, vi possiamo ovviamente confermare che il gioco multiplayer, via Xbox Live, non solo è presente, ma funziona anche egregiamente. Come sempre troverete la possibilità di partecipare a match veloci, tramite ricerche personalizzate secondo diversi parametri, di creare tornei e leghe, scorrere le classifiche e via dicendo. Ma ciò che più è importante è che dalle prove effettuate, ovviamente con buone connessioni, i match filano lisci come l'olio, senza presentare mai quell'odioso lag che sarebbe capace di rovinare irrimediabilmente anche la più entusiasmante esperienza di gioco.