NBA Hoopz

di Redazione Gamesurf
Mettendo in pratica queste piccole strategie, vincere sarà come bere un bicchier d'acqua e dopo ogni match avrete la possibilità di rispondere ad una domanda del Trivia, azzeccatela e riceverete dei bonus points per upgradare l'adorata squadra, un buon modo per spingervi al completamento dell'intera stagione con le percentuali dei vostri giocatori innalzate alle stelle.
E come gradito regalo della provvidenza, in NBA Hoopz troverete un'abbondanza di segreti da sbloccare, dalla modalità della micro testolina, ai campi sulla sabbia, dai personaggi nascosti come la mascotte ad altre locazioni esotiche.
Fortunatamente rimane invariata la possibilità di creazione del carattere dei players, potrete rimodellare la lega a vostro piacimento anche confortati da un ingente numero di statistiche, morendo dalla curiosità per vedere cosa succederebbe trasferendo Vince Carter nei Lakers oppure Allen Iverson nei Blazers. Vi trastullerete ritoccando all'occorrenza un giocatore in ogni minimo dettaglio, personalizzando altezza, peso, potenza, velocità, propensione al dunking, ma anche trapiantando proprietà insolite e bizzarre dai bonus team, con la conseguenza che in molti si sbellicheranno dalle risate vedendo i propri beniamini a mo' di alieni impegnati in imprese al limite dell'impossibile.

Malgrado sia generalmente solido, ben congegnato con tocchi di classe sparsi qua e là, NBA Hoopz è malauguratamente carente in alcuni settori.
La colonna sonora di Hoopz è complessivamente valida, costituita principalmente dalla varietà strumentale di matrice simil hip-hop, ma il resto degli effetti sonori non sono altresì soddisfacenti. Da Showtime dello scorso anno sono state aggiunte delle nuove frasi, ma il commentatore esagitato Tim Kitzrow si ripete abitualmente nelle stesse identiche espressioni, in special modo quando fate girare la palla.