NBA Live 2001

di Redazione Gamesurf
La serie dei titoli sportivi targati Electronic Arts é davvero immensa. Da anni ormai le nostre console sono invase dai giochi sviluppati da EA Sports, che di volta in volta si rivelano tra i migliori e soprattutto tra i più venduti. NBA Live costituisce uno dei cavalli di battaglia della casa produttrice canadese che ogni anno rilascia sul mercato le nuove versioni di FIFA, Madden NFL, NHL Hockey, senza trascurare il golf, la Formula Uno, il motociclismo e chi più ne ha più ne metta. Grazie al grande successo di pubblico che il titolo ha riscosso negli Stati Uniti dove il basket é molto più amato e seguito che in Italia, la serie di NBA Live é sempre rimasta una delle produzioni di punta dell'EA. Era quindi logico aspettarsi presto una versione per PlayStation 2

Gli sviluppatori hanno però preferito attendere un po' rispetto alla data di lancio della console per migliorare quegli aspetti del titolo che spesso ne avevano intaccato la qualità globale e che non gli hanno permesso fino ad ora di imporsi come il gioco di basket definitivo. Per questi motivi la curiosità di vedere all'opera Shaquille O'Neal e soci sul monolite nero della Sony era davvero tanta
CHI É MONTELL JORDAN?
A introdurci nel fantastico mondo della National Basket Association, troviamo Montell Jordan con una colonna sonora hip hop da favola che cala in modo perfetto il giocatore nelle atmosfere prettamente americane del titolo. Intanto le spettacolari immagini dell'intro, tratte dal gioco, ci danno un'idea di cosa ci attende, in modo particolare dal punto di vista delle innovazioni grafiche
Le modalità disponibili sono più o meno le solite: da sottolineare che anche in questa versione é possibile affrontare il mitico "one on one", la classica sfida su un campetto di periferia. Con i palazzoni intorno e sul terreno in cemento tipico dei quartieri americani, una sfida contro il mitico Michael Jordan é qualcosa da provare sicuramente! É ovvio che le novità più attese riguardano comunque il comparto tecnico e in particolare la realizzazione grafica. Bisogna ammettere che le potenzialità della nuova console sono state sfruttate molto bene e hanno permesso di raggiungere buoni risultati. L'utilizzo del motion capture e la collaborazione di Kevin Garnett hanno consentito di animare ottimamente i giocatori che rispecchiano da vicino le loro controparti reali, sebbene sguardi e pettinature siano, a volte, poco azzeccati. Ogni atleta può svolgere in modo molto naturale svariati tipi di finte e incredibili tiri in acrobazia. Anche il livello di dettaglio é buono: questo giudizio non si riferisce solo alla perfetta struttura muscolare degli atleti e alle loro divise, ma va esteso a tutto il contorno della gara. La presentazione dei giocatori é spettacolare con tanto di annuncio dell'altoparlante (anche se il balletto che compie ogni atleta é abbastanza ridicolo e alla lunga annoia); prima della palla a due i cestisti, dopo essersi salutati, sciolgono i muscoli e saltellano per prepararsi alla gara. A bordo campo i cartelloni scorrevoli delimitano il parquet e dietro si possono riconoscere i giocatori della panchina: durante l'intervallo e i time-out, i nostri eroi vanno verso i loro compagni chiacchierando e discutendo sulla partita. I loro movimenti sono del tutto naturali come le felicitazioni dopo un tiro libero realizzato. A voler essere pignoli non convince pienamente il pubblico che spesso rimane immobile anche quando l'entusiasmo che trasuda dalle casse del televisore farebbe credere diversamente. Insomma la discrepanza tra comparto audio (davvero ottimo) e video, in questo caso é evidente. Qualche problemino si nota anche nei replay dove i movimenti dei giocatori e dei loro arti sembrano, in alcune circostanze, poco naturali e molto legati