Need for Speed
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Dell'ultimo Need for Speed vi abbiamo già ampiamente parlato. Recensito su console ci aveva divertiti con qualche riserva, ricevuta una corposa patch, e 4 mesi dopo arriva finalmente l'edizione PC, forte di alcune migliorie ed aggiunte, rappresentando di fatto, come vi abbiamo anticipato nella nostra anteprima, la versione definitiva della visione di Ghost Games. Con in mano il nostro accesso anticipato, vi possiamo finalmente dare la nostra opinione sul porting.
Come dicevamo in apertura, al lancio Need for Speed, che rappresenta una sorta di Reboot, andando a mescolare svariati elementi caratteristici della serie, non ci aveva del tutto convinti. La struttura base era solida, ma alcuni elementi mal calibrati e contenuti non del tutto soddisfacenti contribuivano ad abbassare la valutazione. Un riuscito supporto post lancio e soprattutto la corposa patch Legends, ha per certi versi completato il gioco, trasformandolo di fatto in un prodotto arcade solido e riuscito. Gli sviluppatori si sono spinti persino oltre nel lavorare alla conversione, non solo per potenziare la componente tecnica, ma anche per aggiungere delle funzionalità di gameplay inedite richieste dai giocatori. Sulla parte tecnica torneremo nel secondo paragrafo, mentre parliamo della novità più succosa di Need for Speed PC, il supporto a volante e pedaliera ed il cibo manuale.
Ghost Games ci permette finalmente di goderci il loro titolo proprio come se fossimo tornati nelle sale giochi negli anni '90. Need for Speed non assolutamente una simulazione, ma come i migliori arcade, impugnando il volante si acquisisce un controllo molto migliore del mezzo, a tutto vantaggio del godimento dell'esperienza. Con un po' di pratica si riescono ad eseguire curve, sgommate e quant'altro in modo molto più fluido e naturale. La nostra esperienza e stata davvero esaltante. Aiuta anche un buon supporto del forcefeedback, ovviamente non particolarmente sfaccettato ma efficace. Purtroppo l'implementazione latita sul fronte delle opzioni, visto che non c'é un menu dove poter agire approfonditamente su sensibilità, zona morta e personalizzazione dei pulsanti. Tra l'altro questi appaiono a schermo con le icone del pad Xbox One.
A completo del buon supporto alle periferiche, troviamo anche il cambio manuale. Una piccola aggiunta che però approfondisce il gameplay grazie ad un maggiore controllo del mezzo. Si può ora gestire meglio l'entra in curva scalando in anticipo, o far slittare le gomme tenendo su di giri il motore, giusto per fare qualche esempio. Insomma, come dicevamo, Need for Speed rimane un'esperienza arcade totale, ma un maggiore controllo del buon sistema di guida corrisponde a maggior divertimento.
Da un punto di vista grafico, il Frostbyte Engine viene spinto un po' oltre rispetto a quanto fatto su console. L'aspetto che avvantaggia l'edizione PC é sicuramente il frame rate, non più bloccato a 30 FPS, ma che può ora essere spinto tranquillamente verso i 60. Questo é un altro dettaglio che rende il gioco estremamente più godibile, fluido e veloce proprio come ci piacciono i nostri giochi di guida. Non manca la possibilità di alzare la risoluzione, fino ai 4K, ma per il 99, 99% delle persone ciò significa anche rinunciare ai 60 FPS, a nostro giudizio il gioco non vale la candela.
Ad ogni modo, se il vostro hardware ve lo permette, potete spingere il dettaglio generale un pelo più in alto rispetto alla controparte console, con texture, ombre e filtri grafici più definiti. Nonostante le opzioni non facciano gridare al miracolo per completezza, il motore risulta ben scalabile, e gira più che ottimamente su una vasta rosa di hardware differenti. Non siamo incappati in problemi, scongiurando gli spettri di altre conversioni recenti.
La patch Legacy ha introdotto nuovi contenuti, quali eventi, modelli e personalizzazioni dell'auto. Ma soprattutto ha ribilanciato il gameplay, ridotto le tediose telefonate, mitigato l'effetto elastico, che nella versione console era capace di rovinare le gare per la sua eccessiva presenza, e molto altro. Diciamolo francamente, questo era il Need for Speed che avremmo voluto vedere al lancio.
Coin-op da casa
Come dicevamo in apertura, al lancio Need for Speed, che rappresenta una sorta di Reboot, andando a mescolare svariati elementi caratteristici della serie, non ci aveva del tutto convinti. La struttura base era solida, ma alcuni elementi mal calibrati e contenuti non del tutto soddisfacenti contribuivano ad abbassare la valutazione. Un riuscito supporto post lancio e soprattutto la corposa patch Legends, ha per certi versi completato il gioco, trasformandolo di fatto in un prodotto arcade solido e riuscito. Gli sviluppatori si sono spinti persino oltre nel lavorare alla conversione, non solo per potenziare la componente tecnica, ma anche per aggiungere delle funzionalità di gameplay inedite richieste dai giocatori. Sulla parte tecnica torneremo nel secondo paragrafo, mentre parliamo della novità più succosa di Need for Speed PC, il supporto a volante e pedaliera ed il cibo manuale.
Versione definitiva
Ghost Games ci permette finalmente di goderci il loro titolo proprio come se fossimo tornati nelle sale giochi negli anni '90. Need for Speed non assolutamente una simulazione, ma come i migliori arcade, impugnando il volante si acquisisce un controllo molto migliore del mezzo, a tutto vantaggio del godimento dell'esperienza. Con un po' di pratica si riescono ad eseguire curve, sgommate e quant'altro in modo molto più fluido e naturale. La nostra esperienza e stata davvero esaltante. Aiuta anche un buon supporto del forcefeedback, ovviamente non particolarmente sfaccettato ma efficace. Purtroppo l'implementazione latita sul fronte delle opzioni, visto che non c'é un menu dove poter agire approfonditamente su sensibilità, zona morta e personalizzazione dei pulsanti. Tra l'altro questi appaiono a schermo con le icone del pad Xbox One.
A completo del buon supporto alle periferiche, troviamo anche il cambio manuale. Una piccola aggiunta che però approfondisce il gameplay grazie ad un maggiore controllo del mezzo. Si può ora gestire meglio l'entra in curva scalando in anticipo, o far slittare le gomme tenendo su di giri il motore, giusto per fare qualche esempio. Insomma, come dicevamo, Need for Speed rimane un'esperienza arcade totale, ma un maggiore controllo del buon sistema di guida corrisponde a maggior divertimento.
Giocato col volante ed il cambio manuale Need for Speed diventa esaltante
Da un punto di vista grafico, il Frostbyte Engine viene spinto un po' oltre rispetto a quanto fatto su console. L'aspetto che avvantaggia l'edizione PC é sicuramente il frame rate, non più bloccato a 30 FPS, ma che può ora essere spinto tranquillamente verso i 60. Questo é un altro dettaglio che rende il gioco estremamente più godibile, fluido e veloce proprio come ci piacciono i nostri giochi di guida. Non manca la possibilità di alzare la risoluzione, fino ai 4K, ma per il 99, 99% delle persone ciò significa anche rinunciare ai 60 FPS, a nostro giudizio il gioco non vale la candela.
Ad ogni modo, se il vostro hardware ve lo permette, potete spingere il dettaglio generale un pelo più in alto rispetto alla controparte console, con texture, ombre e filtri grafici più definiti. Nonostante le opzioni non facciano gridare al miracolo per completezza, il motore risulta ben scalabile, e gira più che ottimamente su una vasta rosa di hardware differenti. Non siamo incappati in problemi, scongiurando gli spettri di altre conversioni recenti.
La patch Legacy ha introdotto nuovi contenuti, quali eventi, modelli e personalizzazioni dell'auto. Ma soprattutto ha ribilanciato il gameplay, ridotto le tediose telefonate, mitigato l'effetto elastico, che nella versione console era capace di rovinare le gare per la sua eccessiva presenza, e molto altro. Diciamolo francamente, questo era il Need for Speed che avremmo voluto vedere al lancio.