Need For Speed Most Wanted (2005)
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Se in un primo momento la reintroduzione della polizia colpisce positivamente, anche per via di una certa varietà di sfide e per un'intelligenza artificiale tutto sommato discreta (da apprezzare in particolare i dialoghi tra la centrale e le varie unità, riproposte in modo spettacolare e altresì credibile), sul lungo termine i continui inseguimenti, che diventano via via sempre più esasperanti, comportano una certa frustrazione e ridondanza anche nelle meccaniche di fuga (bisogna quasi sempre cercare un pursuit-breaker, ovvero un qualcosa da urtare e far crollare addosso gli inseguitori per fermarli, fuggire poi alla ricerca di un posto in cui nascondersi nella speranza di non incontrare nel frattempo una pattuglia sbucata fuori dal nulla).
Non si può non segnalare anche la mancanza della possibilità di salire a bordo delle vetture con il lampeggiante, per provare ogni tanto l'ebbrezza di essere gli inseguitori e non gli inseguiti (mancanza che si fa sentire in particolare sul LIVE).
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Parlando invece del comportamento delle vetture non ci sono grosse sorprese: i controlli sono tipicamente arcade, facilmente assimilabili anche dai novizi. Qualche miglioramento a livello di fisica è riscontrabile nelle reazioni della vettura alle sollecitazioni da parte degli ostacoli (ad esempio marciapiedi o sconnessioni) e nell'aderenza delle ruote, ma siamo davvero alle soglie della sottile percezione. Le vetture con trazioni diverse fanno denotare leggere differenze di comportamento, ma non bisogna di certo ripassare le nozioni di guida su pista per governare la vettura come si deve. Ci si poteva aspettare qualcosa di più, qualcosa che donasse spessore ai controlli con il proseguo del gioco ed invece guidare una Porsche Carrera GT ultra-pompata non si rivela un'esperienza abbastanza diversificata dal guidare una Grande Punto di base, se non per l'acuirsi dei riflessi dovuti alla velocità. Come al solito Electronic Arts non avrà voluto rischiare di disorientare i suoi fan accaniti, di conseguenza sappiamo cosa aspettarci.
Andando invece a tirar su la saracinesca degli autosaloni e delle officine, scopriamo che entrambe le offerte sono state snellite.
La lista di auto selezionabili è più corta ma le licenze acquisite (ahimè quella della Porsche ad esempio è un'esclusiva, ecco perché su PGR3 sono dovuti ricorrere alle RUF) permettono di correre su bolidi di un certo fascino (in parte deturpato dalla possibilità di renderli alberi di natale irriconoscibili, ma questa è una personale opinione del sottoscritto), quali le varie Cayman, Carrera, Gallardo e compagnia bella (per la lista vera e propria consultare il box).
Anche per quanto riguarda le modifiche apportabili alle vetture è stato operato qualche taglio, sebbene se non così pesante. Semplicemente è stata tolta qualche modifica estrema, ma solo chi spende più tempo nel modificare le vetture rispetto a quello passato su asfalto potrà notare la differenza.
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Naturalmente non è stata intaccata la possibilità di gironzolare in lungo ed in largo per la città ma questa volta è da apprezzare la possibilità di raggiungere i luoghi di partenza delle varie competizioni anche tramite un comodo "teletrasporto" tramite menù, nel caso non si abbia voglia di spendere tutto quel tempo nel raggiungere il punto prestabilito.
Mentre si è in giro per la città, se non vogliamo cimentarci in un tète-à-tète con la stradale, bisognerà fare attenzione anche al radar che segnala l'avvicinarsi di una pattuglia. A dir la verità potremmo passare anche inosservati, nel caso in cui rispettiamo i limiti e non commettiamo infrazioni, ma questo la maggior parte delle volte non basterà in quanto, se la nostra auto raggiunge un certo livello di "notorietà" presso le forze dell'ordine, queste saranno in grado di individuarci comunque e mettersi quindi in inseguimento nel tentativo di farcela pagare una volta per tutte (multe in denaro, ma anche sequestro della vettura etc...anche se sconfiggendo gli avversari si possono guadagnare determinati bonus che ci consentono di cavarcela senza tirar fuori un soldo).
Si può anche prevenire questa situazione utilizzando le auto del proprio garage che posseggono il minor livello di attenzione pubblica oppure cercare di modificarle dal punto di vista estetico per renderle meno riconoscibili (fattore che dona una motivazione in più per ricorrere più spesso alla componente "Tuning").
Concludiamo riservando due parole per la componente multyplayer on-line. Questo gioco si presta molto, come indole, a questo tipo di sfida: la possibilità di esibire le proprie creazioni, il fascino delle sgasate ai nastri di partenza, l'enfasi di una vittoria in cui si sverniciano gli avversari a suon di NOS... Insomma, magari non tutti apprezzano, ma l'alto numero di utenti che si gode la vita videoludica a suon di "Fast & Furious" non potrà che sfregarsi le mani. Bisogna dire che a livello tecnico le sfide sul LIVE non presentano errori macroscopici: i problemi di lag non sono frequenti e ci si può godere la gara senza frustrazioni dovute a fattori non dipendenti dal nostro comportamento.
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Quello che in parte delude è la gestione del server in quanto all' organizzazione delle competizioni: non si riesce ad impostare la gara secondo un numero di parametri soddisfacente (ad esempio non è possibile imporre alcuna limitazione in quanto a vetture e relative prestazioni), la gestione di classifiche e punteggi è perfezionata in modo approssimativo, così come la creazione di stanze nelle quali, tra l'altro, se una gara è in corso non è dato sapere se è appena cominciata o se sta per finire.
Certo le sfide rimangono comunque abbastanza divertenti (è possibile scegliere tra corse su circuito, punto a punto, sparo e autovelox), a patto di accettare di gareggiare con auto di qualsiasi tipo (il che vuol dire che presentarsi con auto di livello "top" e ben modificata è quasi un must) e di apprezzare lo stile "fuorilegge" insito nelle competizioni.
Si trova anche un buon numero di partecipanti (pochi, almeno al momento, gli italiani) ma è sottinteso che il tutto si riveli ottimale più per partite mordi-e-fuggi che non per qualche competizione più articolata.
Riassumendo, i progressi rispetto ai capitoli precedenti non mancano; Most Wanted si conferma un titolo capace di soddisfare una buona fetta di pubblico appassionata di racing-game di stampo arcade, il che lo rende molto appetibile ed interessante, ma questo non basta per avvicinarlo alla definizione di capolavoro.
Non si può non segnalare anche la mancanza della possibilità di salire a bordo delle vetture con il lampeggiante, per provare ogni tanto l'ebbrezza di essere gli inseguitori e non gli inseguiti (mancanza che si fa sentire in particolare sul LIVE).
Parlando invece del comportamento delle vetture non ci sono grosse sorprese: i controlli sono tipicamente arcade, facilmente assimilabili anche dai novizi. Qualche miglioramento a livello di fisica è riscontrabile nelle reazioni della vettura alle sollecitazioni da parte degli ostacoli (ad esempio marciapiedi o sconnessioni) e nell'aderenza delle ruote, ma siamo davvero alle soglie della sottile percezione. Le vetture con trazioni diverse fanno denotare leggere differenze di comportamento, ma non bisogna di certo ripassare le nozioni di guida su pista per governare la vettura come si deve. Ci si poteva aspettare qualcosa di più, qualcosa che donasse spessore ai controlli con il proseguo del gioco ed invece guidare una Porsche Carrera GT ultra-pompata non si rivela un'esperienza abbastanza diversificata dal guidare una Grande Punto di base, se non per l'acuirsi dei riflessi dovuti alla velocità. Come al solito Electronic Arts non avrà voluto rischiare di disorientare i suoi fan accaniti, di conseguenza sappiamo cosa aspettarci.
Andando invece a tirar su la saracinesca degli autosaloni e delle officine, scopriamo che entrambe le offerte sono state snellite.
La lista di auto selezionabili è più corta ma le licenze acquisite (ahimè quella della Porsche ad esempio è un'esclusiva, ecco perché su PGR3 sono dovuti ricorrere alle RUF) permettono di correre su bolidi di un certo fascino (in parte deturpato dalla possibilità di renderli alberi di natale irriconoscibili, ma questa è una personale opinione del sottoscritto), quali le varie Cayman, Carrera, Gallardo e compagnia bella (per la lista vera e propria consultare il box).
Anche per quanto riguarda le modifiche apportabili alle vetture è stato operato qualche taglio, sebbene se non così pesante. Semplicemente è stata tolta qualche modifica estrema, ma solo chi spende più tempo nel modificare le vetture rispetto a quello passato su asfalto potrà notare la differenza.
Naturalmente non è stata intaccata la possibilità di gironzolare in lungo ed in largo per la città ma questa volta è da apprezzare la possibilità di raggiungere i luoghi di partenza delle varie competizioni anche tramite un comodo "teletrasporto" tramite menù, nel caso non si abbia voglia di spendere tutto quel tempo nel raggiungere il punto prestabilito.
Mentre si è in giro per la città, se non vogliamo cimentarci in un tète-à-tète con la stradale, bisognerà fare attenzione anche al radar che segnala l'avvicinarsi di una pattuglia. A dir la verità potremmo passare anche inosservati, nel caso in cui rispettiamo i limiti e non commettiamo infrazioni, ma questo la maggior parte delle volte non basterà in quanto, se la nostra auto raggiunge un certo livello di "notorietà" presso le forze dell'ordine, queste saranno in grado di individuarci comunque e mettersi quindi in inseguimento nel tentativo di farcela pagare una volta per tutte (multe in denaro, ma anche sequestro della vettura etc...anche se sconfiggendo gli avversari si possono guadagnare determinati bonus che ci consentono di cavarcela senza tirar fuori un soldo).
Si può anche prevenire questa situazione utilizzando le auto del proprio garage che posseggono il minor livello di attenzione pubblica oppure cercare di modificarle dal punto di vista estetico per renderle meno riconoscibili (fattore che dona una motivazione in più per ricorrere più spesso alla componente "Tuning").
Concludiamo riservando due parole per la componente multyplayer on-line. Questo gioco si presta molto, come indole, a questo tipo di sfida: la possibilità di esibire le proprie creazioni, il fascino delle sgasate ai nastri di partenza, l'enfasi di una vittoria in cui si sverniciano gli avversari a suon di NOS... Insomma, magari non tutti apprezzano, ma l'alto numero di utenti che si gode la vita videoludica a suon di "Fast & Furious" non potrà che sfregarsi le mani. Bisogna dire che a livello tecnico le sfide sul LIVE non presentano errori macroscopici: i problemi di lag non sono frequenti e ci si può godere la gara senza frustrazioni dovute a fattori non dipendenti dal nostro comportamento.
Quello che in parte delude è la gestione del server in quanto all' organizzazione delle competizioni: non si riesce ad impostare la gara secondo un numero di parametri soddisfacente (ad esempio non è possibile imporre alcuna limitazione in quanto a vetture e relative prestazioni), la gestione di classifiche e punteggi è perfezionata in modo approssimativo, così come la creazione di stanze nelle quali, tra l'altro, se una gara è in corso non è dato sapere se è appena cominciata o se sta per finire.
Certo le sfide rimangono comunque abbastanza divertenti (è possibile scegliere tra corse su circuito, punto a punto, sparo e autovelox), a patto di accettare di gareggiare con auto di qualsiasi tipo (il che vuol dire che presentarsi con auto di livello "top" e ben modificata è quasi un must) e di apprezzare lo stile "fuorilegge" insito nelle competizioni.
Si trova anche un buon numero di partecipanti (pochi, almeno al momento, gli italiani) ma è sottinteso che il tutto si riveli ottimale più per partite mordi-e-fuggi che non per qualche competizione più articolata.
Riassumendo, i progressi rispetto ai capitoli precedenti non mancano; Most Wanted si conferma un titolo capace di soddisfare una buona fetta di pubblico appassionata di racing-game di stampo arcade, il che lo rende molto appetibile ed interessante, ma questo non basta per avvicinarlo alla definizione di capolavoro.