Need For Speed: Most Wanted
di
Una gioia per gli occhi
Tecnicamente parlando Need for Speed: Most Wanted conferma l'abilità del team Criterion nel confezionare racing arcade di altissima qualità. La riproduzione della città di Fairhaven e della sua area periferica tolgono letteralmente il fiato per la cura e la varietà nei dettagli. Strade principali e secondarie, scorciatoie, ferrovie, zone industriali e residenziali, tutto sembra calcolato al millesimo per immergere il giocatore all'interno di un mondo in cui reale e virtuale paiono perdere di consistenza, per un risultato finale e dir poco gratificante. Pur denunciando qualche calo di framerate nelle situazioni di gioco più concitate, il motore grafico riesce ad assolvere pienamente al proprio compito, evidenziando una cura manicale nella riproduzione delle auto e dei relativi danni oltreché l'uso di effetti di luce (compresa alternanza giorno notte) e colori difficilmente riscontrabili in altre produzioni dello stesso genere.
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Ottimo come sempre la sensazione di velocità offerta dal gioco e l'implementazione del sistema di controllo (semplice ed essenziale), così come la scelta di introdurre anche in questa occasione il famigerato Autolog 2.0, decisamente utile per conoscere e comunicare in tempo reale i risultati vostri e dei vostri amici. Volendo cercare il classico pelo nell'uovo, va segnalata l'assoluta mancanza della classica fase di tuning tipica di Most Wanted, rimpiazzata per l'occasione da un sistema semiautomatico all'interno dell'opzione Easy Drive che potrebbe far storcere il naso ai puristi più intransigenti della serie. Ottima, invece, l'IA di tutti i piloti (civili e non) controllati dalla CPU, capaci di reagire in maniera piuttosto rapida alle sollecitazioni dell'ambiente esterno e soprattutto abili nel offrire un fattore di sfida decisamente elevato per un titolo mordi e fuggi di questo calibro. Sulla stessa falsariga, infine, anche il comparto sonoro, con particolare menzione per la splendide tracce inserite all'interno della colonna sonora che vi accompagnerà durante le vostre scorribande per le strade Fairhaven.
Open World anche in Multi
In ultimo ci pareva doveroso aprire un capitolo a parte per quanto concerne il multiplayer, teorico valore aggiunto di Need for Speed Most Wanted e basato sul medesimo concetto di open World della modalità single player. In questo caso specifico, decidendo di non creare partite personalizzate vi troverete immersi in sessioni free roaming online completamente libere, all'interno della quale il sistema stesso provvederà a creare un mini blocco di cinque eventi (gara di velocità, gara di salto, prova a eliminazione e prova di resistenza giusto per citarne alcune) che metteranno in diretta competizione i piloti (Speed List) presenti nella stessa area di gioco in quello preciso momento.
Se da un lato il sistema ha indubbiamente il vantaggio di garantire una buona dose di varietà, dall'altro una gestione non proprio ottimale delle sfide ed alcuni problemi legati sia alla funzione del GPS che alla gestione del conteggio dei Takedown (fondamentale nella gare a squadre ed in quelle ad eliminazione) hanno l'effetto di limitare fortemente l'esperienza di gioco sul fronte online, finendo col diventare uno scomodo extra, da utilizzare all'occorrenza per raccogliere Speed Points aggiuntivi in maniera leggermente diversa dal solito.
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Tecnicamente parlando Need for Speed: Most Wanted conferma l'abilità del team Criterion nel confezionare racing arcade di altissima qualità. La riproduzione della città di Fairhaven e della sua area periferica tolgono letteralmente il fiato per la cura e la varietà nei dettagli. Strade principali e secondarie, scorciatoie, ferrovie, zone industriali e residenziali, tutto sembra calcolato al millesimo per immergere il giocatore all'interno di un mondo in cui reale e virtuale paiono perdere di consistenza, per un risultato finale e dir poco gratificante. Pur denunciando qualche calo di framerate nelle situazioni di gioco più concitate, il motore grafico riesce ad assolvere pienamente al proprio compito, evidenziando una cura manicale nella riproduzione delle auto e dei relativi danni oltreché l'uso di effetti di luce (compresa alternanza giorno notte) e colori difficilmente riscontrabili in altre produzioni dello stesso genere.
Ottimo come sempre la sensazione di velocità offerta dal gioco e l'implementazione del sistema di controllo (semplice ed essenziale), così come la scelta di introdurre anche in questa occasione il famigerato Autolog 2.0, decisamente utile per conoscere e comunicare in tempo reale i risultati vostri e dei vostri amici. Volendo cercare il classico pelo nell'uovo, va segnalata l'assoluta mancanza della classica fase di tuning tipica di Most Wanted, rimpiazzata per l'occasione da un sistema semiautomatico all'interno dell'opzione Easy Drive che potrebbe far storcere il naso ai puristi più intransigenti della serie. Ottima, invece, l'IA di tutti i piloti (civili e non) controllati dalla CPU, capaci di reagire in maniera piuttosto rapida alle sollecitazioni dell'ambiente esterno e soprattutto abili nel offrire un fattore di sfida decisamente elevato per un titolo mordi e fuggi di questo calibro. Sulla stessa falsariga, infine, anche il comparto sonoro, con particolare menzione per la splendide tracce inserite all'interno della colonna sonora che vi accompagnerà durante le vostre scorribande per le strade Fairhaven.
Open World anche in Multi
In ultimo ci pareva doveroso aprire un capitolo a parte per quanto concerne il multiplayer, teorico valore aggiunto di Need for Speed Most Wanted e basato sul medesimo concetto di open World della modalità single player. In questo caso specifico, decidendo di non creare partite personalizzate vi troverete immersi in sessioni free roaming online completamente libere, all'interno della quale il sistema stesso provvederà a creare un mini blocco di cinque eventi (gara di velocità, gara di salto, prova a eliminazione e prova di resistenza giusto per citarne alcune) che metteranno in diretta competizione i piloti (Speed List) presenti nella stessa area di gioco in quello preciso momento.
Se da un lato il sistema ha indubbiamente il vantaggio di garantire una buona dose di varietà, dall'altro una gestione non proprio ottimale delle sfide ed alcuni problemi legati sia alla funzione del GPS che alla gestione del conteggio dei Takedown (fondamentale nella gare a squadre ed in quelle ad eliminazione) hanno l'effetto di limitare fortemente l'esperienza di gioco sul fronte online, finendo col diventare uno scomodo extra, da utilizzare all'occorrenza per raccogliere Speed Points aggiuntivi in maniera leggermente diversa dal solito.