Nel paese delle creature selvagge
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Max non é un ragazzino come tutti gli altri. Messo in disparte da una famiglia (madre e sorella) troppo presa da altre faccende per curarsi di lui, Max si rifugia in un mondo alternativo, dove poter dare libero sfogo alla sua fantasia. Un mondo inventato, forse, ma reale e tangibile, popolato da bizzarre creature di cui diventa, dopo un inizio di diffidenza, addirittura il Re indiscusso. Poco dopo il suo arrivo, però, le Creature Selvagge subiscono un'improvvisa e potenzialmente letale minaccia che potrebbe costringerli ad abbandonare l'isola. Sarà compito di Max, in quanto amico e regnante, difendere i nuovi amici dalla minaccia imminente. Nel Paese delle creature selvagge riprende ovviamente le tematiche già viste nella pellicola attualmente in programmazione nei cinema italiani, con il pregio di approfondire alcuni aspetti del rapporto tra Max e le Creature, pur ovviamente non trascendendo troppo dal mero aspetto ludico.
Il titolo patrocinato da Warner si presenta un action 3d dall'approccio “morbido” e appositamente diretto verso un utenza di giovanissimi e rappresenta una sorta di viatico per titoli di maggior spessore da cui prende ampiamente spunto. Armato della sua bacchetta Max combatterà e si muoverà “scimmiottando” quanto già visti in titoli come God of War o affini. Ovviamente non si deve pretendere la stessa ricercatezza stilistica ma i movimenti di combattimento e gli spostamenti all'interno degli ambienti di gioco, ricordano molto da vicino le peripezie di Kratos riadattate ad un sistema di controllo fortemente riadattato e semplificato.
Graficamente il Paese delle Creature selvagge mostra un lato artistico che riprende ovviamente quanto visto nel film riuscendo comunque a mostrare una buona personalità e una realizzazione tecnica superiore alla media dei titoli realizzati su licenza. Ottimo anche il doppiaggio in italiano che pur non riprendendo il doppiaggio cinematografico (tra cui figura anche la voce di Francesco Savino), riesce a caratterizzare al meglio sia il piccolo Max che la sfaccettata comunità delle Creature. In ultima analisi, “Nel Paese delle creature Selvagge” é un ottima “palestra” per i più giovani che possono iniziare a prendere confidenza con il genere degli Action 3D in attesa di poter mettere le mani con titoli più maturi e tecnologicamente avanzati.
Il titolo patrocinato da Warner si presenta un action 3d dall'approccio “morbido” e appositamente diretto verso un utenza di giovanissimi e rappresenta una sorta di viatico per titoli di maggior spessore da cui prende ampiamente spunto. Armato della sua bacchetta Max combatterà e si muoverà “scimmiottando” quanto già visti in titoli come God of War o affini. Ovviamente non si deve pretendere la stessa ricercatezza stilistica ma i movimenti di combattimento e gli spostamenti all'interno degli ambienti di gioco, ricordano molto da vicino le peripezie di Kratos riadattate ad un sistema di controllo fortemente riadattato e semplificato.
Graficamente il Paese delle Creature selvagge mostra un lato artistico che riprende ovviamente quanto visto nel film riuscendo comunque a mostrare una buona personalità e una realizzazione tecnica superiore alla media dei titoli realizzati su licenza. Ottimo anche il doppiaggio in italiano che pur non riprendendo il doppiaggio cinematografico (tra cui figura anche la voce di Francesco Savino), riesce a caratterizzare al meglio sia il piccolo Max che la sfaccettata comunità delle Creature. In ultima analisi, “Nel Paese delle creature Selvagge” é un ottima “palestra” per i più giovani che possono iniziare a prendere confidenza con il genere degli Action 3D in attesa di poter mettere le mani con titoli più maturi e tecnologicamente avanzati.