New Gundam Breaker

di Andrea Casetti

Da 39 anni i robot Gundam intrattengono generazioni di appassionati con modelli in scala da costruire, dipingere e mostrare in bacheca agli amici nerd.

Oltre a film di animazione e manga, da qualche anno sono diventati anche protagonisti di videogiochi di disparate tipologie, dandosi battaglia in ogni angolo della galassia a suon di colpi più o meno proibiti, e con qusto New Gundam Breaker il merchandising sbarca sulla nostra PS4 per permetterci di completare la nostra collezione di Gunpla.

Consiglio studentesco

La trama narra del nostro avatar che comincia il suo percorso di studio presso l’Accademia Gunpla, la Gunbre High School, dove incontrerà amiche che gli indicheranno le peculiarità del nuovo ambiente in cui dovrà studiare per un po’. La difficoltà, in questo caso, consiste nel dover guidare un gruppo di ribelli contro il consiglio studentesco che i più potenti veterani della scuola hanno istituito, di fatto instaurando un regime in cui i possessori dei robot più potenti vengono avvantaggiati ulteriormente a discapito dei più deboli.

Il gioco è strutturato come la più classica delle visual novel, con immagini fisse su cui scorre il testo, mentre il sonoro è ovviamente espresso nel più classico giapponese con sottotitoli in inglese, a fronte anche di un buon doppiaggio.

Potrete intrattenere delle amicizie con le vostre accompagnatrici, decidendo anche se tramutare l’amicizia in una relazione con il più classico dei dating simulation, che tuttavia non abbiamo apprezzato appieno in quanto è sembrato quanto meno inappropriato in quanto abbinato a un titolo di combattimento.

Ripetitivo, troppo semplice

Una volta catapultati nell’azione verrete proiettati nelle arene, dove un timer scandirà il tempo entro cui dovrete affrontare una miriade interminabile di nemici, fino alla comparsa del boss finale, il tutto aiutati da una delle vostre aiutanti. Oltre a sopravvivere, dovrete anche portare a termine obiettivi secondari come abbattere un certo numero di nemici, distruggere un certo numero di container, raccogliere tot pezzi e così via. Nessuno di questi sono obbligatori, ma contribuiscono nella valutazione finale.

Durante l’azione avrete modo di sbizzarrirvi a suon di parate, attacchi a lungo raggio ed altri per la mischia, il tutto condito da una incontestabile efficacia del più classico dei button smashing che, purtroppo, funziona alla grande appiattendo il livello generale del gioco, senza contare una evidente ripetitività di fondo che non fa che peggiorare le cose.

Se a tutto ciò aggiungiamo un livello di AI dei nemici scarso, soprattutto se confrontato con quello dei vostri aiutanti, si capisce come il gioco sia deficitario nell’impegnare il giocatore.

Personalizzabili

Tra un combattimento e l’altro potrete anche raccogliere i pezzi persi dai nemici abbattuti, che potrete fare vostri per personalizzare le vostre creazioni: i Gundam, infatti, sono composti da esoscheletri che ne determinano le caratteristiche principali, ma sono i pezzi a contribuire maggiormente alle statistiche complessive del robot, consentendovi  quindi di sbizzarrirvi nel personalizzare la vostra creazione sia esteticamente, sia in termini di caratteristiche votate al combattimento.

Tecnicamente il gioco si rivela piuttosto bello a vedersi, osservando staticamente i modelli dei robot, con anche una buona popolazione dello schermo, ma forse gli sviluppatori hanno esagerato in quanto è il frame rate a risentirne pesantemente, con evidenti cali e addirittura dei momenti di congelamento totale che nemmeno la patch rilasciata subito dopo il rilascio ha saputo risolvere del tutto.

Se a tutto ciò aggiungiamo una lentezza dei movimenti e una legnosità delle animazioni che ha dell’imbarazzante, si capisce come tecnicamente il gioco non possa essere valutato positivamente.