NFL 2K3

Una volta scesi in campo si può apprezzare il lavoro fatto nel comparto grafico. Ad una buonissima realizzazione dei vari stadi presenti, corrisponde una ottima realizzazione dei protagonisti: loro, i giocatori non solo sono dotati di un ottimo livello di dettaglio che permette agli affezionati della NFL, di riconoscere senza sforzo i giocatori, perlomeno grazie alle frequenti inquadrature ravvicinate che il gioco ci propone in fase di replay (a dire il vero molto spettacolari), ma, e qui viene il bello, sono animati in maniera a dir poco egregia. Si sa, nel football gli scontri tra giocatori sono ordinaria amministrazione, ma riprodurre su schermo l'impatto visivo che questi dovrebbero avere non è impresa facile. I Visual Concepts hanno risolto il "problema" in modo egregio, riuscendo a sfornare animazioni realistiche, molto varie e spettacolari, grazie alle quali, spesso ci viene strappato un gridolino strozzato di apprensione (vedere il proprio quarterback travolto non è piacevole, in considerazione del fatto che con gli infortuni attivati, si corre il rischio di dover affrontare il resto della partita con la riserva).

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Ma, molto spesso, basta poco per rovinare ciò che di buono si è fatto precedentemente. Può capitare che ad una attenta realizzazione grafica non corrisponda un altrettanto buona calibrazione del sistema di controllo. Ebbene, non è questo il caso: guardare i giocatori muoversi su schermo è una gioia, ma lo è ancor più controllarli direttamente grazie all'ottimo sistema di controllo implementato. La selezione della tattica avviene in modo intuitivo, grazie agli schemi miniaturizzati visibili in fase di scelta, che rispecchiano quella che sarà la posizione dei nostri uomini poco prima di cominciare l'azione. Scelta la posizione da far assumere alla squadra, si seleziona il tipo di azione che essi dovranno effettuare (sia essa di tipo difensivo che di attacco) e si parte. A dire il vero c'è una piccola macchia nera che intacca leggermente quella che è l'esperienza di gioco a due giocatori. La selezione delle tattiche è infatti sempre visibile a causa del cursore di scelta, e basta un'occhiata nella porzione di schermo del nostro avversario per sapere, ancora prima di entrare in campo, che tattica avrà scelto. In questo modo l'effetto sorpresa non è più tale: sarebbe bastato introdurre la possibilità di nascondere il cursore da sguardi indiscreti.
In campo, le azioni di gioco si susseguono incalzanti e molto spesso l'adrenalina sale a mille. Sia le azioni di attacco che di difesa riescono a dare la sensazione di trovarsi all'interno di una vera partita di football: emozionante difendere un esiguo vantaggio alla fine della partita, con la squadra avversaria che yard dopo yard guadagna velocemente porzioni di campo verso la meta. Si ha la sensazione di avere tutto sotto controllo, anche se, ma questo è ovvio trattandosi di una simulazione, non sempre si riesce a fare ciò che si vorrebbe.

Sono necessarie, infatti, numerose partite, prima di riuscire a domare le squadre controllate dalla CPU (per non parlare del numero di partite necessarie per battere i livelli più alti di difficoltà). Ma anche all'inizio, quando si muovono i primi passi, non si ha mai la sensazione di essere messi li in campo come carne da cannone: c'è sempre una possibilità di uscita, bisogna saperla trovare e, soprattutto saperla attuare.
Non ci resta che dare l'ennesima valutazione positiva, questa volta per ciò che riguarda la sfera dell'udibile. Il sonoro, infatti, è curato sotto ogni punto di vista, comprendendo i tipici cori da stadio ottimamente realizzati (mitico il pubblico che a gran voce urla "DEFENCE! DEFENCE!, quando è la nostra squadra a difendersi dalle incursioni avversarie), la telecronaca in diretta (in inglese) e soprattutto con un campionario di effetti in gioco che contribuiscono in maniera essenziale al coinvolgimento

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