NHL 2001

di Redazione Gamesurf
A queste canoniche opzioni di gioco vanno poi aggiunte le modalità "on line", per affrontare le migliori squadre nel mondo e partecipare a leghe d'oltreoceano, la possibilità di connessione in rete LAN e, chicca finale, la modalità Custom Jersey, con cui creare una squadra personalizzata, scegliere una città, un nome, una maglia unica e customizzata o importare un logo di battaglia. A tal proposito va collocato il discorso Import Your Face: potremo implementare nel programma il nostro viso, copiando l'immagine precedentemente digitalizzata nella cartella datauserfaces (i formati supportati sono Jpeg, Bmp, Pgn e Fsh). L'impatto con l'interfaccia grafica per la selezione delle molteplici e confusionarie opzioni di gioco non può essere considerato di certo user friendly dalla comune utenza, ma indubbiamente appagante per chi mastica a bocca chiusa l'hockey e il complesso mondo di regole attorno a cui ruota. Una volta settati alla meglio i controlli del giocatore con e senza il puck, mi riferisco quindi a tiro, passaggio, accelerazione, decke, cambio giocatore, hook, big hit, pattinare all'indietro in modo da rintuzzare i contropiedi e pugni alti o bassi da sfoderare senza remore nelle improbabili risse in campo, assisteremo, accompagnati da hot dog e birre gelate, alla pacchiana e folcloristica americanata di inizio partita: la discesa in campo delle due squadre

Organi con motivetti simpatici e pseudocomici, luci psichedeliche ad illuminare ed inquadrare cinematograficamente le singole star in gioco, maxi-schermi con tanto di manine digitalizzate ad applaudire e smile a coinvolgere il pubblico, contribuiranno alla carnevalata pre-partita, in attesa del furioso e violento scontro
LET'S GET READY TO RUMBLE
Si parte già con il primo face-off, muscoli tesi, sguardi bassi e assetati di sangue, portieri che si aggirano nervosamente nelle loro ristrette aree di azione, pubblico in delirio e arbitri omertosi, a lasciar correre risse furibonde e animalesche. Lo spettacolo é appena iniziato e già Eric Lindros (Philadelphia Flyers) naviga ad un buon frame di crociera verso la difesa dei Mighty Ducks of Anaheim, diciamo ad un più che discreto 1024*768, scrolling fluido e mai pigro sul da farsi, texture di prim'ordine, costruzioni poligonali permetrali solide e realizzate da estrema cura e perizia, arene di gioco ai limiti del realismo videoludico inscatolato. Schede grafiche di ultima generazione, assieme ad una dose massiccia di RAM, permetteranno di implementare e/o configurare al meglio la cosmesi dell'esperienza in questione, nonostante la presenza di una comoda e funzionale caratteristica del motore grafico, in grado di scalare i dettagli a seconda delle esigenze hardware dell'utente di turno