NHL Rivals

di Andrea 'NeOAndY' Cani

Una volta apprese le tecniche di base ed approfondita l'esperienza di gioco si comprende che NHL Rivals 2004 non riesce a brillare in maniera particolare. Sembra piuttosto che Microsoft non abbia voluto prendere una decisione ben precisa, preferendo piuttosto il limbo a cavallo tra l'arcade e la simulazione; Rivals non è abbastanza user friendly e veloce per poter essere definito un arcade ma, d'altro canto, non è abbastanza profondo per poter essere schierato tra i simulativi. Lo stesso sistema di ingaggio è un esempio lampante di questa scelta non scelta. Ed è la stessa filosofia di base riscontrabile durante le partite; si ha la netta sensazione che la facciata simulativa sia soltanto di facciata, appunto. Lo stesso sistema di tiri, così come le azioni di attacco in generale non possono essere gestite in maniera profonda così come ci si aspetterebbe. Nonostante tutto il titolo Microsoft risulta essere piuttosto giocabile, a patto di comprenderne la particolare natura a cavallo tra la simulazione e l'arcade. E farsi prendere la mano equivale a passare parecchie ore spensierate senza il terrore di dover per forza di cose costruire nel minimo dettaglio ogni singola azione prima di arrivare al tanto agognato tiro. La longevità è, infatti, uno dei punti di forza di NHL Rivals, coadiuvata dal servizio Live; in particolare il gioco Microsoft può contare sul servizio XNS (X-Box Sports Network) col quale è possibile partecipare ai tornei online con classifiche e statistiche annesse.

0
Un comparto nel quale poche critiche possono essere mosse è l'aspetto prettamente tecnico del gioco. Le arene godono di un buonissimo dettaglio, pubblico compreso. I modelli poligonali dei giocatori sono anch'essi ben realizzati. Le animazioni dei giocatori in campo non sono, però, sempre perfette. In linea di massima queste sono realizzate in maniera più che discreta ma risultano essere poco "fluide" durante le transizioni tra le varie animazioni; quando il movimento di un giocatore passa repentinamente dall'azione di corsa, per esempio, al tiro, si notano discrepanze derivate dalla poca cura nelle animazioni di passaggio. Ciò va a discapito della "fluidità" del tutto, rendendo alcuni movimenti poco credibili. I volti dei giocatori sono le digitalizzazioni delle controparti reali e non sarà difficoltoso, per chi seguisse l'hockey made in USA, riconoscerli durante le riprese ravvicinate. Diamo, infine, un piccolo sguardo all'accompagnamento sonoro, componente sicuramente non basilare in una simulazione di hockey, ma in grado di dare, quando di buon livello, quel pizzico di coinvolgimento supplementare che male non fa. Ed esso risulta essere più che discreto sotto ogni punto di vista. Ogni effetto è riprodotto in maniera precisa ed i suoni sono quelli che ci si aspetterebbe di sentire all'interno di una vera hockey arena, stridio dei pattini sul ghiaccio e musichette tipiche comprese. Buona anche la colonna sonora di accompagnamento durante la navigazione all'interno dei menù, ma un po' meno la telecronaca (presente solo ed esclusivamente in lingua in inglese), piuttosto carente sia per quanto riguarda la coerenza tra ciò che succede su schermo e ciò che viene annunciato, e sia dal punto di vista prettamente espressivo. Buono il tifo del pubblico.

In definitiva ci troviamo di fronte ad un titolo piuttosto particolare, presentato in maniera molto buona, ma carente di una identità ben precisa. NHL Rivals 2004 non è un brutto titolo, è piuttosto un gioco discreto che ha come unico grande difetto l'avere attorno avversari tanto agguerriti.

213