Ni No Kuni II: Il Destino di un Regno
Era il 2013 quando praticamente inaspettato Ni No Kuni è arrivato su Playstation 3 e ha stupido mezzo mondo.
Level-5, insieme allo studio Ghibli (sì, esatto, quelli del Castello Errante di Howl e tanti altri capolavori dell’animazione giapponese), ci regalarano una bellissima storia che appassionò tantissimi giocatori.
Oggi, a 5 anni di distanza, arriva finalmente su PS4 Ni No Kuni 2: Revenant Kingdom. Purtroppo lo Studio Ghibli non collabora più con Level-5 per la produzione di questo nuovo capitolo, ma nello staff che ha lavorato a Ni No Kuni 2 ritroviamo Yoshiyuki Momose (ex character designer dello Studio Ghibli) che aveva già lavorato al primo titolo, mantenendo in questa maniera una certa continuità artistica. Siete pronti per emozionarvi di nuovo?
LA STORIA
Per chi si ricorda, nel primo capitolo Oliver, un ragazzino di 13 anni, viene catapultato in un mondo magico con l’obiettivo di riportare la madre morta in vita.
In Ni No Kuni 2 la commistione tra mondo reale e mondo magico si ripresenta ma in altra veste. Nelle prime battute di gioco facciamo la conoscenza di Roland, Presidente di un grosso paese del mondo reale (diciamo che strizza molto l’occhio agli Stati Uniti). Ad un certo punto Roland, insieme alla sua scorta, subisce un attentato, ma al posto di ritrovarsi morto in seguito allo scoppio della bomba, si ritrova catapultato in un mondo alternativo.
Neanche il tempo di riprendersi che Roland si ritrova nel palazzo Reale di Ding Dong Dell, in tempo per assistere ad un golpe, con il quale il Primo Ministro, dopo aver assassinato il Re, cerca di estromettere anche l’erede al trono, il piccolo Evan.
Nei panni di Roland incontreremo Evan in fuga e da qui inizia la nostra avventura. Obiettivo: ricostruire un regno degno di tale nome e far pagare ai traditori la morte del padre.
La trama non brilla certo di originalità, ma non sempre questo è un male. E’ molto facile prevedere l’esito finale di un avventura del genere, ma a mio avviso quello che la rende interessante è il viaggio che si intraprende per completarla.
Da notare che, a differenza del primo capitolo, in Ni No Kuni 2 il protagonista dal “mondo reale” non sia più un ragazzino, ma è stata scelta una figura adulta, in maniera tale da rendere più appetibile il personaggio anche ad un pubblico più maturo (anche se poi di fatto l’altro personaggio principale è pur sempre un adolescente).
GAMEPLAY
Ni No Kuni 2 è un RPG con combattimenti in tempo reale con visuale in terza persona. Il nostro party sarà composto da un massimo di 3 personaggi (che possiamo selezionare tra quelli reclutati durante il corso dell’avventura). Ai nostri diretti ordini abbiamo un personaggio alla volta, con la possibilità di switchare da un personaggio all’altro con il semplice tocco della croce direzionale del pad. L’AI si preoccuperà di gestire gli altri due personaggi e devo dire che lo fa in maniera quasi sempre egregia (cosa abbastanza rara negli ultimi tempi in cui mi è capitato spesso di vedere in alcuni giochi gestire i personaggi non attivi in maniera abbastanza stupida).
I comandi sono abbastanza semplici: abbiamo tre tipi di attacchi. I primi due sono attacchi con armi da mischia, uno rapido e leggero, l’altro più lento ma che infligge più danni. Il terzo attacco invece è con armi a distanza utilizzabile con il tasto R1. L’attacco a distanza può essere a sua volta usato in due maniera: con una rapida pressione del tasto dedicato si spareranno piccoli colpi singoli, mentre tenendo premuto R1 si potrà caricare un colpo che una volta rilasciato infliggerà danni più consistenti. Con gli altri tasti abbiamo la possibilità di schivare, bloccare o saltare.
Il tasto R2, combinato con gli altri quattro tasti del pad, ci fa accedere alle skill speciali, diverse a seconda del personaggio attivo in quel momento (per esempio Evan ha accesso ad un repertorio magico molto ampio, mentre Roland utilizza skill da corpo a corpo).
Come potrete notare da alcuni screen o trailer visti in rete, ogni personaggio ha a disposizione 3 armi da mischia e una a distanza da usare. Usando le armi il contatore sotto di esse salirà fino ad arrivare al 100%. Quando utilizzeremo una delle skill con il contatore carico al massimo, si attiverà un effetto secondario dell’abilità (tutto ovviamente consultabile nei tooltip presenti nel gioco).
Fin qui nulla di nuovo, ma ben presto nella nostra avventura faremo la conoscenza di alcuni esserini chiamati “Higgledy”. Queste creature saranno una parte molto attiva nei combattimenti e sfruttare le loro abilità sarà fondamentale per riuscire a sconfiggere i mostri più coriacei che incontreremo.
Infatti, durante i combattimenti, i diversi tipi di Higgledy si riuniranno in cerchio (per un certo periodo di tempo) ed è possibile attivare la loro abilità speciale passando nei loro paraggi ed usando il tasto X . Ad esempio abbiamo un gruppo di Higgledy che crea un cerchio di rigenerazione mana e vita, mentre altri provvedono ad attacchi di diverso tipo.
Questa modalità permette di dare una certa profondità strategica al combattimento, in quanto è fondamentale attivare le skill al momento giusto per massimizzare il loro effetto.
Molto presto, durante la vostra avventura, acquisirete un oggetto chiamato “Tactic Tweaker”. Come fa intuire il nome, questo oggetto vi permette di aggiustare le tattiche di combattimento del vostro party. Utilizzando i “Battle points” acquisibili livellando i personaggi, potrete puntare a sfruttare meglio le abilità elementali di un tipo rispetto ad un altro o migliorare le vostre resistenze alle stesse, oppure puntare di più sulla potenza dei vostri attacchi fisici a discapito di quelli magici e così via.
Ma Ni No Kuni 2 non si ferma qui. Infatti il gioco presenta altre due “modalità” di gioco.
Nel nostro peregrinare sulla mappa (carinissima la scelta di rappresentare il nostro party con delle versioni chibi dei nostri personaggi attivi), oltre a raccogliere scrigni e materiali in ogni angolo, abbiamo la possibilità di affrontare delle “Skirmishes”, ossia battaglie con piccoli eserciti al nostro comando.
Ai nostri ordini avremo dei piccoli battaglioni che combatteranno in maniera automatica con i nemici che incontreremo. La nostra abilità durante questi scontri sarà limitata a gestire la posizione delle nostre forze (quindi magari stare attenti a proteggere i nostri arcieri con le unità da corpo a corpo dalle unità avversarie) e sfruttare le abilità speciali dei battaglioni a nostra dispozione.
Ogni “coorte” avrà a dispozione un’abilità speciale attivabile sfruttando parte del “potere militare” a disposizione durante la battaglia. Inoltre sempre con questo potere militare sarà possibile ripristinare le perdite delle nostre forze. Da notare come sia fondamentale anche tener conto del classico “triangolo delle armi” (concetto molto ben noto agli appassionati di Fire Emblem), con il quale è possibile acquisire un vantaggio importante anche ei confronti delle unità nemiche più forti delle nostre, ribaltando in questa maniera l’esito della battaglia.
Prima di ogni “Skirmish” è possibile accedere ad un menu, dove spendendo la valuta utilizzata nella modalità gestionale (di cui vi parleremo tra poco) è possibile dare un boost alle nostre unità, rendere più facile la battaglia (a scapito del reward finale) oppure renderla più difficile (per un loot maggiore).
Niente a che vedere con gli RTS degni di tale nome, ma sicuramente una modalità interessante per spezzare il ritmo dai soliti combattimenti nelle sessioni RPG.
La seconda modalità di gioco invece è quella a mio avviso più interessante. Infatti in Ni No Kuni 2 abbiamo anche una sezione gestionale. D’altro canto il nostro impero mica può crescere da solo!
In questa modalità avremo il gravoso ma fondamentale compito di far crescere ed evolvere il nostro nuovo regno. Attraverso l’uso della valuta specifica per questa modalità, ci dobbiamo preoccupare di costruire nuovi edifici, gestire la ricerca di nuove tecnologie (che possono influenzare sia la parte gestionale che la parte RPG del gioco), upgradare gli edifici per renderli più efficienti, ma soprattutto dobbiamo popolare il nostro regno.
Infatti ad ogni edificio è possibile assegnare un cittadino con competenze specifiche per far lavorare meglio la struttura e abilitare le ricerche al suo interno.
Ed è proprio alla ricerca di questi cittadini che gran parte delle sidequest è dedicato. Solitamente il sistema di recruit è molto semplice: si incontra un NPC durante le sessioni RPG (indicato con un punto esclamativo celeste sulla minimappa), gli si parla e si soddisfa la sua richiesta. Una volta completata la missione, l’NPC si unisce alla forza lavoro del nostro regno ed è possibile sfruttare le sue capacità. E’ possibile anche usare cittadini non specializzati in un determinato lavoro in alcuni casi, ma ovviamente i risultati prodotti saranno inferiori a quelli di una struttura con le giuste persone all’interno. Da notare che invece alcuni edifici non possono lavorare se non con uno specifico tipo di NPC al suo interno.
Queste sidequest non sempre sono completabili al momento in cui si acquisiscono; il mio consiglio è quello di accettare tutte le missioni di questo tipo non appena ne avete la possibilità e poi, con il tempo, completarle quando il vostro livello sarà sufficiente per affrontare la prova richiesta. Tanto per farvi un esempio, nelle prime ore di gioco (intorno al livello 12-15 per farci un’idea) sarà possibile accettare una sidequest con livello raccomandato 60, quindi non abbiate fretta, anche perché se ne avete Ni No Kuni 2 potrebbe non essere un titolo adatto a voi.
Per aiutarvi in tutto questo marasma di cose da fare Level-5 ha pensato anche ad un sistema di movimento rapido sulla mappa. Di tanto in tanto incontrerete dei portali blu, chiamati “Trip Door”, che, una volta attivati, vi daranno la possibilità di muovervi istantaneamente da un punto all’altro della mappa.
Ni No Kuni 2 presenta anche un aspetto “social”. All’interno del gioco è possibile accedere ad una versione personalizzata di Facebook (anche se in realtà assomiglia più ad Instagram) chiamata Leafbook. Di tanto in tanto un pop-up ci fa notare che sono presenti nuove immagini e commenti su questa “piattaforma” e, sebbene spesso siano utili per il “lore” del gioco, a volte nascondono qualcos’altro, quindi prestateci molta attenzione (magari vi sto solo trollando e vi voglio far perdere tempo, chi lo sa!).
GIUDIZIO TECNICO
Purtroppo, come già detto, lo studio Ghibli non collabora più direttamente con Level-5 in questo Ni No Kuni 2, ma non per questo il gioco si presenta male dal punto di vista grafico.
Grazie al lavoro di Momose, già character designer del primo, Ni No Kuni 2, pur non rappresentando lo stato dell’arte, ha un’ottima resa sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi.
Il gioco, durante i combattimenti nella modalità RPG, è fluido senza mai presentare rallentamenti (almeno su PS4 Pro), anche con presenza di molti nemici su schermo ed effetti grafici in abbondanza. Pure per quanto riguarda la fisica delle hitbox non ho individuato problemi di nessun tipo.
La modalità “Skirmish” presenta la grafica chibi che viene utilizzata durante l’esplorazione della mappa, così come durante la modalità gestionale. Magari qualcuno può storcere il naso su questa scelta, ma l’ho trovata molto funzionale e soprattutto godibile.
Tra le opzioni grafiche nel menù abbiamo anche le opzioni HDR e 4K, quindi il gioco è stato ottimizzato per sfruttare al meglio le tecnologie presenti sul mercato (io sono ancora povero e quindi per il 4K mi devo ancora attrezzare).
Da segnalare invece la fantastica, almeno per i miei gusti, soundtrack, composta da Joe Hisaishi, che già aveva curato il primo capitolo.
Meno convincente il doppiaggio in inglese dei personaggi, che farfugliano solo parte delle frasi leggibili con i sottotitoli. Onestamente avrei apprezzato molto di più la totale mancanza che un lavoro “monco” di questo genere.
Purtroppo, per i non anglofoni, Ni No Kuni 2 è disponibile solo in lingua inglese con sottotitoli in inglese (o se siete coraggiosi potete giocarlo in giapponese).