Nightcaster

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Nightcaster

Anche su Xbox cominciano a comparire titoli che fanno il verso ai più classici giochi di ruolo cercando però di essere più semplici e soprattutto più appetibili per veste grafica e semplicità di gameplay. Se in teoria questa può essere una buona idea per attirare i giocatori nella pratica è piuttosto complicata da mettere in atto perché non è facile coniugare originalità e semplicità.
In questo ci prova Nightcaster con risultati che si possono definire alterni.

Nei panni del protagonista, il giovane Arran, il compito del giocatore è quello di attraversare una notevole quantità di livelli nel tentativo di liberare il mondo dalle tenebre, provocate da un malvagio mago. In poche parole si tratta di utilizzare una discreta varietà di magie, eliminando tutto quello che si incontra in uno sviluppo dell'avventura pressoché lineare.

A far compagnia ad Arran c'è una sfera magica che all'inizio di ogni livello ha il compito di dare alcune indicazioni utili a capire la maniera di arrivare alla fine. Ma non è solo questo. La sfera è il punto focale del potere di Arran. Non solo combatte al suo fianco ma determina anche la posizione della telecamera. Quando la telecamera segue da vicino Arran, la sfera rimane sul bastone del protagonista ed ogni magia viene lanciata dal bastone stesso.



In altri casi la sfera può lasciare il bastone ed allontanarsi mentre la telecamera presenta una vista dall'alto con una leggera angolazione che è molto più utile per avvistare i nemici da lontano e attaccarli da distanza di sicurezza con la sfera (molto importante come si dirà più avanti), muovendo lo stick destro del joypad. A questo proposito si noti come si può muovere Arran in una direzione con lo stick sinistro e la sfera col destro allo stesso tempo: un movimento che richiede allenamento ma che, una volta appreso, diventa utilissimo per schivare i colpi degli avversari.

Il gameplay ruota attorno al sistema di magie che Arran scopre poco per volta durante il dipanarsi del gioco. Le magie sempre attive possono essere solo quattro tra le tante che ci sono e ognuna di queste ha tre livelli di potenza che possono essere liberamente usati (una volta imparati) tenendo premuto il trigger destro del joypad per più o meno tempo, spendendo più o meno mana a seconda della potenza del livello scelto. Il livello del mana risale costantemente aumentando la velocità di riformazione con il progredire delle capacità di Arran.

Fin qui nulla di particolarmente nuovo. La diversità di Nightcaster sta nella divisione delle magie e delle creature nemiche in quattro stili: fuoco, acqua, luce e oscurità ed è proprio questa diversificazione che sostiene tutta la giocabilità di questo titolo. Mentre Arran cresce in potere e invecchia, si confronta con ondate di nemici caratterizzati da un diverso colore della magia. Questo comporta che per affrontare ogni creatura è necessaria una magia appropriata altrimenti si rischia di non provocare alcun danno.

Nightcaster
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Nightcaster

Forse di titoli come Nightcaster non se ne sente il bisogno eppure si lascia giocare fino alla fine per la voglia di vedere gli effetti delle magie e le creature nemiche. A patto di sopportare il metodo di combattimento fin troppo difensivo e di avere una buona dose di pazienza.

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