Nightcaster

di Redazione Gamesurf

Se una creatura è fatta di ghiaccio le magie d'acqua avranno poco o nessun effetto, mentre le magie del fuoco saranno le più indicate per venirne a capo in breve tempo.
A rendere la cosa più complessa bisogna dire che i nemici non si presentano tutti uniformemente allineati alla stessa magia ma capita che in uno stesso gruppo alcuni siano legati a più magie allo stesso tempo. Per cui le varie magie devono essere usate nella giusta situazione; questo costituisce sicuramente un gradito cambiamento rispetto ai titoli in cui si fa di tutto per arrivare ad avere una magia più forte di tutte le altre o comunque più sfruttabile, per poi adagiarsi su di essa, dimenticandosi delle altre.

Inoltre il sistema di sviluppo della magie permette una discreta caratterizzazione del personaggio: le diverse rune che s'incontrano durante il gioco possono essere sfruttate per migliorare i poteri preferiti e si può essere invogliati a rigiocare per sviluppare altri schemi.
C'è comunque un rovescio della medaglia perché Nightcaster poco si presta ad essere giocato con disinvoltura dato che porta ad una rapida sconfitta. Come si diceva, gruppi di nemici di colori multipli attaccano tutti insieme e ci si trova per forza costretti ad affrontare il primo, arretrare in posizione di sicurezza, cambiare magia, affrontarne un secondo, arretrare di nuovo e così via.

A questo si aggiunga che è molto facile che Arran sia colpito e muoia perché incontra sin dai primissimi livelli creature che lo possono uccidere con pochissimi colpi. Da tutto ciò ne consegue che il gioco deve essere preso con una tattica difensiva per tutta la sua durata. Anche l'utilizzo dei più potenti livelli delle magie non è sempre conveniente perché la pressione prolungata del tasto relativo consuma istanti preziosi in cui si è esposti ai nemici.

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In più con l'avanzare delle magie e dei livelli di potenza, avanza di pari passo anche la resistenza delle creature, per cui non si arriva mai ad ucciderne una con un solo colpo. Queste caratteristiche rallentano un poco il gameplay che pur sembrando improntato alla frenesia pura, necessita di un approccio un po' più ragionato. Non è di sicuro un action game puro e nemmeno un RPG, ma piuttosto uno strano mix dei due generi con prevalenza del primo.

Quello che è sicuro è che, in fin dei conti, si tratta di un titolo che fa del combattimento il tema principale e la cosa può diventare monotona.
Se poi il combattimento risulta rallentato per i motivi appena detti forse alcuni giocatori potrebbero trovare un poco frustrante Nightcaster. A poco valgono per tentare di cambiare direzione le mini quest che premiano con nuove magie o bonus per il mana: comunque sia si avanza combattendo.

Infine due parole su grafica e sonoro. Le ambientazioni in 3D son ben rese e i livelli sono davvero grandi. Ciò che colpisce sono gli effetti di particelle delle magie che rubano la scena a tutto il resto nonostante Arran sia realizzato con cura così come ricchi di particolari sono anche i nemici.
Gli effetti sonori sono distinti a seconda del tipo di magia impiegata e sono ben fatti mentre le musiche non passano alla storia ma nemmeno fanno venir voglia di levarle.

In conclusione se si cerca un hack';n slash game dove le magie prendono il posto della armi Nightcaster è un buon titolo. Se si cerca vera innovazione o una bella storia meglio cercare altrove.

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