Nikoderiko: The Magical World: la Recensione del Platform tra il Classico e il Moderno
Ispirazione o Scopiazzatura?

Il genere Platform è uno dei più classici del mondo videoludico e sono veramente tanti i brand e i personaggi che, nelle loro peculiarità, lo hanno reso celebre: nomi come Mario, Sonic, Rayman, Crash, Donkey Kong e altri sono certamente nella mente di tutti. In questo settore trovare qualcosa di nuovo non è sempre facile, ma c'è chi invece preferisce ispirarsi a tutti questi classici per mettere insieme un prodotto che ne riunisca molti elementi. È il caso di VEA Games che ci propone questo Nikoderiko: The Magical World. Vediamolo un po'...
Nikoderiko e Luna: i Predatori dello Scrigno Perduto
Nikoderiko – per tutti semplicemente Niko – e la sua compagna d'avventura Luna sono due coraggiose manguste (antropomorfe) che vagano per il mondo in cerca di tesori nascosti. Purtroppo l'ultimo ritrovamento – uno scrigno dorato dall'aspetto invitante – gli è stato sottratto dal perfido Barone Grimbald e dai suoi Cobring – cobra umanoidi – prima ancora che i due erpestidi [da non confondere coi mustelidi] riuscissero ad aprirlo. La parola d'ordine ora è quella di recuperarlo, a costo di infiltrarsi nel covo di Grimbald imboscato nelle profondità di un Mondo Magico.
Trama assolutamente accessoria per un gioco che sostanzialmente ci invita a vestire i panni di Niko o Luna – o entrambi se giocate in modalità cooperativa, comunque non c'è differenza di gameplay tra i due – e superare una serie lineare di livelli principalmente saltellando tra una piattaforma e l'altra, la maggior parte delle volte con una visuale laterale e uno sviluppo da classico platform 2D, altre volte sfruttando la tridimensionalità. I comandi di base sono piuttosto semplici e limitati: il tasto di salto che serve anche per rimbalzare sui muri e planare, quello d'attacco che permette di effettuare una scivolata o un tuffo con schianto e infine quello per raccogliere e lanciare eventuali oggetti. Alcune sessioni si svolgeranno sott'acqua, ma a quando pare nel Mondo Magico le manguste possono stare in apnea senza limiti di tempo.
Durante il gioco potremo anche sfruttare alcune cavalcature: talvolta le troveremo belle che pronte in appositi livelli, ma potremmo anche “acquistarle” presso l'apposito laboratorio e evocarle una-tantum quando vorremo [certi livelli impediranno questa mossa]. Le cavalcature, oltre ad avere nomi buffi quali Mauro il Dinosauro, Luciana la Rana o Ale il Cinghiale, forniranno abilità speciali come una capacità di salto aumentata o forme di attacco particolari. Due cavalcature speciali, il Pipistrello e il Cavalluccio Marino, non potranno essere evocate ma saranno limitate a sessioni specifiche.

Nikoderiko tra Grafica Colorata e Dozzine di Segreti
L'impatto con la realizzazione del gioco è molto accattivante: il Mondo Magico è ricreato con un'ottima direzione artistica e colorato con tinte accese che, come s'è detto, strizzano l'occhio a produzioni d'alta nomea come Crash Bandicoot o Donkey Kong Country. I protagonisti sono molto ben animati e fluidi – anche se a volte le movenze di Luna ricordano un furetto piuttosto che una mangusta – anche se non ci sarebbe dispiaciuto un minimo di reattività in più ai comandi; le cose migliorano un pelo impostando PS5 in modalità Prestazioni, ma in generale le due manguste sono animali riottosi e occorrerà prendere un po' la mano alla loro risposta ai comandi.
La colonna sonora è composta nientemeno che da David Wise e pertanto non stupisce che tutti i brani presenti siano assai piacevoli ed orecchiabili. Nel gioco non è presente una grande mole di testo giacché durante l'avventura vera e propria baderete più alla dinamica che non alla letteratura; viceversa, tra un livello e l'altro Niko e Luna si soffermeranno spesso a chiacchierare con qualche personaggio. Le voci sono esclusivamente in lingua Inglese e non siamo al cospetto del doppiaggio migliore del mondo, in verità; ad ogni modo i dialoghi sono completamente sottotitolati in Italiano, con una traduzione perfetta.
Lo studio dei livelli come s'è detto è per lo più lineare: da sinistra a destra – salvo le parti in 3D – saltando di piattaforma in piattaforma, evitando o eliminando i Cobring e gli altri mostriciattoli lungo strada, cercando di non subire troppi danni pena la ripartenza dall'ultimo checkpoint toccato. C'è però da dire che i checkpoint non sono poi così ravvicinati e, complice il comportamento un po' testardo dei comandi, certe sequenze di salti ed ostacoli possono essere più impegnative di quanto non sembrino ad una prima occhiata. A questo si aggiunge che in ogni livello sono celati diversi collezionabili – per essere precisi le lettere N-I-K-O e un grosso diamante viola – nonché due zone mini-gioco il cui premio è una chiave speciale. Trovare questi segreti e superare i minigiochi è comunque assolutamente opzionale: niente di tutto ciò sarà necessario per arrivare al Barone Grimbald e concludere l'avventura, sebbene ovviamente la completezza dei trofei pretenda che...

Nikoderiko: Ispirazione o Scopiazzatura?
Durante la nostra scorribanda nel Regno Magico ci siamo spesso chiesti se il gioco scopiazzasse i classici o si limitasse a trarne ispirazione: al termine dell'avventura ci sentiamo più propensi per la seconda ipotesi. Sebbene infatti tanti e tanti elementi del gameplay siano smaccatamente presi dai giochi citati [ve ne diciamo un altro: saltare dalla cavalcatura a mezz'aria lasciandola precipitare nel vuoto pur di raggiungere un bonus – is that you, Yoshi?] la commistione che VEA Games ha messo insieme è talmente ben amalgamata che non è possibile sottostimarla.
Il gioco offre due livelli di difficoltà: uno “Facile” e uno “Normale”; sebbene i trofei definiscano quest'ultimo come “Difficile” è in verità quello per cui il gioco è studiato e il consiglio è quello di dedicarvici sin da subito se non temete un pizzico di Hardcore in più. Unica nota stonata: sebbene tutti i livelli siano slegati e rigiocabili, la difficoltà va impostata all'inizio della Run e se volete cambiarla dovete creare uno slot di salvataggio differente.
Ad ogni buon conto, per arrivare alla fine dell'avventura vi serviranno probabilmente tra le 8 e le 10 ore, che diventano circa 15-16 se tornate sui vostri passi per raccogliere tutti i collezionabili e completare tutti i trofei. Si tratta alla fin fine di una durata onesta per un prodotto Indie che viene venduto a prezzo budget e che in questo lasso di tempo riesce comunque a fornire un buon intrattenimento. Non sappiamo se Niko e Luna torneranno ancora sui nostri schermi in futuro, ma in quel caso non disdegneremmo di tornare all'avventura insieme a loro.
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Versione Testata: PS5
Voto
Redazione

Nikoderiko: The Magical World
Nikoderiko: the Magical World fa un grande omaggio ai classici e ai mostri sacri del platform per mettere insieme un'avventura varia, colorata, non facilissima e lunga il giusto, assolutamente proporzionata alla spesa richiesta. L'unico peccato è che i numerosi – e difficilmente raggiungibili – collezionabili del gioco servano esclusivamente a ottenere dei Trofei e non sblocchino livelli o modalità extra. Ma forse sarebbe stato chiedere troppo...