Ninja Assault

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Addio tecnica, metodo, sangue freddo e pulizia d'esecuzione. Beata ignoranza, anche così ci si potrebbe divertire, sempre se la longevità non fosse ridotta ai minimi termini, o se i bonus e le suddivisioni varie dello story mode non fossero una finta maschera per nascondere i limiti della longevità, già intuibili dopo la prima mezz'ora di gioco.

La velocità dell'azione, e la confusione generale che ne scaturisce, toccano l'apice se si affronta il gioco armati di joypad. E' quantomai ovvio che un gioco simile vada perlomeno giocato con una qualsiasi light gun, ma potrete anche utilizzare il caro vecchio Dual Shock se proprio non siete in possesso di un qualsiasi gingillo. Indice quindi della confusione che si verrà a creare durante le partite, è la presenza di un mirino semiautomatico che seguirà, una volta agganciato, il bersaglio fino a quando non lo avrete abbattuto. Se così non fosse, infatti, sarebbe quasi impossibile uccidere i nemici armati di solo joypad, in quanto questi saltellando da una parte all'altra dello schermo risulterebbero imbeccabili. Benché l'idea non sia poi una grande genialata e nemmeno tanto felice, salva in extremis un gameplay altrimenti compromesso in partenza.

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Anche dal punto di vista grafico gli elogi da fare sono ben pochi: l'aggiornamento su schermo è veramente veloce, e la velocità e la frenesia degli oggetti in movimento, causando confusione, in un certo senso riescono a nascondere qualche magagna del motore grafico. I modelli tridimensionali non sono particolarmente curati, risultano grezzi e cubettosi, per non parlare poi del poligon count che anche se fosse triplicato, non avrebbe di certo fatto gridare al miracolo.
Uno dei punti a favore rimane l'assenza dei rallentamenti, che sarebbero stati inconcepibili, e la mancanza delle famigerate bande nere.

Il motore grafico mostra dei limiti anche nell'interagibilità coi fondali, pressocchè nulla. Certo, non è una gran pecca, e forse avrebbe appesantito anche la cpu, ma almeno avrebbero potuto curare di più l'impatto dei proiettili con i nemici: sarà infatti quasi indifferente colpirli in testa o a una gamba, peccato. Un piccolo applauso invece alla regia: come accadeva in Vampire Night la strada da seguire sarà unica, e sarà ovviamente scelta dal computer in quanto non avrete modo di dirigere i vostri alter ego virtuali. La regia però, e i movimenti della telecamera e le scene in cui vi imbatterete risultano bene realizzate e abbastanza vari, fattori che donano un senso molto cinematografico alle varie partite.

Direi che più che dilungarmi sulla tipologia dei nemici o sui vari boss di fine livello, sia più vantaggioso nell'economia della recensione cercare di indirizzare questo prodotto a una particolare utenza. Ribadisco che potrete finire il gioco in questione in mezza giornata, ma sono anche consapevole del fatto che i giochi per light gun siano dannatamente divertenti, soprattutto se giocati con due pistoloni, opzione che ovviamente, e ci mancherebbe altro, non manca in questo NA. Se volete un gioco per qualche serata in compagnia di amici, dovrebbe fare al caso vostro, ma se cercate un prodotto più serio e impegnativo, volgete lo sguardo verso altri lidi. Nelle foto trovate anche la confezione con "in bundle" la pistola, davvero carina. Forse per qualcosa di eclatante dovremo aspettare The House of the Dead III.

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