Ninja Gaiden 3

di Bizio Cirillo
Fortunatamente, nonostante il tangibile appiattimento verso il basso del livello di difficoltà (punto di forza della serie secondo alcuni, spada di Damocle secondo altri), l'assenza di una fase di esplorazione e risoluzione degli enigmi degna di questo nome e l'impossibilità di raccogliere orbs ed oggetti utili per l'acquisto di upgrade, l'opera messa in campo dal Team Ninja ha se non altro il merito di catturare l'attenzione del giocatore sfruttando alla perfezione i punti forti di questo terzo episodio, rappresentati da una trama tanto coinvolgente quanto articolata, un impatto visivo di primissimo ordine e, sopratutto, da un combo system capace di elevare ulteriormente i fattori violenza (ma mancheranno le mutilazioni viste in Ninja Gaiden II), velocità e spettacolarità di tutti i combattimenti che lo sfortunato protagonista sarà "costretto" ad affrontare in corso d'opera.



Sotto questo punto di vista, per quanti hanno vissuto a pane e Ryu Hayabusa non serviranno che pochi secondi per prendere confidenza con i rudimenti del gioco. Ancora una volta gran parte dell'azione é, infatti, concentrata sull'uso dei “soliti” tre pulsanti d'azione (colpo veloce, colpo possente, uso di armi da lancio come Shuriken, Kunai ed arco con mira automatica), a cui si somma un quarto tasto deputato alla parata ed all'attivazione delle contromosse spezza difesa. Attraverso l'uso combinato e ritmato dei sopraccitati tasti d'azione, é invece possibile eseguire gran parte delle super combo disponibili nel corso del gioco, che non mancheranno di allietare la vista tanto di quanti siano alla ricerca di un gioco dall'impatto visivo “spacca mascella”, quanto di chi non intenda rinunciare a quella “sana dose di violenza e sangue” ammirata anche nel precedente capitolo della stessa serie.
Completamente nuova é, invece, la possibilità di sfruttare la sete di sangue a cui sarà soggetto il protagonista per eseguire super attacchi -scriptati- in grado di mettere fuori combattimento gran parte dei nemici presenti sullo schermo, così come la presenza di una nuova barra del Ki, deputata al controllo dell'unico potere speciale (noto ai più con il nome di Ninpo) disponibile.
Come detto, vista l'assenza del classico negozio attraverso li quale barattare od acquistare oggetti extra, il team di sviluppo ha optato per sfruttare a dovere le capacità “stilistiche” del giocatore impegnato nel combattimento, legando a doppio filo l'attivazione del Ninpo con la capacità stessa del protagonista di portare a segno sequenze di attacco in successione quanto più varie e cruente possibile.




Quando l'impatto visivo non basta
Dal punto di vista tecnico Ninja Gaiden III non fa altro che confermare le doti del Team Ninja, capace anche in questa occasione di confezionare un gioco praticamente perfetto. A cominciare dalle splendide location ispirate agli angoli più remoti e conosciuti del pianeta e proseguendo per una cura dei dettagli a dir poco maniacale, Ninja Gaiden III ha, infatti, il merito di raggiungere standard qualitativi difficilmente riscontrabili in altre produzioni simili, con buona pace di quanti temevano un deciso salto all'indietro della serie dopo l'arcinoto abbandono dell'esuberante Itagaki.
Ottima come sempre la scelta di una inserire una storyline articolata infarcita di frequenti cut-scene realizzate con lo stesso motore del gioco, capace ancora una volta sia di garantire i canonici 60FPS (eliminati dunque i rallentamenti constatati in sede di preview) anche nelle situazioni più concitate che di gestire alla perfezione i numerosi effetti speciali "alla John Woo" utilizzati in corso d'opera.
Come ampiamente spiegato, il limite più grosso di Ninja Gaiden III non é dunque rappresentato né dal comparto tecnico né tantomeno dall'ottimo sistema di controllo, quanto piuttosto da una scelta ben precisa in termini di gameplay da parte del team di sviluppo, che per quanto ci riguarda ha come unico risultato quello di inaridire all'eccesso un sistema di gioco già ridotto ai minimi termini. L'assenza di un fattore di sfida degno di questo nome unitamente alla consapevolezza di cosa ha rappresentato in termini di gameplay il primo Ninja Gaiden,ha poi l'effetto di aggravare ulteriormente il giudizio complessivo sul gioco che, per quanto stilisticamente ineccepibile, difficilmente lascerà un segno tangibile nella storia ludica più o meno recente.

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Sull'altare del Multiplayer
Infine, non poteva mancare un piccolo excursus legato alla modalità multiplayer, ovvero la vera novità di questo Ninja Gaiden III. Precisiamo che non si tratta di nulla di veramente nuovo in senso assoluto, visto che attraverso le sfide online in coop e versus, al giocatore sarà offerta l'opportunità di creare il proprio Ninja da zero e di condurlo lungo un percorso che gli consentirà di acquisire i punti esperienza necessari per accedere ad armi e tecniche avanzate in grado di fare effettivamente la differenza. Nulla di trascendentale ne tantomeno necessario, dunque, ma comunque utile per allungare il ciclo di vita di un titolo fin troppo esiguo.