Ninja Gaiden Black
di
Il ritorno del mito
Se Dead or Alive 3 ha sancito l'inizio della più proficua collaborazione degli ultimi anni ed Extreme Beach Volleyball simboleggiato il più riuscito esercizio di stile su console, Ninja Gaiden è il gioco che più di ogni altro è stato capace di rappresentare il vero valore aggiunto del binomio Tecmo / Microsoft nonché una delle più interessanti killer application disponibili su Xbox.
Di fronte ad un risultato di tali proporzioni, il Team Ninja non poteva certo esimersi dal concludere nel migliore dei modi la propria opera omnia, completando proprio con Ninja Gaiden Black il processo di perfezionamento iniziato un anno or sono via Xbox Live.
La via del Ninja...è sempre la stessa
Ad eccezione di alcune novità sotto il profilo contenutistico, Ninja Gaiden Black ripresenta il medesimo canovaccio del suo fratello maggiore da cui ha ereditato sia l'articolato background narrativo, incentrato sulla ricerca dell'antica Spada del Drago Nero, che soprattutto il coinvolgente sistema di gioco basato sul superamento di livelli stracolmi di nemici e dei relativi boss di fine livello.
Considerato le evidenti quanto ovvie similitudini fra i due Ninja Gaiden, abbiamo pertanto preferito tralasciare l'approfondimento su fattori quali la storia, il comparto tecnico ed il sistema di controllo, peraltro già reperibili a linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/articolo/CHIAVE/ninj3419111602104/TIPO_PAGINA/recensione questo indirizzo , e concentraci principalmente sulle features accessorie inserite in questa nuova veste che, con il ritorno di scene ad alto tasso di gore (leggasi decapitazione dei nemici), giunge sul nostro mercato con la qualifica di "adatto ai maggiori di 18 anni".
Non solo Hurricane Pack
La principale novità di Ninja Gaiden Black è rappresentata dall'integrazione rispetto all'opera originale degli Hurricane Pack, ovvero i due corposi upgrade rilasciati nel corso del 2004 e riservati fino ad oggi ai soli fruitori del servizio Xbox Live. Tale inserimento si traduce in pratica con la presenza di nuove armi, nuovi costumi, boss inediti, nuovi nemici e livelli di gioco, collocati però all'interno del consueto background narrativo e non a margine della modalità di gioco principale.
Con l'inserimento degli Hurricane Pack fa inoltre il suo ingresso anche la modalità di gioco battezzata "Mission Mode" che prevede la possibilità di cimentarsi in ben quaranta differenti missioni di combattimento, suddivise a loro volta in cinque blocchi rappresentati da altrettante arene ricavate dalle classiche location di gioco, all'interno delle quali sarà possibile affrontare una lunga serie di nemici e di boss potendo contare esclusivamente sull'equipaggiamento definito dalla CPU.
Completamente inedita, invece, è l'opportunità di poter selezionare il costume di Ryu in corso d'opera e di contare su un numero di salvataggi virtualmente infinito, così come quella di affrontare l'intera avventura sia in modalità "Ninja Dog", adatta a quanti preferiscano un approccio al gioco decisamente più bilanciato, che in quella battezzata"Master Ninja" dedicata invece ai giocatori alla ricerca della classica missione impossibile.
Relativamente agli extra è altresì importante segnalare la presenza del trailer in alta risoluzione di Dead or ALive 4 (Xbox 360) e della versione datata 1988 di Ninja Gaiden, sbloccabili peraltro solo dopo aver portato a termine il gioco, mentre più di un dubbio emerge sulla scelta, opinabile, di rinunciare sia ad alcuni accessori dell'opera originale, come i tre Ninja Gaiden apparsi originariamente su NES, che soprattutto ad alcune mosse come l'intercept, che consentiva ai giocatori più abiliti di uscire indenni da eventuali situazioni d'empasse.
Tecnicamente parlando
Nonostante gli anni di onorata carriera, il "vecchio " motore di Dead or Alive -alla base del gioco- sembra confermarsi come uno degli engine più validi degli ultimi anni.
Ninja Gaiden Black è infatti capace di sfoggiare un dettaglio poligonale senza precedenti, tanto nella realizzazione delle smisurate ambientazioni di gioco, dotate di rifinitissime texture e di una vastissima palette di colori, che per l'interattività delle stesse.
Ciò che probabilmente più stupisce, è però l'incredibile risultato raggiunto nella realizzazione di tutti i personaggi in game ed in particolare di Ryu, che, a fronte di un'animazione pressoché perfetta, è in grado di disporre di un set di mosse ancor più vario che in passato.
In tal senso è infatti opportuno precisare che il team di sviluppo ha cercato di andare ben oltre il mero restyling, rielaborando gran parte delle animazioni del protagonista, ivi compresi gli splendidi filmati di intermezzo, ma soprattutto riproponendo il medesimo sistema di inquadrature utilizzato con successo negli Hurricane Pack, con il movimento della telecamera affidato allo stick analogico di destra.
Concludendo
Di fronte ad un titolo di questo calibro non possiamo che tessere le lodi allo sfinimento per Tecmo ed il Team Ninja, capace non solo di ridefinire il concetto degli action game (con il Ninja Gaiden del 2004) ma anche quello di "titolo budget". La presenza di interessanti novità di rilevo sia sotto il profilo più squisitamente concettuale che del gameplay vero e proprio, ed il prezzo decisamente competitivo (29.99), rendono inoltre Ninja Gaiden Black adatto soprattutto a quanti non abbiamo avuto la fortuna di provare il titolo originale, ma anche a coloro che non hanno potuto godere delle features fruibili in passato esclusivamente via Xbox Live.
Se Dead or Alive 3 ha sancito l'inizio della più proficua collaborazione degli ultimi anni ed Extreme Beach Volleyball simboleggiato il più riuscito esercizio di stile su console, Ninja Gaiden è il gioco che più di ogni altro è stato capace di rappresentare il vero valore aggiunto del binomio Tecmo / Microsoft nonché una delle più interessanti killer application disponibili su Xbox.
Di fronte ad un risultato di tali proporzioni, il Team Ninja non poteva certo esimersi dal concludere nel migliore dei modi la propria opera omnia, completando proprio con Ninja Gaiden Black il processo di perfezionamento iniziato un anno or sono via Xbox Live.
La via del Ninja...è sempre la stessa
Ad eccezione di alcune novità sotto il profilo contenutistico, Ninja Gaiden Black ripresenta il medesimo canovaccio del suo fratello maggiore da cui ha ereditato sia l'articolato background narrativo, incentrato sulla ricerca dell'antica Spada del Drago Nero, che soprattutto il coinvolgente sistema di gioco basato sul superamento di livelli stracolmi di nemici e dei relativi boss di fine livello.
Considerato le evidenti quanto ovvie similitudini fra i due Ninja Gaiden, abbiamo pertanto preferito tralasciare l'approfondimento su fattori quali la storia, il comparto tecnico ed il sistema di controllo, peraltro già reperibili a linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/articolo/CHIAVE/ninj3419111602104/TIPO_PAGINA/recensione questo indirizzo , e concentraci principalmente sulle features accessorie inserite in questa nuova veste che, con il ritorno di scene ad alto tasso di gore (leggasi decapitazione dei nemici), giunge sul nostro mercato con la qualifica di "adatto ai maggiori di 18 anni".
Non solo Hurricane Pack
La principale novità di Ninja Gaiden Black è rappresentata dall'integrazione rispetto all'opera originale degli Hurricane Pack, ovvero i due corposi upgrade rilasciati nel corso del 2004 e riservati fino ad oggi ai soli fruitori del servizio Xbox Live. Tale inserimento si traduce in pratica con la presenza di nuove armi, nuovi costumi, boss inediti, nuovi nemici e livelli di gioco, collocati però all'interno del consueto background narrativo e non a margine della modalità di gioco principale.
Con l'inserimento degli Hurricane Pack fa inoltre il suo ingresso anche la modalità di gioco battezzata "Mission Mode" che prevede la possibilità di cimentarsi in ben quaranta differenti missioni di combattimento, suddivise a loro volta in cinque blocchi rappresentati da altrettante arene ricavate dalle classiche location di gioco, all'interno delle quali sarà possibile affrontare una lunga serie di nemici e di boss potendo contare esclusivamente sull'equipaggiamento definito dalla CPU.
Completamente inedita, invece, è l'opportunità di poter selezionare il costume di Ryu in corso d'opera e di contare su un numero di salvataggi virtualmente infinito, così come quella di affrontare l'intera avventura sia in modalità "Ninja Dog", adatta a quanti preferiscano un approccio al gioco decisamente più bilanciato, che in quella battezzata"Master Ninja" dedicata invece ai giocatori alla ricerca della classica missione impossibile.
Relativamente agli extra è altresì importante segnalare la presenza del trailer in alta risoluzione di Dead or ALive 4 (Xbox 360) e della versione datata 1988 di Ninja Gaiden, sbloccabili peraltro solo dopo aver portato a termine il gioco, mentre più di un dubbio emerge sulla scelta, opinabile, di rinunciare sia ad alcuni accessori dell'opera originale, come i tre Ninja Gaiden apparsi originariamente su NES, che soprattutto ad alcune mosse come l'intercept, che consentiva ai giocatori più abiliti di uscire indenni da eventuali situazioni d'empasse.
Tecnicamente parlando
Nonostante gli anni di onorata carriera, il "vecchio " motore di Dead or Alive -alla base del gioco- sembra confermarsi come uno degli engine più validi degli ultimi anni.
Ninja Gaiden Black è infatti capace di sfoggiare un dettaglio poligonale senza precedenti, tanto nella realizzazione delle smisurate ambientazioni di gioco, dotate di rifinitissime texture e di una vastissima palette di colori, che per l'interattività delle stesse.
Ciò che probabilmente più stupisce, è però l'incredibile risultato raggiunto nella realizzazione di tutti i personaggi in game ed in particolare di Ryu, che, a fronte di un'animazione pressoché perfetta, è in grado di disporre di un set di mosse ancor più vario che in passato.
In tal senso è infatti opportuno precisare che il team di sviluppo ha cercato di andare ben oltre il mero restyling, rielaborando gran parte delle animazioni del protagonista, ivi compresi gli splendidi filmati di intermezzo, ma soprattutto riproponendo il medesimo sistema di inquadrature utilizzato con successo negli Hurricane Pack, con il movimento della telecamera affidato allo stick analogico di destra.
Concludendo
Di fronte ad un titolo di questo calibro non possiamo che tessere le lodi allo sfinimento per Tecmo ed il Team Ninja, capace non solo di ridefinire il concetto degli action game (con il Ninja Gaiden del 2004) ma anche quello di "titolo budget". La presenza di interessanti novità di rilevo sia sotto il profilo più squisitamente concettuale che del gameplay vero e proprio, ed il prezzo decisamente competitivo (29.99), rendono inoltre Ninja Gaiden Black adatto soprattutto a quanti non abbiamo avuto la fortuna di provare il titolo originale, ma anche a coloro che non hanno potuto godere delle features fruibili in passato esclusivamente via Xbox Live.