Ninja Gaiden
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Ci fu un tempo, fatto di eroi e di imprese, in cui il cuore e l'acciaio dell'antica stirpe dei Ninja si contrapponeva alle forze del male per la salvezza degli uomini. Ed ora che i sigilli che trattenevano la spada del Drago Nero sono stati spezzati, spetta all'ultimo discendente del clan Hayabusa rispettare la promessa fatta dalla stirpe del Drago ai tempi del mito. Ninja , ovvero l'arte guerriera più radicata e profonda del lontano oriente, figure mistiche al confine fra il bene ed il male, fra realtà e leggenda. Ai giorni nostri la parola Ninja significa anche una lunga sequenza di titoli cinematografici più o meno riusciti ma soprattutto una massiccia celebrazione in chiave videoludica. In questo panorama si colloca anche Ninja Gaiden, storico personaggio dei videogames d'altri tempi che dopo i fortunatissimi trascorsi come coin op prima e su console ad 8 e 16 bit poi, approda finalmente sulle piattaforme di gioco di nuova generazione.
Un po' di storia
Chi desiderava il classico eroe senza macchia e senza paura, potrebbe rischiare di rimanere deluso. La fitta trama che fa da sfondo all'intera vicenda racconta sì di eroiche imprese e di battaglie per il bene degli uomini, ma tutto molto vicino a quella sottile linea di confine che separa il bene dal male. Il fulcro attorno al quale si sviluppa l'intero gioco, è infatti il desiderio di vendetta di Ryu, un giovane componente del clan Hayabusa, costretto a combattere da solo il potere dell'imperatore di Vigoor Doku responsabile dello sterminio dell'intero clan. Spetterà infatti al giovane Ninja, come legittimo possessore della Spada del Drago, contrastare il desiderio di dominio di Doku e della sua Spada del Drago Nero, un'arma dotata di malefici poteri e custodita fin dai tempi del mito dallo stesso clan Hayabusa. A voi l'ingrato compito di sconfiggere Doku e l'impero di Vigoor, a voi quello di risigillare la Spada del Drago Nero all'interno del tempio in cui è stata custodita per secoli.
Il potere del Ki e l'arte del Ninpo
Come ogni Ninja che si rispetti, anche Ryu dispone delle medesime arti, magiche e non, che contraddistinguono gli "uomini ombra" dell'antico Giappone. Il principale arsenale da cui può attingere durante l'avventura, è composto dalla sopraccitata Spada del Drago, antica spada giapponese dai mistici poteri, dai Nunchaku, particolarmente utili nelle occasioni in cui il numero dei nemici contemporanei è piuttosto elevato, e da una mastodontica ascia da guerra sicuramente difficile da gestire, ma devastante quando raggiunge l'obiettivo. Come da tradizione, non mancano le armi "secondarie" come gli Shuriken e l'arco, utilissimi oggetti da lancio richiamabili tramite l'uso del tasto B. La vera essenza che contraddistingue un Ninja consta tuttavia nell'uso del proprio potere interiore (chiamato anche Ki) che, attraverso una semplice combinazione di tasti, permette di scatenare incredibili arti magiche in grado di controllare il fuoco (L'arte dell'inferno), il freddo (L'arte della tempesta di ghiaccio) e persino i fulmini (L'arte dell'Inazuma). Tali arti (comunemente chiamate Ninpo) potranno però essere richiamate solo in rari casi di necessità e richiederanno un notevole dispendio di potere spirituale, potere che potrà in ogni caso essere recuperato attraverso l'uccisione dei propri nemici che in taluni casi potranno "donarci", parzialmente o completamente, il Ki di cui abbiamo bisogno. In qualunque caso, tutte le armi a nostra disposizione potranno essere potenziate (ed in rari casi anche acquistate) attraverso il negozio d'armi di Murasama (raffigurato con delle statue del vecchio sparse lungo il percorso di gioco) che, previo pagamento con Karma point (sfere di colore giallo accumulabili durante i combattimenti) potrà donarci Ki supplementare ed upgrade di ogni sorta.
Frecce, spade e non solo
La coraggiosa scelta di collocare Ninja Gaiden a cavallo tra due periodi storici piuttosto diversi (si passa dalle antiche strutture del villaggio del clan a quelle ben più sfarzose e moderne dei giorni nostri) fa si che il gioco si svolga in un fantastico mix tra il vecchio ed il nuovo. Alle evocative ambientazioni orientaleggianti dei primi capitoli del gioco, si contrappone così l'architettura in stile moderno degli edifici tipici del XXI° secolo, o meglio ancora l'elevata tecnologia dei mezzi di trasporto di cui potremo disporre durante la nostra missione. Tale miscela, diventa però ancor più esplosiva in occasione degli scontri con le truppe di Doku, che alterneranno alle classiche armature orientali e l'equipaggiamendo con spada ed arco, le ben più tecnologiche armature antisommossa accessoriate di fucile, sfollagente elettrificato e quant'altro.
Controllo pressoché totale
Uno dei punti di forza di Ninja Gaiden consiste senz'ombra di dubbio nel sistema di controllo adottato dal team di sviluppo. Nonostante l'incredibile set di mosse e combo di cui Ryu dispone, il PAD di casa Microsoft assicura infatti un controllo preciso e puntuale in tutte le circostanze di gioco. Tutti i movimenti principali sono affidati allo stick analogico di sinistra, lasciando ai restanti pulsanti di azione, il compito di eseguire le azioni in game. In particolare, due dei quattro tasti frontali sono destinati principalmente all'uso dell'arma primaria, il terzo è adibito all'uso dell'arma da lancio (sia essa l'arco o gli shuriken) mentre il quarto tasto è utilizzato per il salto. In senso positivo si segnala infine la scelta di destinare il grilletto di destra all'allineamento della visuale (resa completamente libera grazie all'ausilio dello stick analogico di destra) così come quella di lasciare al grilletto di sinistra il compito di gestire la parte inerente alla difesa . Restano invece limitate a funzioni assolutamente secondarie (per lo più dati statistici e funzioni di mappa) i pulsanti bianco e nero. Dalla combinazione dei vari tasti, è poi possibile compiere tutta una serie di mosse (correre sui muri, usarli come trampolino di lancio verso i nemici, uso della visuale in prima persona durante l'uso dell'arma secondaria) e di combo come le Nimpo. che restano in ogni caso di facile esecuzione.
Un po' di storia
Chi desiderava il classico eroe senza macchia e senza paura, potrebbe rischiare di rimanere deluso. La fitta trama che fa da sfondo all'intera vicenda racconta sì di eroiche imprese e di battaglie per il bene degli uomini, ma tutto molto vicino a quella sottile linea di confine che separa il bene dal male. Il fulcro attorno al quale si sviluppa l'intero gioco, è infatti il desiderio di vendetta di Ryu, un giovane componente del clan Hayabusa, costretto a combattere da solo il potere dell'imperatore di Vigoor Doku responsabile dello sterminio dell'intero clan. Spetterà infatti al giovane Ninja, come legittimo possessore della Spada del Drago, contrastare il desiderio di dominio di Doku e della sua Spada del Drago Nero, un'arma dotata di malefici poteri e custodita fin dai tempi del mito dallo stesso clan Hayabusa. A voi l'ingrato compito di sconfiggere Doku e l'impero di Vigoor, a voi quello di risigillare la Spada del Drago Nero all'interno del tempio in cui è stata custodita per secoli.
Il potere del Ki e l'arte del Ninpo
Come ogni Ninja che si rispetti, anche Ryu dispone delle medesime arti, magiche e non, che contraddistinguono gli "uomini ombra" dell'antico Giappone. Il principale arsenale da cui può attingere durante l'avventura, è composto dalla sopraccitata Spada del Drago, antica spada giapponese dai mistici poteri, dai Nunchaku, particolarmente utili nelle occasioni in cui il numero dei nemici contemporanei è piuttosto elevato, e da una mastodontica ascia da guerra sicuramente difficile da gestire, ma devastante quando raggiunge l'obiettivo. Come da tradizione, non mancano le armi "secondarie" come gli Shuriken e l'arco, utilissimi oggetti da lancio richiamabili tramite l'uso del tasto B. La vera essenza che contraddistingue un Ninja consta tuttavia nell'uso del proprio potere interiore (chiamato anche Ki) che, attraverso una semplice combinazione di tasti, permette di scatenare incredibili arti magiche in grado di controllare il fuoco (L'arte dell'inferno), il freddo (L'arte della tempesta di ghiaccio) e persino i fulmini (L'arte dell'Inazuma). Tali arti (comunemente chiamate Ninpo) potranno però essere richiamate solo in rari casi di necessità e richiederanno un notevole dispendio di potere spirituale, potere che potrà in ogni caso essere recuperato attraverso l'uccisione dei propri nemici che in taluni casi potranno "donarci", parzialmente o completamente, il Ki di cui abbiamo bisogno. In qualunque caso, tutte le armi a nostra disposizione potranno essere potenziate (ed in rari casi anche acquistate) attraverso il negozio d'armi di Murasama (raffigurato con delle statue del vecchio sparse lungo il percorso di gioco) che, previo pagamento con Karma point (sfere di colore giallo accumulabili durante i combattimenti) potrà donarci Ki supplementare ed upgrade di ogni sorta.
Frecce, spade e non solo
La coraggiosa scelta di collocare Ninja Gaiden a cavallo tra due periodi storici piuttosto diversi (si passa dalle antiche strutture del villaggio del clan a quelle ben più sfarzose e moderne dei giorni nostri) fa si che il gioco si svolga in un fantastico mix tra il vecchio ed il nuovo. Alle evocative ambientazioni orientaleggianti dei primi capitoli del gioco, si contrappone così l'architettura in stile moderno degli edifici tipici del XXI° secolo, o meglio ancora l'elevata tecnologia dei mezzi di trasporto di cui potremo disporre durante la nostra missione. Tale miscela, diventa però ancor più esplosiva in occasione degli scontri con le truppe di Doku, che alterneranno alle classiche armature orientali e l'equipaggiamendo con spada ed arco, le ben più tecnologiche armature antisommossa accessoriate di fucile, sfollagente elettrificato e quant'altro.
Controllo pressoché totale
Uno dei punti di forza di Ninja Gaiden consiste senz'ombra di dubbio nel sistema di controllo adottato dal team di sviluppo. Nonostante l'incredibile set di mosse e combo di cui Ryu dispone, il PAD di casa Microsoft assicura infatti un controllo preciso e puntuale in tutte le circostanze di gioco. Tutti i movimenti principali sono affidati allo stick analogico di sinistra, lasciando ai restanti pulsanti di azione, il compito di eseguire le azioni in game. In particolare, due dei quattro tasti frontali sono destinati principalmente all'uso dell'arma primaria, il terzo è adibito all'uso dell'arma da lancio (sia essa l'arco o gli shuriken) mentre il quarto tasto è utilizzato per il salto. In senso positivo si segnala infine la scelta di destinare il grilletto di destra all'allineamento della visuale (resa completamente libera grazie all'ausilio dello stick analogico di destra) così come quella di lasciare al grilletto di sinistra il compito di gestire la parte inerente alla difesa . Restano invece limitate a funzioni assolutamente secondarie (per lo più dati statistici e funzioni di mappa) i pulsanti bianco e nero. Dalla combinazione dei vari tasti, è poi possibile compiere tutta una serie di mosse (correre sui muri, usarli come trampolino di lancio verso i nemici, uso della visuale in prima persona durante l'uso dell'arma secondaria) e di combo come le Nimpo. che restano in ogni caso di facile esecuzione.