Nintendo Touch Golf Birdie Challenge
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Il golf simulato è uno di quei "generi" videoludici che palesano non poche affinità con le caratteristiche tattili del Nintendo DS; lo ha dimostrato concettualmente il pur modesto Tiger Woods PGA Tour di Electronic Arts (6,5 in queste pagine virtuali) e lo vuole confermare il titolo ora in analisi nell'attesa di vedere cosa saprà dire e fare l'idraulico Mario ed il suo vociante circolo di amici. Il primo passo mosso all'interno del gioco sviluppato da T&E Soft (già artefice, fra le altre cose, della serie golfistica Waialae) è quello di creare il proprio alter-ego stabilendo peculiarità come l'aspetto fisico oppure l'indole comportamentale (se impulsiva o riflessiva). Scesi finalmente in campo si noterà fin da subito la bontà ludica dello swing, mansione affidata completamente allo stilo e svincolata pertanto dalla pressione di tasti e dal caricamento di barre.
Per andare a tiro (previo l'aver considerato elementi basilari come la forza del vento, lo studio dell'area circostante, la mazza da utilizzare e l'effetto da impartire) si trascinerà dal basso verso l'alto (o orizzontalmente qualora lo si preferisca) la testa della mazza verso la pallina.
Il movimento su touch screen in esamina deve essere rapido, sicuro ed il più preciso possibile, viceversa si otterranno scarsi risultati e tiri blandi (non mancano d'altro canto i cosiddetti super tiri).
Il tutto, non si tema, è molto semplice ed intuitivo da apprendere e padroneggiare.
Certamente sarà frustrante spedire la sfera bianca in luoghi per così dire off-limits quali sono ad esempio i corsi d'acqua (un errore personale di cui risentirà inesorabilmente la classifica generale e che spingerà i più pretenziosi a resettare ed iniziare nuovamente la gara).
Una volta calcato il green, invece, al fine di superare agilmente la fase di putting basterà stabilire con buona approssimazione, facendo attenzione ai dislivelli del suolo, la traiettoria che si desidera far percorre alla pallina.
E' possibile allenarsi, giocare subito in rapide gare (a colpi o a buche) e cimentarsi in campionati contro avversari gradualmente sempre più agguerriti (si passa dalla massima debolezza di quest'ultimi ad un buon fattore sfida nei tornei più avanzati). Con i soldi guadagnati durante la carriera e con le spese effettuate nell'apposito negozio sarà inoltre possibile migliorare tanto la propria attrezzatura tecnica, e con essa le proprie abilità, quanto il proprio guardaroba.
Per gli estimatori, nonché per quanti si stanchino celermente dei campionati, la modalità multiplayer risulterà poi più che apprezzabile.
Sfruttando il collegamento wireless fra più console, sia che si abbia una sola Game Card sia che questa sia posseduta da ciascun fruitore (per un massimo di quattro), il divertimento è senza dubbio garantito (la comunicazione è inoltre affidata a Picto Chat).
Graficamente il titolo vanta un discreto motore poligonale, sebbene a parere di chi scrive si potesse fare meglio per quanto concerne i personaggi e la cura del dettaglio nelle aree di gioco. A tal proposito sono presenti piacevoli ambienti naturistici (che spaziano da campi fioriti ad altri innevati), ma manca quella sorta di contemplazione che i comuni mortali, e immaginiamo i golfer in carne ed ossa, si aspettano nel praticare, virtualmente i primi e realmente i secondi, la disciplina in questione. Il DS è ben lungi dall'essere al suo apice, cosicché è lecito chiedere di più; ma è parimenti doveroso riconoscere la bravura degli addetti ai lavori, i quali hanno dispensato menu per niente confusionari e sempre efficienti.
Diverso il discorso per l'accompagnamento musicale che fa di tutto, riuscendovi, per non infastidire il giocatore, ma al contempo fa ben poco per meravigliarlo. Che sia meglio così? Infondo in un titolo sportivo (ma non solo) è bene che gli elementi acustici non siano troppo invasivi (ben amalgamata appare d'altronde la libreria degli effetti sonori).
In ultima istanza, Birdie Challenge sa essere in sé gratificante ed "user friendly", ciononostante mostra alcune "incertezze".
Stupisce ad esempio come terreni sabbiosi o con erba alta non siano insidiosi come invece dovrebbero essere, fattore che inficia sulla difficoltà generale rendendo taluni percorsi fin troppo agevoli.
La sua perfettibilità, si badi, non mina il divertimento di fondo, ma quantomeno impedisce al lavoro T&E Soft di raggiungere vette più alte e magari toccabili nel futuro con la dovuta meticolosità.
Per andare a tiro (previo l'aver considerato elementi basilari come la forza del vento, lo studio dell'area circostante, la mazza da utilizzare e l'effetto da impartire) si trascinerà dal basso verso l'alto (o orizzontalmente qualora lo si preferisca) la testa della mazza verso la pallina.
Il movimento su touch screen in esamina deve essere rapido, sicuro ed il più preciso possibile, viceversa si otterranno scarsi risultati e tiri blandi (non mancano d'altro canto i cosiddetti super tiri).
Il tutto, non si tema, è molto semplice ed intuitivo da apprendere e padroneggiare.
Certamente sarà frustrante spedire la sfera bianca in luoghi per così dire off-limits quali sono ad esempio i corsi d'acqua (un errore personale di cui risentirà inesorabilmente la classifica generale e che spingerà i più pretenziosi a resettare ed iniziare nuovamente la gara).
Una volta calcato il green, invece, al fine di superare agilmente la fase di putting basterà stabilire con buona approssimazione, facendo attenzione ai dislivelli del suolo, la traiettoria che si desidera far percorre alla pallina.
E' possibile allenarsi, giocare subito in rapide gare (a colpi o a buche) e cimentarsi in campionati contro avversari gradualmente sempre più agguerriti (si passa dalla massima debolezza di quest'ultimi ad un buon fattore sfida nei tornei più avanzati). Con i soldi guadagnati durante la carriera e con le spese effettuate nell'apposito negozio sarà inoltre possibile migliorare tanto la propria attrezzatura tecnica, e con essa le proprie abilità, quanto il proprio guardaroba.
Per gli estimatori, nonché per quanti si stanchino celermente dei campionati, la modalità multiplayer risulterà poi più che apprezzabile.
Sfruttando il collegamento wireless fra più console, sia che si abbia una sola Game Card sia che questa sia posseduta da ciascun fruitore (per un massimo di quattro), il divertimento è senza dubbio garantito (la comunicazione è inoltre affidata a Picto Chat).
Graficamente il titolo vanta un discreto motore poligonale, sebbene a parere di chi scrive si potesse fare meglio per quanto concerne i personaggi e la cura del dettaglio nelle aree di gioco. A tal proposito sono presenti piacevoli ambienti naturistici (che spaziano da campi fioriti ad altri innevati), ma manca quella sorta di contemplazione che i comuni mortali, e immaginiamo i golfer in carne ed ossa, si aspettano nel praticare, virtualmente i primi e realmente i secondi, la disciplina in questione. Il DS è ben lungi dall'essere al suo apice, cosicché è lecito chiedere di più; ma è parimenti doveroso riconoscere la bravura degli addetti ai lavori, i quali hanno dispensato menu per niente confusionari e sempre efficienti.
Diverso il discorso per l'accompagnamento musicale che fa di tutto, riuscendovi, per non infastidire il giocatore, ma al contempo fa ben poco per meravigliarlo. Che sia meglio così? Infondo in un titolo sportivo (ma non solo) è bene che gli elementi acustici non siano troppo invasivi (ben amalgamata appare d'altronde la libreria degli effetti sonori).
In ultima istanza, Birdie Challenge sa essere in sé gratificante ed "user friendly", ciononostante mostra alcune "incertezze".
Stupisce ad esempio come terreni sabbiosi o con erba alta non siano insidiosi come invece dovrebbero essere, fattore che inficia sulla difficoltà generale rendendo taluni percorsi fin troppo agevoli.
La sua perfettibilità, si badi, non mina il divertimento di fondo, ma quantomeno impedisce al lavoro T&E Soft di raggiungere vette più alte e magari toccabili nel futuro con la dovuta meticolosità.