No Fear Downhill Mountainbiking
di
Redazione Gamesurf
Le movenze in sella del biker saranno gestite con la freccia direzionale: in accelerazione, ad esempio dopo un tornantino sarà opportuno gettare il peso del corpo in avanti
Nei tratti ripidi e scoscesi il peso andrà bilanciato all'indietro per evitare dolorosi cappottamenti. Avremo quattro visuali disponibili, 2 esterne maggiormente fruibili e due interne di cui una, con manubrio, leve freno e cavi in bella vista, farà letteralmente impazzire i biker professionisti. La velocità d'azione con visuale in soggettiva mi ha impressionato positivamente consentendomi di ammirare sotto forma di poligoni le follie che il sottoscritto redattore performa nei week-end all'insegna del fango. Le animazioni sono ben realizzate, decisamente credibili anche se un che di arcade permane nell'insieme rendendo a volte frustante la sfida a causa della confortante (per i novellini) e frustrante (per gli esperti) possibilità di scendere a valle guidando di sponda in una sorta di biliardo naturale
Cadere dal nostro mezzo risulterà infatti se non una chimera, di certo un raro caso: l'unico modo, se proprio ci tenete tanto, é quello di gettarsi con violenza contro il nostro avversario e sperare di incastrarsi fra raggi e forcella o al limite gettare il peso in avanti in un bel salto a pena di un felice cappottamento
Ciò da una parte renderà l'esperienza di gioco e l'approccio con tale disciplina accessibile ai più e meno frustante per chi di noi non ha velleità downhilliane, ma farà storcere di molto il muso agli estimatori del genere in continua ricerca della perfezione fisica assoluta. Una base di dinamica fisica lievemente credibile farcisce comunque il gioco nel suo complesso richiedendo un minimo di sensatezza nelle nostre azioni gratificando il biker una volta conquistata la vittoria. Frenesia ed immediatezza di gioco sono comunque garantite dalla personalità arcade che prenderà il sopravvento nei tratti a prima vista impossibili da oltrepassare. Dal punto di vista grafico il tocco Codemaster si fa sentire con la sua veste fortemente poligonale ma ben fatta ornata dalle tipiche texture già note agli utenti affezionati alla Code. Il motore poligonale risulta buono, non eccellente e poco "morbido" ma in grado di mantenere alto il frame rate e non dimenticarsi del sano gameplay, soccombendo suo malgrado ad un fastidioso e "magico" bad clipping
Nei tratti ripidi e scoscesi il peso andrà bilanciato all'indietro per evitare dolorosi cappottamenti. Avremo quattro visuali disponibili, 2 esterne maggiormente fruibili e due interne di cui una, con manubrio, leve freno e cavi in bella vista, farà letteralmente impazzire i biker professionisti. La velocità d'azione con visuale in soggettiva mi ha impressionato positivamente consentendomi di ammirare sotto forma di poligoni le follie che il sottoscritto redattore performa nei week-end all'insegna del fango. Le animazioni sono ben realizzate, decisamente credibili anche se un che di arcade permane nell'insieme rendendo a volte frustante la sfida a causa della confortante (per i novellini) e frustrante (per gli esperti) possibilità di scendere a valle guidando di sponda in una sorta di biliardo naturale
Cadere dal nostro mezzo risulterà infatti se non una chimera, di certo un raro caso: l'unico modo, se proprio ci tenete tanto, é quello di gettarsi con violenza contro il nostro avversario e sperare di incastrarsi fra raggi e forcella o al limite gettare il peso in avanti in un bel salto a pena di un felice cappottamento
Ciò da una parte renderà l'esperienza di gioco e l'approccio con tale disciplina accessibile ai più e meno frustante per chi di noi non ha velleità downhilliane, ma farà storcere di molto il muso agli estimatori del genere in continua ricerca della perfezione fisica assoluta. Una base di dinamica fisica lievemente credibile farcisce comunque il gioco nel suo complesso richiedendo un minimo di sensatezza nelle nostre azioni gratificando il biker una volta conquistata la vittoria. Frenesia ed immediatezza di gioco sono comunque garantite dalla personalità arcade che prenderà il sopravvento nei tratti a prima vista impossibili da oltrepassare. Dal punto di vista grafico il tocco Codemaster si fa sentire con la sua veste fortemente poligonale ma ben fatta ornata dalle tipiche texture già note agli utenti affezionati alla Code. Il motore poligonale risulta buono, non eccellente e poco "morbido" ma in grado di mantenere alto il frame rate e non dimenticarsi del sano gameplay, soccombendo suo malgrado ad un fastidioso e "magico" bad clipping
No Fear Downhill Mountainbiking
No Fear Downhill Mountainbiking
No Fear Downhill è un'esperienza nuova per gli utenti di casa Sony... qualcuno potrebbe obiettare che sia fortemente di nicchia...e non avrebbe tutti i torti. Ciò non toglie che il risultato nell'insieme è appagante ed innovativo nel suo genere. Un must per gli estimatori delle ruote grasse finalmente trasformati in categoria videoludica per giunta da una softwarehouse di razza. Solo la longevità non riesce a convincermi affatto. Poca varietà negli eventi che alla lunga potrebbero annoiare il videogiocatore più esigente stanco di ridursi a giungere al traguardo semplicemente prima del biker guidato dalla cpu. Il solco è dunque stato tracciato e posso solo sperare che sarà allargato dalla traccia di altre ruote da 26 pollici fino ad essere portato alle dimensioni di una mulattiera. Ma queste sono solo speranze di un redattore semplice.