No Fear Downhill Mountainbiking

No Fear Downhill Mountainbiking
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La panciuta Codemaster, in attesa del promettente Colin Mc Rae 2, si getta a capofitto in un mondo, quello delle due ruote a pedali, relegato da sempre in una stretta, buia ed angusta nicchia scavata nel fango da muscolosi biker dotati di cardiofrequenzimetro e full-suspended, plasmando un titolo degno del nome della softwarehouse in questione, in grado di mostrarsi piacevole non solo a fortunati possessori di mtb di platino, ma anche a chi ha ancora nel garage un vecchio cancello di ferro battuto con due ruote. In prima approssimazione la ormai nota e collaudata giocabilità che ci ha regalato il buon vecchio Colin sembra essere stata sapientemente trasportata nel mondo delle due ruote. Il risultato può sembrare a prima vista una "partizione" della controparte rallystica, come forgiato da un pezzo di fango attaccato alla nostra bella e sporca Subaru Impreza, reso vivo dai magistrali sviluppatori. Scavando a fondo c'é del profondo lavoro che comunque dona validità al prodotto riuscendo a ricreare in modo egregio il mondo della downhill
No Fear Downhill Mountainbiking
una cosa che non mi convince molto è l'angolo di piega che si riesce ad impostare con eccessiva facilità

Velocissima definizione per i profani, la downhill é la controparte folle del più faticoso cross-country. Consiste in gare a tempo a mo' di rally, cioé soli contro il cronometro dei nostri avversari, che di norma si risolvono in discese a valle al fulmicotone tra boscaglie, pietraie maledette e infimi single-track. In No Fear Downhill le competizioni sono strutturate ahimé in gare uno contro uno, prive di un riscontro reale se si esclude la ben più differente disciplina indicata come Dual Slalom (due circuiti paralleli, presente anche nello sci). L'unico modo per avanzare nella scalata al successo é qui quella di eliminare a ripetizione i nostri avversari in gare spalla a spalla fulminandoli alla partenza e cercando di mantenere il vantaggio fino al traguardo
Il menù delle opzioni mostra le classiche ricorrenti modalità a disposizione dell'acquirente: campionato il cui dipanamento si risolverà in gare ad eliminazione, gara singola per tuffarsi senza prendere fiato nel mondo delle ruote grasse, la canonica sfida a tempo, duello multigiocatore (fino ad un massimo di 4 !), torneo e tracciato per le acrobazie, a mio avviso inutile nella sua unicità nonché semplicità, il tutto ripartito su tre livelli di difficoltà (amatore, pro ed elité). Le località in cui correremo sono fedelmente riprodotte, dal Telegraph Hill di San Francisco all'Aso Volcano giapponese. Le condizioni meteo saranno le più disparate, dal sole che fa capolino tra gli alberi dell Sunshine Forest fino ai violenti temporali che renderanno la terra del viscido fango
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No Fear Downhill Mountainbiking

No Fear Downhill è un'esperienza nuova per gli utenti di casa Sony... qualcuno potrebbe obiettare che sia fortemente di nicchia...e non avrebbe tutti i torti. Ciò non toglie che il risultato nell'insieme è appagante ed innovativo nel suo genere. Un must per gli estimatori delle ruote grasse finalmente trasformati in categoria videoludica per giunta da una softwarehouse di razza. Solo la longevità non riesce a convincermi affatto. Poca varietà negli eventi che alla lunga potrebbero annoiare il videogiocatore più esigente stanco di ridursi a giungere al traguardo semplicemente prima del biker guidato dalla cpu. Il solco è dunque stato tracciato e posso solo sperare che sarà allargato dalla traccia di altre ruote da 26 pollici fino ad essere portato alle dimensioni di una mulattiera. Ma queste sono solo speranze di un redattore semplice.