No More Heroes 2: Desperate Struggle
di
Paolo Mulas
Assieme a Madworld, No More Heroes é stato certamente uno dei titoli maggiormente controversi per Wii; esageratamente violento, scurrile e grandguignolesco, ma anche squisitamente ricco di stile e di originalità. Probabilmente in pochi si sarebbero aspettati un seguito, ma Suda51 (la folle e geniale mentre dietro il gioco, al secolo Goichi Suda) ama troppo il suo Travis Touchdown, e non poteva lasciarlo ancora per tanto tempo senza far nulla.
Tre anni dopo la trionfante conclusione di No More Heroes, Travis torna in azione, questa volta spinto dall'omicidio del suo migliore amico e dalle piccanti proposte di una sempre più avvenente Sylvia Christel. Nonostante avessimo già raggiunto a suo tempo il primo posto nella United Assassins Association (U.A.A.), dovremo ripartire dalla lontanissima posizione 51 per incominciare questa nuova scalata, costellata da omicidi, esecuzioni ed uccisioni.
Le meccaniche di base seppur riprese per la maggior parte dal primo episodio presentano comunque delle interessanti novità certamente da non sottovalutare. Dovremo darci da fare in numerosi livelli in stile “picchiaduro a scorrimento”, dove saremo chiamati ad eliminare senza un briciolo di pausa (o quasi), una mezza infinità di scagnozzi di varia natura. Per far ciò ci affideremo ancora una volta alla nostra Beam Katana, una sorta di spada laser in stile “Star Wars” (regolarmente comprata su Ebay), con la quale potremo affettare i nostri nemici con precise colpi di taglio laterali o pesanti affondi. Come ogni spada laser che si rispetti in alcuni frangenti saremo chiamati a cercarci un angolino tranquillo per poterla ricaricare (agitando il Wii Remote), altrimenti i suoi effetti saranno alquanto limitati.
Oltre alla spada (che potrà vantare importanti potenziamenti), potremo arrecar danni anche con calci, pugni, e soprattutto con delle letali mosse di wrestling (una delle più grandi passioni di Travis), eseguibili ripetendo con precisione (con il “telecomando” ed il Nunchuk) le indicazioni che appariranno sullo schermo. Ad aggiungere ulteriore pepe ai combattimenti ci pensano ulteriori possibilità; non subire danni per un determinato quantitativo di tempo ci permetterà di cimentarci in una sorta di “bullet time”, grazie al quale potremo affettare nemici a tutto spiano senza correre nessun rischio, e come “premio” per le tante uccisioni avremo modo anche di trasformarci (per un breve lasso di tempo) in una tigre; in questi panni felini sarà veramente divertente andare a caccia di umani letteralmente terrorizzati dalle nostre fattezze.
Il sistema di controllo classico (quello citato fino ad ora) funziona piuttosto bene, ed a parte alcune sessioni l'impegno fisico con il Wii Remote non si farà mai troppo pesante, anche perché basteranno piccoli scossono per poter eseguire i colpi. Chi preferisce potrà comunque usare anche il “Controller Tradizionale”, certamente più canonico ed anche maggiormente preciso. Una volta giunti alla conclusione del livello si arriva al vero cuore del gioco, gli scontri con i boss.
Dimenticate la facilità (ed anche la ripetitività di alcune sezioni) che vi hanno portato ad esso, la sfida contro chi vi precede nella classifica degli assassini, sarà veramente tosta.
Ci troveremo dinanzi a degli avversari splendidamente caratterizzati, con i quali daremo vita a degli scontri all'ultimo sangue decisamente lunghi ed impegnativi. Senza volersi addentrare troppo per non rovinare la sorpresa ai più, aspettatevi numerose ed originali varianti sul tema in questi combattimenti. Una delle maggiori critiche riferite al primo No More Heroes, riguardava la scarsa cura riposta nelle sezioni “free roaming”, che in pratica fungevano da collegamento tra un livello e l'altro. Senza suscitare quindi nessun rimpianto nelle maggior parte dei giocatori, queste sezioni sono state completamente rimosse (ma non preoccupatevi, qualche occasione per usare la moto di Travis ci sarà), e sostituite da una più comoda mappa.
Oltre che per muoverci verso il nostro obbiettivo, tramite questa schermata potremo spostarci in altre locazioni, dove avremo occasioni di guadagnare un po' di soldi e di spenderli. Nel primo caso potremo darci da fare in missioni secondarie e soprattutto in lavoretti, quest'ultimi rappresentati sotto l'originale forma di giochi 8-bit in stile Nes; nonostante la semplicità (o forse proprio per questo motivo) alcuni di questi mini giochi vi distoglieranno per parecchio tempo dall'avventura principale. I soldi ricevuti per queste mansioni (raccogliere noci di cocco, cucinare bistecche per un ristorante, riparare tubi ecc), potranno poi essere spesi per personalizzare ulteriormente l'abbigliamento di Travis, per ottenere nuove armi, o per qualche simpatica sessione in palestra che ci farà potenziare alcune delle nostre abilità. Volendo si potrà pure passare un po' di tempo nella stanza del No More Heroes Motel, dove Travis stabilmente vive. In questo disordinato mini appartamento avremo la possibilità di salvare i progressi (sedendoci nel water), di giocare sulla propria console con un ostico sparatutto a scorrimento, o divertirci un po' tenendo in esercizio la nostra gatta sovrappeso.
Cosi come il suo predecessore, anche Desperate Struggle, é un titolo decisamente sopra le righe; i dialoghi sono ricchi di frasi ad effetto, di volgarità e di doppi sensi (tutto ben sottotitolato in italiano), le sequenze video non lesineranno a soffermarsi sui dettagli più “piccanti”, ed in generale il gioco é ricchissimo di citazioni, humor insensato, violenza gratuita ed “ironicamente” eccessiva, che non potrà far altro che spingerci a mandare un biglietto di ringraziamento al team Grassopher.
Anche sotto il profilo tecnico si possono apprezzare degli indubbi progressi; la cosmesi visiva rimane volutamente un po' sporca e grezza, ma lo stile generale é assolutamente impareggiabile. Peccato però che a parte certe sgranature volute (che fanno tanto videoregistratore con le testine sporche), alcuni rallentamenti e problemi d'inquadrature faranno in qualche caso spazientire il videogiocatore.
Decisamente d'impatto il sonoro, soprattutto per quel che riguarda i brani, che ben sottolineano il ritmo incalzante dell'azione; bene anche gli effetti sonori (principalmente quelli della katana), mentre le frasi che i boss ripeteranno durante i combattimenti tenderanno alla lunga a tediare.
Riflettendo appieno la personalità del suo principale creatore, No More Heroes 2: Desperate Struggle, é (nonostante sia un seguito) originale fino allo stremo e ricchissimo di stile. Di sicuro non é curato appieno in ogni dettaglio, ma di certo non passerà inosservato dinanzi alla comunità dei videogiocatori.
Tre anni dopo la trionfante conclusione di No More Heroes, Travis torna in azione, questa volta spinto dall'omicidio del suo migliore amico e dalle piccanti proposte di una sempre più avvenente Sylvia Christel. Nonostante avessimo già raggiunto a suo tempo il primo posto nella United Assassins Association (U.A.A.), dovremo ripartire dalla lontanissima posizione 51 per incominciare questa nuova scalata, costellata da omicidi, esecuzioni ed uccisioni.
Le meccaniche di base seppur riprese per la maggior parte dal primo episodio presentano comunque delle interessanti novità certamente da non sottovalutare. Dovremo darci da fare in numerosi livelli in stile “picchiaduro a scorrimento”, dove saremo chiamati ad eliminare senza un briciolo di pausa (o quasi), una mezza infinità di scagnozzi di varia natura. Per far ciò ci affideremo ancora una volta alla nostra Beam Katana, una sorta di spada laser in stile “Star Wars” (regolarmente comprata su Ebay), con la quale potremo affettare i nostri nemici con precise colpi di taglio laterali o pesanti affondi. Come ogni spada laser che si rispetti in alcuni frangenti saremo chiamati a cercarci un angolino tranquillo per poterla ricaricare (agitando il Wii Remote), altrimenti i suoi effetti saranno alquanto limitati.
Oltre alla spada (che potrà vantare importanti potenziamenti), potremo arrecar danni anche con calci, pugni, e soprattutto con delle letali mosse di wrestling (una delle più grandi passioni di Travis), eseguibili ripetendo con precisione (con il “telecomando” ed il Nunchuk) le indicazioni che appariranno sullo schermo. Ad aggiungere ulteriore pepe ai combattimenti ci pensano ulteriori possibilità; non subire danni per un determinato quantitativo di tempo ci permetterà di cimentarci in una sorta di “bullet time”, grazie al quale potremo affettare nemici a tutto spiano senza correre nessun rischio, e come “premio” per le tante uccisioni avremo modo anche di trasformarci (per un breve lasso di tempo) in una tigre; in questi panni felini sarà veramente divertente andare a caccia di umani letteralmente terrorizzati dalle nostre fattezze.
Il sistema di controllo classico (quello citato fino ad ora) funziona piuttosto bene, ed a parte alcune sessioni l'impegno fisico con il Wii Remote non si farà mai troppo pesante, anche perché basteranno piccoli scossono per poter eseguire i colpi. Chi preferisce potrà comunque usare anche il “Controller Tradizionale”, certamente più canonico ed anche maggiormente preciso. Una volta giunti alla conclusione del livello si arriva al vero cuore del gioco, gli scontri con i boss.
Dimenticate la facilità (ed anche la ripetitività di alcune sezioni) che vi hanno portato ad esso, la sfida contro chi vi precede nella classifica degli assassini, sarà veramente tosta.
Ci troveremo dinanzi a degli avversari splendidamente caratterizzati, con i quali daremo vita a degli scontri all'ultimo sangue decisamente lunghi ed impegnativi. Senza volersi addentrare troppo per non rovinare la sorpresa ai più, aspettatevi numerose ed originali varianti sul tema in questi combattimenti. Una delle maggiori critiche riferite al primo No More Heroes, riguardava la scarsa cura riposta nelle sezioni “free roaming”, che in pratica fungevano da collegamento tra un livello e l'altro. Senza suscitare quindi nessun rimpianto nelle maggior parte dei giocatori, queste sezioni sono state completamente rimosse (ma non preoccupatevi, qualche occasione per usare la moto di Travis ci sarà), e sostituite da una più comoda mappa.
Oltre che per muoverci verso il nostro obbiettivo, tramite questa schermata potremo spostarci in altre locazioni, dove avremo occasioni di guadagnare un po' di soldi e di spenderli. Nel primo caso potremo darci da fare in missioni secondarie e soprattutto in lavoretti, quest'ultimi rappresentati sotto l'originale forma di giochi 8-bit in stile Nes; nonostante la semplicità (o forse proprio per questo motivo) alcuni di questi mini giochi vi distoglieranno per parecchio tempo dall'avventura principale. I soldi ricevuti per queste mansioni (raccogliere noci di cocco, cucinare bistecche per un ristorante, riparare tubi ecc), potranno poi essere spesi per personalizzare ulteriormente l'abbigliamento di Travis, per ottenere nuove armi, o per qualche simpatica sessione in palestra che ci farà potenziare alcune delle nostre abilità. Volendo si potrà pure passare un po' di tempo nella stanza del No More Heroes Motel, dove Travis stabilmente vive. In questo disordinato mini appartamento avremo la possibilità di salvare i progressi (sedendoci nel water), di giocare sulla propria console con un ostico sparatutto a scorrimento, o divertirci un po' tenendo in esercizio la nostra gatta sovrappeso.
Cosi come il suo predecessore, anche Desperate Struggle, é un titolo decisamente sopra le righe; i dialoghi sono ricchi di frasi ad effetto, di volgarità e di doppi sensi (tutto ben sottotitolato in italiano), le sequenze video non lesineranno a soffermarsi sui dettagli più “piccanti”, ed in generale il gioco é ricchissimo di citazioni, humor insensato, violenza gratuita ed “ironicamente” eccessiva, che non potrà far altro che spingerci a mandare un biglietto di ringraziamento al team Grassopher.
Anche sotto il profilo tecnico si possono apprezzare degli indubbi progressi; la cosmesi visiva rimane volutamente un po' sporca e grezza, ma lo stile generale é assolutamente impareggiabile. Peccato però che a parte certe sgranature volute (che fanno tanto videoregistratore con le testine sporche), alcuni rallentamenti e problemi d'inquadrature faranno in qualche caso spazientire il videogiocatore.
Decisamente d'impatto il sonoro, soprattutto per quel che riguarda i brani, che ben sottolineano il ritmo incalzante dell'azione; bene anche gli effetti sonori (principalmente quelli della katana), mentre le frasi che i boss ripeteranno durante i combattimenti tenderanno alla lunga a tediare.
Riflettendo appieno la personalità del suo principale creatore, No More Heroes 2: Desperate Struggle, é (nonostante sia un seguito) originale fino allo stremo e ricchissimo di stile. Di sicuro non é curato appieno in ogni dettaglio, ma di certo non passerà inosservato dinanzi alla comunità dei videogiocatori.
No More Heroes 2: Desperate Struggle
8
Voto
Redazione
No More Heroes 2: Desperate Struggle
Probabilmente davvero pochi avrebbero scommesso qualche centesimo sulla realizzazione di questo seguito, ed invece Travis Touchdown torna sul Wii con No More Heroes 2: Desperate Struggle.
Ripartendo dall'impareggiabile stile del suo predecessore, i ragazzi dello studio Grassoppher hanno potenziato alcuni dei migliori aspetti del titolo originale (come il sistema di combattimento), sostituito ciò che non andava bene (le sessioni free roaming) ed arricchito ulteriormente l'esperienza generale. Il risultato finale é un prodotto estremamente originale ed appassionante, decisamente più curato (a parte alcune sbavature tecniche), che di certo non passera inosservato dinanzi alla comunità dei giocatori.
Ripartendo dall'impareggiabile stile del suo predecessore, i ragazzi dello studio Grassoppher hanno potenziato alcuni dei migliori aspetti del titolo originale (come il sistema di combattimento), sostituito ciò che non andava bene (le sessioni free roaming) ed arricchito ulteriormente l'esperienza generale. Il risultato finale é un prodotto estremamente originale ed appassionante, decisamente più curato (a parte alcune sbavature tecniche), che di certo non passera inosservato dinanzi alla comunità dei giocatori.