Ecco la nostra Cate Parlavamo poc'anzi di punti d'incontro e differenze tra i due titoli. Sicuramente un punto in comune tra i due NOLF è un certo senso dell'umorismo di cui i due episodi sono pregni, un senso dell'umorismo che in alcune occasioni è stato utilizzato per stemperare momenti di tensione e che proprio per questo è stato poco gradito da qualche purista del genere che avrebbe preferito non scendere a compromessi. In NOLF2 questo sense of humor è senza ombra di dubbio più mitigato e usato in maniera più sapiente, anche se fin dalle prime battute ci ritroveremo ad assistere ad intermezzi filmati in cui il nuovo capo della HARM, per esempio, viene interrotto nel mezzo delle riunioni operative dalle telefonate di un madre invadente ed oppressiva.
Certo, non è esattamente quello che ci si aspetterebbe in un gioco di spionaggio, ma ci si può passare sopra senza troppi problemi. Altro punto a favore di NOLF2 è sicuramente la struttura dei livelli di gioco "ad anello" che permetterà al giocatore di passare liberamente da un livello all'altro, con la possibilità in ogni momento di ritornare al livello precedente per terminare parti della missione. Una scelta,questa, che se da una parte dona profondità alla struttura delle missioni, dall'altra rischia per contro di complicarle e renderle fin troppo lunghe e complesse, sicuramente un elemento di rischio all'interno di un FPS e infatti, raramente giochi del genere propongono gameplay di questo tipo.
La stanza si sta allagando. Che faccio, scappo?
Siamo riusciti ad inchiodare i nostri nemici
I nostri superiori discutono la prossima missione
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Sul piano della realizzazione dei livelli di gioco, NOLF2 presenta, così come il primo episodio, mappe veramente enormi con paesaggi ricchi e dettagliati, grazie sempre alle features della nuova versione del che ha permesso ai designers di far muovere la nostra Cate in ambienti interni ed esterni con estrema naturalezza. Un punto che accomuna i due NOLF è purtroppo data dall'intelligenza artificiale, non eccelsa nel primo episodio e che nemmeno in questo raggiunge livelli d'eccellenza, anche se qualche passo in avanti è stato indubbiamente fatto. I vostri nemici cercheranno per esempio di trovare riparo durante gli scontri a fuoco, ma incredibilmente lo faranno nei posti meno convenienti e più facilmente raggiungibili dalle vostre armi, risultando essere bersagli fin troppo facili.
NOLF2 quindi per mettervi in difficoltà si affida più al maggior numero di nemici che vi verranno ad affrontare che non sull'effettiva abilità degli stessi, continuando purtroppo la pericolosa strada intrapresa ultimamente dagli fps che si distinguono sempre meno per i livelli di IA nemica. Detto questo, c'è comunque da rimarcare che malgrado tutto non saranno rari i momenti gli avversari vi metteranno in difficoltà. Per aiutarvi nell'affrontare i nemici di turno, discretamente differenziati tra loro in termini grafici, i coders della Monolith hanno aggiunto ai normali movimenti di base la possibilità di scorgervi dagli angoli per osservarne i movimenti e per riuscire a centrarli in quasi totale tranquillità. Questo aspetto sarà fondamentale quando vi ritroverete a dover svolgere le abituali missioni stealth che vi saranno assegnate.
NOLF2, ovvero quando il "2" dopo il titolo non è necessariamente sinonimo di ripetizione del primo. Questo secondo capitolo delle avventure di Cate Archer riesce ad essere incisivo quanto il primo episodio, con in più un comparto grafico rinnovato e all'altezza delle ultime produzioni in campo FPS. NOLF2 rimane uno shooter dove il grilletto facile non è l'unica prerogativa per andare avanti nei livelli ma, anzi, è richiesta una buona dose di cervello e spirito d'osservazione. Certo, una struttura dei livelli meno macchinosa e magari qualche alternativa in più per la soluzione delle missioni non avrebbero certo guastato, ma già com'è il prodotto della Monolith è promosso a pieni voto. Ben fatto Cate!
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