The Operative: No One Lives Forever

di Redazione Gamesurf
UN ARSENALE FUORI DI TESTA
Uno dei luoghi più importanti del gioco é il campo di allenamento avanzato. E' qui che, missione dopo missione, Cate verrà addestrata nell'uso dei nuovi gadget pensati per lei dai ricercatori del servizio segreto. Se vi aspettate cose alla "Q", siete quasi sulla strada giusta: di armamenti peculiari qui ne abbiamo veramente a bizzeffe. Si parte da un particolare liquido che permette di sciogliere i cadaveri dei nemici (utile per non lasciare tracce) a speciali occhiali capaci di zoomare e fotografare particolari utili per i nostri superiori. Molti di questi ammenicoli saranno inoltre dotati di più di una funzione: premendo il Control sinistro, infatti, potremo trasformare il grimaldello universale per lucchetti in un piccolo pugnale avvelenato, letale e silenzioso. Analogamente potremo utilizzare un accendino all'apparenza normale come una potentissima fiamma ossidrica

Le armi sono abbastanza convenzionali ma ben realizzate e, grazie a un egregio bilanciamento tra le stesse e alle peculiarità di talune missioni, difficilmente ci troveremo a usare una sola arma. Il fucile da cecchino, per esempio, sarà molto utile per "ripulire" le zone che poi dovremo visitare, specialmente grazie al potentissimo zoom che, associato in maniera assolutamente geniale alla rotella del mouse, ci permetterà di colpire da grandi distanze
Non mancano comunque pistole automatiche, revolver, mitragliette, fucili d'assalto e simili, giusto per sfogare la nostra voglia di devastazione
VERRA' LA FINE... PURTROPPO
No One Lives Forever é uno di quei giochi capaci di catturare completamente l'attenzione di un giocatore e di stregarlo in maniera devastante
Non avrete pace fino a che non troverete il tempo da dedicargli, non riuscirete a staccarvene se non con immensi sacrifici. Le avventure di Cate Archer sono semplicemente troppo intriganti per lasciarle: la voglia di scoprire "quello che c'é dopo" sarà troppo forte
Purtroppo, però, come ogni gioco anche No One Lives Forever ha una fine, ma non sarà semplice da raggiungere. Anche al livello di difficoltà più basso (comunque sconsigliato a meno che non siate completamente principianti nel genere degli sparatutto in prima persona) No One Lives Forever presenta una longevità di tutto rispetto. Il consiglio, comunque, é quello di assaporarlo piano piano, di non volerlo bruciare in fretta a tutti i costi: dietro ogni angolo può esserci un particolare non necessario per la risoluzione della missione, ma intrigantissimo da scoprire. Nelle varie lettere e nelle valigette che troveremo in giro, infatti, potremo scoprire documenti capaci di fare luce sulle vicende del gioco e, sebbene alcuni di questi indizi ci vengano praticamente buttati in faccia, molti dei rapporti segreti da recuperare dovranno essere cercati con cura. No One Lives Forever é un gioco da affrontare in completo relax, quasi in abbandono. Anche Cate, del resto, come tutte le belle donne che si rispettino, richiede la nostra massima dedizione!