The Operative: No One Lives Forever
di
Redazione Gamesurf
Ogni bravo barista sa che per creare un cocktail di successo si devono scegliere e miscelare con abilità parti diverse, in modo che nessuna prevarichi le altre. Solo in questa maniera, infatti, si possono raggiungere sapori intriganti e mai stucchevoli. Le combinazioni possono essere semplici ma geniali come il Bellini, il Tetris dei cocktail, o più elaborate
Di questa seconda branca fa parte No One Lives Forever, il gioco oggetto di questa recensione e che tanto ci aveva colpito durante il passato ECTS 2000. Un gioco prodotto dalla Fox Interactive, casa che, tentativo dopo tentativo, finalmente sta arrivando a proporre giochi di qualità indiscutibile dopo aver tentato diverse strade, spesso dovendosi rialzare dopo qualche doloroso capitombolo
FORME E COLORI, PER L'APPUNTO
Non si può affrontare un articolo basato sull'ultimo nato in casa Fox senza accennare un minimo all'atmosfera che permea tutto il prodotto. Gli ingredienti del cocktail di cui stavamo parlando sono molti e, per fortuna, non sono stati scelti e miscelati a caso, ma sono stati opportunamente calibrati, a tutto vantaggio del risultato finale
Immaginate una puntata televisiva di Charlie's Angels (se siete abbastanza anziani per ricordarle, altrimenti aspettate il tie-in cinematografico attualmente in lavorazione, sperando che renda merito alla storica serie TV), spingetela parecchio in direzione Bond dal punto di vista della trama e, soprattutto, della gadgettistica. Ora unite al tutto una spruzzata di ironia e una manciata di visioni tratte dagli anni sessanta, soprattutto dal punto di vista cromatico. In mezzo a questo guazzabuglio metteteci un'eroina di sicuro impatto visivo, la classica "bella sgnacchera", novella Mata Hari, bellissima e vamp ma pure pericolosa e letale. Bene, agitando per bene, probabilmente, otterrete un bel CD-Rom di No One Lives Forever! Ma che shaker avete usato?!?
OH! OH! PICCOLA CATHY!
No! Non cambiate sito! Tra le citazioni che sono state inserite nel gioco, fortunatamente, non ci sono le vecchie e nostalgiche canzoni dei Pooh, non preoccupatevi!
Il riferimento però é corretto: la nostra protagonista si chiama Cate Archer, femmina fatale con l'hobby dello spionaggio. La passione di Cate dovrà ben presto scontrarsi con la diffidenza che un mondo tipicamente maschile come quello degli agenti segreti, nutre nei confronti di un'emancipata agente femminile, diffidenza che Cate dovrà imparare a sopportare: anche progredendo nel gioco, infatti, verrà additata come la responsabile di tutte le sciagure capitate al servizio investigativo, nonostante le innegabili doti operative dimostrate in azione
Di questa seconda branca fa parte No One Lives Forever, il gioco oggetto di questa recensione e che tanto ci aveva colpito durante il passato ECTS 2000. Un gioco prodotto dalla Fox Interactive, casa che, tentativo dopo tentativo, finalmente sta arrivando a proporre giochi di qualità indiscutibile dopo aver tentato diverse strade, spesso dovendosi rialzare dopo qualche doloroso capitombolo
FORME E COLORI, PER L'APPUNTO
Non si può affrontare un articolo basato sull'ultimo nato in casa Fox senza accennare un minimo all'atmosfera che permea tutto il prodotto. Gli ingredienti del cocktail di cui stavamo parlando sono molti e, per fortuna, non sono stati scelti e miscelati a caso, ma sono stati opportunamente calibrati, a tutto vantaggio del risultato finale
Immaginate una puntata televisiva di Charlie's Angels (se siete abbastanza anziani per ricordarle, altrimenti aspettate il tie-in cinematografico attualmente in lavorazione, sperando che renda merito alla storica serie TV), spingetela parecchio in direzione Bond dal punto di vista della trama e, soprattutto, della gadgettistica. Ora unite al tutto una spruzzata di ironia e una manciata di visioni tratte dagli anni sessanta, soprattutto dal punto di vista cromatico. In mezzo a questo guazzabuglio metteteci un'eroina di sicuro impatto visivo, la classica "bella sgnacchera", novella Mata Hari, bellissima e vamp ma pure pericolosa e letale. Bene, agitando per bene, probabilmente, otterrete un bel CD-Rom di No One Lives Forever! Ma che shaker avete usato?!?
OH! OH! PICCOLA CATHY!
No! Non cambiate sito! Tra le citazioni che sono state inserite nel gioco, fortunatamente, non ci sono le vecchie e nostalgiche canzoni dei Pooh, non preoccupatevi!
Il riferimento però é corretto: la nostra protagonista si chiama Cate Archer, femmina fatale con l'hobby dello spionaggio. La passione di Cate dovrà ben presto scontrarsi con la diffidenza che un mondo tipicamente maschile come quello degli agenti segreti, nutre nei confronti di un'emancipata agente femminile, diffidenza che Cate dovrà imparare a sopportare: anche progredendo nel gioco, infatti, verrà additata come la responsabile di tutte le sciagure capitate al servizio investigativo, nonostante le innegabili doti operative dimostrate in azione
The Operative: No One Lives Forever
8
Voto
Redazione
The Operative: No One Lives Forever
No One Lives Forever ha tutte le carte in regola per sfondare: è vario, è graficamente bellissimo, non presenta grossi difetti ed è costruito attorno a una trama piuttosto intrigante. Forse è proprio questo il maggior pregio del gioco della Fox: non essere lo spot per un motore di gioco già ampiamente apprezzato, a cui è stata aggiunta uno storyboard posticcio. No One Lives Forever mostra in ogni momento la cura di design di cui ha potuto godere e la profondità non può che guadagnarci.
Sconsigliato (forse) solo a chi proprio non riesce a digerire gli sparatutto in prima persona... ma fatevelo dire: così com'è stato un peccato perdersi Half Life o Star Trek Voyager: Elite Force, sarebbe un grave errore non dare una possibilità alla bellissima Cate.
Sconsigliato (forse) solo a chi proprio non riesce a digerire gli sparatutto in prima persona... ma fatevelo dire: così com'è stato un peccato perdersi Half Life o Star Trek Voyager: Elite Force, sarebbe un grave errore non dare una possibilità alla bellissima Cate.