The Operative: No One Lives Forever
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Gli spigoli la fanno da padrone e in generale si nota l'intento di mantenere alta la fluidità a discapito del dettaglio, fluidità che in qualche frangente viene meno. Gli effetti di luce non sono niente di speciale, addio enviroment mapping, e si sente la mancanza di effetti dinamici, come il movimento degli alberi, delle foglie, della neve e dell'acqua. Questi elementi rimangono particolarmente statici e mal resi, in confronto ad altre produzioni di sicuramente maggiore impatto grafico. La carenza di poligoni, in molte delle strutture inanimate, e anche nei personaggi, è stata coperta da texture colorate che nella maggior parte dei casi non fanno il proprio dovere. È inutile dire che le evidentissime lacune grafiche, scoraggeranno l'acquisto di questo titolo alla massa, che è sicuramente maggiormente attratta dalle caratteristiche tecniche più che dalla giocabilità. Il fatto è però che osservare la sola grafica di un gioco, oltre che ingiusto, è anche parecchio fuorviante.
Se una persona infatti smettesse di leggere adesso, penserebbe che il suddetto sia un titolo mediocre, ma in realtà così non è. Infatti, siamo di fronte ad un gameplay così ricco e ben strutturato da rimanere disarmati. Iniziamo col parlare del sistema di controllo che sebbene non manchi dall'essere afflitto da numerose pecche, riesce laddove non si era ancora riuscito a fare su PS2. Mentre altri titoli come Medal of Honor Frontline sono caratterizzati da controlli ostici, finalmente siamo in grado di dire che con questo NOLF il Dual shock 2 sia stato da un lato impiegato decisamente meglio, mentre dall'altro mostra ancora una volta come questo non sia poi tanto adatto a questa schiera di giochi.
Fatto sta che i controlli sono in linea di massima ripartiti a dovere, con la levetta di sinistra per i movimenti e quella di destra per lo sguardo, la comodità del tasto R1 per sparare, e del tasto X come tasto azione (per azionare meccanismi, disattivare ordigni, raccogliere documenti e aprire porte). Benché siano stati fatti dei passi in avanti rispetto ai concorrenti, va detto ancora che il sistema di controllo non riesce a raggiungere i fasti di Halo per Xbox, e sinceramente viene da chiedere il perché non si possa giocare con un mouse. Purtroppo per alleggerire un po' i difetti causati dal joypad, gli sviluppatori hanno dovuto inserire un mirino semiautomatico che in linea di massima aiuterà coloro che non sono proprio dei veterani a questa tipologia di giochi, o coloro che non sono dei veri cecchini, perché è bene dirlo, disattivando il mirino, le cose si fanno particolarmente più ostiche.
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L'atmosfera da spy film che permea questo gioco aggiunge sicuramente qualcosa di positivo. All'inizio, e durante il gioco, Cate dovrà affrontare delle ottime sezioni di addestramento, nelle quali apprenderà tutti i segreti dell'armamentario, dei suoi gadgets, nonché delle strategie necessarie per la buona riuscita delle varie missioni. Si, perché le azioni da compiere non saranno ristrette al semplice sparare. Oltre alle armi infatti, sarà presente tutta una serie di gadgets che sembrano quasi ereditati dalle varie serie cinematografiche di James Bond.
The Operative: No One Lives Forever
The Operative: No One Lives Forever
Una donna deve fare il doppio per dimostrare di essere la metà di un uomo... "meno male che non è difficile", ribadirebbe a gran voce un'esponente del sesso debole. Purtroppo però, Cate Archer non tiene il passo col suo "indiretto" rivale James Bond, o più che altro il confronto tra i due giochi a loro dedicati, vede come vincente quello dell'uomo al servizio di sua maestà.
No One Lives Forever fece la sua prima apparizione su PC circa due anni or sono, dimostrandosi un ottimo prodotto, oltretutto originale rispetto alle miriadi di fps che al tempo circolavano. Purtroppo questa per ps2 non è altro che una tiepida conversione dall'originale, che addirittura non riesce ad eguagliare a livello tecnico un prodotto ormai datato: rimangono quindi una trama intrigante, un gameplay vario e mai scontato, ma tutto ciò purtroppo, e lo ripetiamo, va a scontrarsi con una realizzazione tecnica di secondo livello.
Così, come ormai siamo abituati, ogni conversione da qualsiasi fps per pc non solo si rivela piuttosto scadente rispetto alla versione per compatibile, ma soffre sempre delle solite lacune inerenti in primis, un sistema di controllo ostico. Per carità, ma costa davvero così tanto inserire un opzione per l'utilizzo del mouse?
No One Lives Forever fece la sua prima apparizione su PC circa due anni or sono, dimostrandosi un ottimo prodotto, oltretutto originale rispetto alle miriadi di fps che al tempo circolavano. Purtroppo questa per ps2 non è altro che una tiepida conversione dall'originale, che addirittura non riesce ad eguagliare a livello tecnico un prodotto ormai datato: rimangono quindi una trama intrigante, un gameplay vario e mai scontato, ma tutto ciò purtroppo, e lo ripetiamo, va a scontrarsi con una realizzazione tecnica di secondo livello.
Così, come ormai siamo abituati, ogni conversione da qualsiasi fps per pc non solo si rivela piuttosto scadente rispetto alla versione per compatibile, ma soffre sempre delle solite lacune inerenti in primis, un sistema di controllo ostico. Per carità, ma costa davvero così tanto inserire un opzione per l'utilizzo del mouse?