The Operative: No One Lives Forever

The Operative No One Lives Forever
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The Operative: No One Lives Forever

La bella Cate infatti avrà per ogni missione un certo numero di oggetti utili per andare avanti, come l'utilissimo passe par tout con la punta acuminata e, all'occorrenza avvelenata, utile sia per aprire i lucchetti, sia per il combattimento corpo a corpo. Oltre al suddetto oggetto, avremo in dotazione anche la finta boccetta di profumo con gas soporifero, il flacone di acido per sciogliere i cadaveri, gli occhiali telescopici con microcamera incorporata, la monetina per distrarre le guardie e tante altre trovate che in parecchie occasioni risulteranno decisive. Le armi sono più di trenta e comprendono una serie di pistole e fucili dai vari impieghi: troviamo infatti la carabina Thompson, silenziosa e potente, con o senza mirino telescopico, la mitragliatrice Thompson, il lanciagranate m79, il Geldmacher Svd, la p38 con silenziatore, il mitragliatore Gordon 9mm e tante altre. Ognuna di queste armi avrà diverse varietà di proiettili, da quelli normali, ai dum dum dirompenti, sino ai proiettili esplosivi.

Se quindi vario e ben equilibrato sarà l'armamentario, non mancheranno le opportunità per utilizzarlo a dovere. Le missioni infatti saranno molto varie ed articolate e non si ridurranno a semplici sparatorie uno contro tutti, ma per ognuna di esse bisognerà seguire la strategia più oculata: tra le varie ci troveremo infatti a dover coprire le azioni di un ambasciatore in Marocco, eseguendo abili azioni di cecchinaggio per uccidere eventuali killer, come anche pedinare una contessa sulle alpi, eludendo il controllo degli uomini della scorta, o anche infiltrarsi in un locale pieno di guardie e altre missioni ad alto rischio che richiedono prontezza, destrezza nell'utilizzo delle armi, e anche un pizzico di fortuna. Saranno inoltre presenti alcune sezioni nelle quali Cate si sposterà a bordo di mezzi, come la sua fida moto triumph o la motoslitta.

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Sono due però gli aspetti del gameplay che non mi hanno convinto affatto: innanzitutto la difficile reperibilità dei medikit. Infatti, durante le lunghe missioni divise in parecchie parti denominate scene, non sarà possibile trovare energia, bensì saranno presenti solo le armature, anche se non in grande quantità, causando più volte frustrazione dopo salvataggi effettuati frettolosamente in punti caldi e con poca energia. Altro fattore che non mi ha convinto è l'assenza di una modalità multiplayer, che riduce la longevità del gioco alle sole ore dell'avventura singola. Ciò non è propriamente un difetto, ma più che altro una scelta determinata dall'insolita impostazione di gioco di questo fps. Comunque l'assenza del multigiocatore riduce drasticamente le ore di un gioco che, una volta finito, sarà riposto tristemente nello scaffale.

Ora parliamo delle musiche, sicuramente azzeccate. Tutti i motivi sembrano ripresi dagli spy film degli anni sessanta e lasciano in bocca quel gusto che rievoca alla memoria i film di 007. Gli effetti sonori sono appropriati in ogni caso e la loro varietà è abbastanza buona.

Eccoci infine giunti al giudizio finale. Questo No One Lives Forever è un connubio stranissimo di grafica mediocre e di giocabilità senza precedenti. Se facciamo la media tra le due cose ne viene fuori comunque un buon gioco, che sicuramente verrà snobbato dalla massa e da coloro che ricercano nella grafica il fattore principe dei giochi, e verrà preso in considerazione da coloro che amano gli fps di stampo alternativo. Tenetelo in considerazione.

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The Operative: No One Lives Forever
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The Operative: No One Lives Forever

Una donna deve fare il doppio per dimostrare di essere la metà di un uomo... "meno male che non è difficile", ribadirebbe a gran voce un'esponente del sesso debole. Purtroppo però, Cate Archer non tiene il passo col suo "indiretto" rivale James Bond, o più che altro il confronto tra i due giochi a loro dedicati, vede come vincente quello dell'uomo al servizio di sua maestà.
No One Lives Forever fece la sua prima apparizione su PC circa due anni or sono, dimostrandosi un ottimo prodotto, oltretutto originale rispetto alle miriadi di fps che al tempo circolavano. Purtroppo questa per ps2 non è altro che una tiepida conversione dall'originale, che addirittura non riesce ad eguagliare a livello tecnico un prodotto ormai datato: rimangono quindi una trama intrigante, un gameplay vario e mai scontato, ma tutto ciò purtroppo, e lo ripetiamo, va a scontrarsi con una realizzazione tecnica di secondo livello.
Così, come ormai siamo abituati, ogni conversione da qualsiasi fps per pc non solo si rivela piuttosto scadente rispetto alla versione per compatibile, ma soffre sempre delle solite lacune inerenti in primis, un sistema di controllo ostico. Per carità, ma costa davvero così tanto inserire un opzione per l'utilizzo del mouse?