Obscure 2
Quello di Leafmore sembrava essere un liceo qualunque, frequentato da comuni adolescenti americani, ragazzi indaffarati sui libri come nello sport e, spesso e volentieri, impegnati a frequentare le classiche feste che le serie televisive ci hanno propinato per anni.
Sembrava tutto nella norma, finché un tal Kenny non si è imbattuto nel furto della sua borsa e, seguendo i passi del sospetto ladro, è finito nei classici sotterranei popolati da creature mostruose. Ne conseguì la consueta catena di tragici avvenimenti che ha portato alla morte orrenda di vari suoi compagni, fino all'apparente ristabilirsi della calma grazie all'operato del protagonista e di altri suoi amici. Questo è quanto è stato raccontato in Obscure, titolo horror apparso sugli scaffali nel 2004, e ora seguito da questo secondo capitolo, il quale narra come lo stesso Kenny, nel tentativo di ricominciare una vita normale a due anni di distanza dai tragici eventi che lo hanno direttamente coinvolto, venga nuovamente risucchiato in un turbine di avvenimenti che lo porteranno a cercare di sopravvivere a numerose carneficine causate, questa volta, dal diffondersi di uno strano quanto pericoloso fiore nero.
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Avventura a coppie
Quella appena riassunta è la trama che sta dietro a Obscure II, la quale, va detto, non brilla in termini di originalità, ma che comunque riesce a dare un senso alla catena degli eventi visti sullo schermo. In particolare i poteri allucinogeni del polline del fiore sono un ottimo pretesto per far percorrere al giocatore la linea sottile che separa l'allucinazione dall'incubo e dalla terribile realtà, il che si traduce in un'alternanza di fotogrammi che mostrano le stesse cose in quella che potrebbe essere una dimensione parallela, come tra l'altro già visto e apprezzato in altri blasonati titoli appartenenti al genere. Ben realizzata anche è la sensazione di torpore che consegue al risveglio dall'incubo, come dovreste riuscire a scorgere nelle immagini di questa pagina. Quello che sembra esser venuto meno, rispetto al prequel, è invece l'importanza delle fonti luminose artificiali nel ricreare l'atmosfera, che in questo episodio sembrano essere meno rilevanti in quanto (nonostante il titolo) sono le ambientazioni stesse ad essere meno oscure e, quindi, permettono di scorgere più facilmente pericoli ed esseri immondi.
La caratteristica principale del titolo risiede invece nell'importanza delle abilità specifiche dei personaggi, nonché nella collaborazione di due di loro nel prosieguo dell'avventura. Imparerete ben presto a capire chi dovrà essere utilizzato in quella determinata circostanza, cosicché per affrontare quella particolare sezione dovrete essere voi a scegliere due giovanotti per comporre la coppia più adatta. Gli altri non verranno dimenticati nell'oblio, bensì ne assumerete il controllo successivamente per vivere la loro storia parallela.
Modalità cooperativa in tempo reale
In ogni istante potrete vestire i panni dell'altro personaggio con la semplice pressione del tasto R2, così come sarà possibile in qualsiasi momento farvi affiancare da un vostro amico, accedendo così alla modalità multiplayer in cooperativa. In caso di partita solitaria avrete comunque al vostro fianco una CPU caratterizzata da una discreta AI, anche se incapace di non intralciare i vostri movimenti nei passaggi stretti. Buono è infatti il modo in cui affronta i pericoli, ricalcando piuttosto bene i vostri movimenti, e tra l'altro mettendosi in guardia esattamente quando lo farete voi (anche se non ci sono mostri nel raggio di un chilometro).
Per il resto si tratta del classico titolo horror che fa dell'esplorazione e della risoluzione degli enigmi l'ossatura principale del gioco, a cui si aggiungono alcuni combattimenti neanche troppo impegnativi o dal particolare valore tattico. L'abbondanza di armi (tra cui segnaliamo mazze da baseball, balestre, pistole, fucili, motoseghe, immobilizzatori elettrici ma anche sedie e comuni elementi d'arredo) e di medikit livella verso il basso la difficoltà del gioco, minata solamente dalla scarsità di punti di salvataggio, i quali vi costringeranno non poche volte a ripercorrere tratti anche piuttosto lunghi dell'avventura rendendo l'esperienza di gioco talvolta davvero irritante e frustrante.
Un'altra fonte di disappunto risiede nella gestione delle telecamere, semifissa, che differisce dalla classica" alla Resident Evil" per la possibilità consentita al giocatore di ruotarle di pochi gradi, ma che non risolve i problemi evidenziati nel prequel e, soprattutto, non è in grado di garantire la precisione desiderata dal giocatore nel direzionare lo sguardo dell'obiettivo.
Tra enigmi e acrobazie
Anche l'evoluzione della trama non rileva particolari pregi, a causa della sua estrema linearità. In un certo frangente, per esempio, sarete totalmente impossibilitati dal varcare una porta se prima non vi sarete procurati una non indispensabile pistola, nascosta in una cassaforte da sbloccare con il solito enigma.
Ciò che rende appetibile il gioco, invece, sono proprio i rebus disseminati per le ambientazioni, che vanno dal piratare dispositivi di sicurezza al crittografare documenti, dal ricomporre delle specie di puzzles a realizzare vere e proprie acrobazie e così via. Essi assumono il ruolo di minigiochi che si fanno apprezzare particolarmente per la varietà che sanno regalare all'azione.
Dal punto di vista tecnico, infine, si riscontra un buon livello di dettaglio globale e dei personaggi, anche se caratterizzati da animazioni non certo eccelse. Buoni, in generale, anche gli effetti luminosi e visivi, come la visuale monocromatica, l'effetto di distorsione causata da mal di testa e così via. Il sonoro, infine, è stato realizzato in collaborazione con la Boston Symphonic Orchestra e le voci bianche del coro dell'Opera di Parigi, che si affiancano ai dialoghi questa volta non tradotti in italiano. Per il verdetto correte a leggere il commento finale.
Sembrava tutto nella norma, finché un tal Kenny non si è imbattuto nel furto della sua borsa e, seguendo i passi del sospetto ladro, è finito nei classici sotterranei popolati da creature mostruose. Ne conseguì la consueta catena di tragici avvenimenti che ha portato alla morte orrenda di vari suoi compagni, fino all'apparente ristabilirsi della calma grazie all'operato del protagonista e di altri suoi amici. Questo è quanto è stato raccontato in Obscure, titolo horror apparso sugli scaffali nel 2004, e ora seguito da questo secondo capitolo, il quale narra come lo stesso Kenny, nel tentativo di ricominciare una vita normale a due anni di distanza dai tragici eventi che lo hanno direttamente coinvolto, venga nuovamente risucchiato in un turbine di avvenimenti che lo porteranno a cercare di sopravvivere a numerose carneficine causate, questa volta, dal diffondersi di uno strano quanto pericoloso fiore nero.
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Avventura a coppie
Quella appena riassunta è la trama che sta dietro a Obscure II, la quale, va detto, non brilla in termini di originalità, ma che comunque riesce a dare un senso alla catena degli eventi visti sullo schermo. In particolare i poteri allucinogeni del polline del fiore sono un ottimo pretesto per far percorrere al giocatore la linea sottile che separa l'allucinazione dall'incubo e dalla terribile realtà, il che si traduce in un'alternanza di fotogrammi che mostrano le stesse cose in quella che potrebbe essere una dimensione parallela, come tra l'altro già visto e apprezzato in altri blasonati titoli appartenenti al genere. Ben realizzata anche è la sensazione di torpore che consegue al risveglio dall'incubo, come dovreste riuscire a scorgere nelle immagini di questa pagina. Quello che sembra esser venuto meno, rispetto al prequel, è invece l'importanza delle fonti luminose artificiali nel ricreare l'atmosfera, che in questo episodio sembrano essere meno rilevanti in quanto (nonostante il titolo) sono le ambientazioni stesse ad essere meno oscure e, quindi, permettono di scorgere più facilmente pericoli ed esseri immondi.
La caratteristica principale del titolo risiede invece nell'importanza delle abilità specifiche dei personaggi, nonché nella collaborazione di due di loro nel prosieguo dell'avventura. Imparerete ben presto a capire chi dovrà essere utilizzato in quella determinata circostanza, cosicché per affrontare quella particolare sezione dovrete essere voi a scegliere due giovanotti per comporre la coppia più adatta. Gli altri non verranno dimenticati nell'oblio, bensì ne assumerete il controllo successivamente per vivere la loro storia parallela.
Modalità cooperativa in tempo reale
In ogni istante potrete vestire i panni dell'altro personaggio con la semplice pressione del tasto R2, così come sarà possibile in qualsiasi momento farvi affiancare da un vostro amico, accedendo così alla modalità multiplayer in cooperativa. In caso di partita solitaria avrete comunque al vostro fianco una CPU caratterizzata da una discreta AI, anche se incapace di non intralciare i vostri movimenti nei passaggi stretti. Buono è infatti il modo in cui affronta i pericoli, ricalcando piuttosto bene i vostri movimenti, e tra l'altro mettendosi in guardia esattamente quando lo farete voi (anche se non ci sono mostri nel raggio di un chilometro).
Per il resto si tratta del classico titolo horror che fa dell'esplorazione e della risoluzione degli enigmi l'ossatura principale del gioco, a cui si aggiungono alcuni combattimenti neanche troppo impegnativi o dal particolare valore tattico. L'abbondanza di armi (tra cui segnaliamo mazze da baseball, balestre, pistole, fucili, motoseghe, immobilizzatori elettrici ma anche sedie e comuni elementi d'arredo) e di medikit livella verso il basso la difficoltà del gioco, minata solamente dalla scarsità di punti di salvataggio, i quali vi costringeranno non poche volte a ripercorrere tratti anche piuttosto lunghi dell'avventura rendendo l'esperienza di gioco talvolta davvero irritante e frustrante.
Un'altra fonte di disappunto risiede nella gestione delle telecamere, semifissa, che differisce dalla classica" alla Resident Evil" per la possibilità consentita al giocatore di ruotarle di pochi gradi, ma che non risolve i problemi evidenziati nel prequel e, soprattutto, non è in grado di garantire la precisione desiderata dal giocatore nel direzionare lo sguardo dell'obiettivo.
Tra enigmi e acrobazie
Anche l'evoluzione della trama non rileva particolari pregi, a causa della sua estrema linearità. In un certo frangente, per esempio, sarete totalmente impossibilitati dal varcare una porta se prima non vi sarete procurati una non indispensabile pistola, nascosta in una cassaforte da sbloccare con il solito enigma.
Ciò che rende appetibile il gioco, invece, sono proprio i rebus disseminati per le ambientazioni, che vanno dal piratare dispositivi di sicurezza al crittografare documenti, dal ricomporre delle specie di puzzles a realizzare vere e proprie acrobazie e così via. Essi assumono il ruolo di minigiochi che si fanno apprezzare particolarmente per la varietà che sanno regalare all'azione.
Dal punto di vista tecnico, infine, si riscontra un buon livello di dettaglio globale e dei personaggi, anche se caratterizzati da animazioni non certo eccelse. Buoni, in generale, anche gli effetti luminosi e visivi, come la visuale monocromatica, l'effetto di distorsione causata da mal di testa e così via. Il sonoro, infine, è stato realizzato in collaborazione con la Boston Symphonic Orchestra e le voci bianche del coro dell'Opera di Parigi, che si affiancano ai dialoghi questa volta non tradotti in italiano. Per il verdetto correte a leggere il commento finale.
Obscure 2
6.5
Voto
Redazione
Obscure 2
Obscure II tenta di inserirsi nel sovraffollato genere survival horror grazie alla sua peculiarità, che consta nella caratterizzazione dei personaggi, i quali possiedono particolari abilità che vanno sfruttate a dovere per proseguire nell'avventura. La cooperazione tra i personaggi, la notevole quantità di rebus da risolvere e le fasi di esplorazione sono le caratteristiche principali del gioco, il quale tuttavia pecca nell'estrema linearità del gioco, nella bassa difficoltà, nella gestione delle telecamere e nella scarsità di punti di salvataggio. Nemmeno l'atmosfera è capace di creare la tensione che ci si aspetterebbe da un titolo del genere. In conclusione si tratta di un discreto titolo, incapace però di avvicinarsi al livello di Resident Evil e Silent Hill.