Okami HD
Era l'ormai lontano 2006 quando Okami prendeva vita per la prima volta sulla fida PS2, in un periodo di elevata fertilità sotto il profilo creativo. All'epoca Okami rappresentò una vera e propria divagazione stilistica del designer Hideki Kamiya (responsabile di aver sfornato titoli del calibro di Davil May Cry e Resident Evil 2), caratterizzato da uno stile grafico affascinante e un gameplay che ancora oggi non fatica a lasciare gli utenti a bocca aperta per originalità e inventiva. Passarono 6 anni e una generazione di console ed ecco ricomparire la versione rimasterizzata per PS3, mentre a distanza di un'ulteriore generazione oggi siamo qui ad accogliere la seconda rimasterizzazione del gioco, questa volta per adattarlo alla nostra PS4 sotto forma di Hokami HD.
Oro…chi?
Il gioco narra le vicende di Amaterasu (Ammy per gli amici e, soprattutto, per il suo inseparabile amico Issun, un insetto tanto logorroico quanto Sid de L'Era Glaciale). Ammy altro non è che un lupo bianco, reincarnazione terrestre della dea giapponese del sole che approda sulla Terra in quanto minacciata da Orochi, un temibile mostro a otto teste che mira a distruggere il nostro pianeta. Ammy dovrà riportare colore e luce alle lande deturpate dal malvagio mostro.
La narrativa ricopre ovviamente un ruolo importante nell'economia del gioco, con il classico fiume di dialoghi che, purtroppo, peccano per il sonoro, che viene sostituito da ripetitivi mugugni indecifrabili. Il parlato è quindi tradotto con opportuni sottotitoli, ma ancora una volta manca ingiustificatamente la localizzazione in italiano. Un ulteriore motivo di disappunto è l'impossibilità di velocizzare i dialoghi, con conseguenze sul gameplay almeno fino al cambio di ritmo che contraddistingue la seconda parte del gioco.
A quel punto dovrete, infatti, impersonare il quadrupede per esplorare le ambientazioni alla ricerca di nemici da affrontare, amici da aiutare, senza dimenticare gli enigmi da risolvere. In vostro aiuto ci sarà il Pennello Celestiale, una sorta di arma magica capace di sbrogliare le situazione più complicate con un paio di pennellate.
…Ci vuole un grande pennello
L'implementazione di questa arma speciale è la caratteristica più originale del gioco e si attiva con la pressione di R1 che porterà all'apparizione di una tavolozza su cui tracciare le vostre pennellate, che potranno assumere le forme di linee orizzontali per attaccare con fendenti i nemici e di cerchi per far comparire il sole e quindi ridare luce all'ambientazione, senza dimenticare la possibilità di controllare i corsi d'acqua, ridare vita alla vegetazione, creare liane, collegare le due estremità di un ponte danneggiato, riparare macchinare, completare enigmi e così via. Peccato solo per il mancato impiego del touchpad, il quale sarebbe potuto essere il più naturale candidato per implementare le pennellate in modo creativo e coinvolgente.
Da qui risulta evidente quanto il pennello si riveli potente, versatile e utile nell'economia globale del gioco, senza dimenticare come con il prosieguo del gioco attiverete ulteriori abilità (per un totale di 13) che renderanno accessibili aree prima impossibili da raggiungere, dando quindi un po' più di senso all'anacronistico backtracking, molto in voga ai tempi della prima uscita del gioco.
I combattimenti, dal canto loro, non si rivelano mai complessi o troppo impegnativi, giusto per ricordarvi che il gioco è pensato per essere vissuto esplorando le ambientazioni e vivendo immersi nello stile grafico che gli sviluppatori hanno sapientemente messo insieme. L'impressione è davvero quella di avere di fronte un libro animato che racconta le vicende fiabesche in uno stile artistico davvero unico nel suo genere, caratterizzato da un cel shading ripulito, con colori vivacizzati e rimessi a nuovo per la PS4, ma che alla fine riesce a non sfigurare nemmeno sul vostro smart TV, per la quale è anche stata implementata la modalità 4K.
Difetti ereditati
Durante il vostro girovagare incontrerete personaggi secondari, i quali vi regaleranno oggetti oppure vi affibbieranno missioni secondarie, utili per guadagnare preghiere da barattare successivamente con utili oggetti.
Completano il quadro di questo Okami HD una splendida colonna sonora, una longevità di 35 ore con un livello di difficoltà ben bilanciato e il gradito ritorno (era sparito con la versione ps3) del minigioco tra i caricamenti (un po' troppo frequenti, a dirla tutta) che permette di guadagnare zanne di demone da scambiare coi mercanti.
Chiudiamo con alcuni difettucci ereditati dalle versioni precedenti, come la telecamera, la quale non segue adeguatamente l'azione durante i combattimenti e il gameplay non particolarmente guidato come accadeva una decina di anni fa.
Voto
Redazione