Onechanbara Z2: Chaos
di
Valerio De Vittorio
Sangue, tette, affettamenti, tette, smembramenti, toh un sedere! Zombie, tette, licantropi, una battuta a sfondo sessuale! Tette, un boss! Guarda, ho sbloccato un nuovo vestito ancora più striminzito, tette, ma la storia cos'é che raccontava? Titoli di coda.Potrebbe essere la nostra recensione di Onechanbara Z2: Chaos, titolo trash giapponese che dopo una lunga attesa é finalmente arrivato anche da noi, in esclusiva PS4.
Non lo nascondiamo, con il suo gusto per il trash, Onechanbara Z2: Chaos sembrava il gioco perfetto per questa fine estate, con il quale intrattenersi spegnendo il cervello, almeno fino all'arrivo dei prodotti più blasonati che nei prossimi mesi si avvicenderanno sugli scaffali. Purtroppo se il potere del nonsense e dell'esagerazione scorre forte nelle vene del titolo Tamsoftware, tutto il resto, o quasi viene a mancare. Partiamo dalla trama, perché sì c'é anche una storia da seguire se ne avete voglia. Purtroppo i capitoli precedenti della serie sono arrivati da noi un po' a singhiozzo, quindi potreste ritrovarvi con dei buchi di trama, ma riassunto in poche righe, ci sono due coppie di sorelle, Aya e Saki, e Kagura e Saaya, rispettivamente appartenenti al clan dei Vampiric e dei Baneful. Non si amano particolarmente, ma una nuova invasione di demoni, zombie e mostri assortiti le costringerà a diventare amiche e collaborare per salvare il mondo.
Ok, é chiaro che agli sviluppatori serviva un pretesto per darci un manipolo di ragazzine vestite in modo discinto da condurre in livelli pieni zeppi di mostri da annientare a suon di mazzate, affettando arti e riempiendo lo schermo di sangue.Il gioco ci propone così una mappa dalla quale selezionare la nostra missione, in totale ve ne sono 5, per altrettanti luoghi del mondo. I livelli non sono altro che sequenze di arene chiuse che si apriranno solo una volta che avremo sterminato ogni creatura nonmorta che la popola. Avremo a disposizione un sistema di combattimento che é il vero punto forte del gioco, probabilmente l'unico a dirla tutta. Onechanbara Z2: Chaos é un titolo appartenente al medesimo genere portato alla ribalta da Devil May Cry e Bayonetta, con quest'ultimo che probabilmente rappresenta l'apice nella categoria. Ecco, Il prodotto Tamsoft non arriva a questi livelli, ma si difende egregiamente, grazie anche ad alcuni spunti interessanti e riusciti. Avremo una serie di combo più che mai ricca da mettere in pratica, contro orde di nemici.
Le quattro protagonisti saranno sempre a nostra disposizione e se ne controlleremo solo una alla volta, potremo alternarle a piacimento, in pieno stile TAG. In qualsiasi momento premendo un solo tasto, la combo potrò proseguire per mano di un'altra discinta protagonista, espandendo così il ventaglio di opportunità d'attacco. Non solo, Aya e le altre avranno a disposizione due armi, e lo switch tra queste é istantaneo, un po' come in Devil May Cry. Il gioco dispone anche di un targeting molto valido, gestibile manualmente e che permette di balzare contro il nostro obiettivo rapidamente e senza errori. Difficile spiegare con precisione a parole, ma fidatevi del nostro giudizio, una volta dominate le tecniche del sistema di combattimento, pad alla mano controllare le vampirette svestite é una vera gioia. La soddisfazione aumenta quando si sbloccando gli attacchi speciali e le trasformazioni, ulteriori bonus. Inoltre, giocando, guadagnerete delle sfere da spendere nel negozio, dove troverete un buon numero di armi aggiuntive e nuove combinazioni di mosse, così da espandere ulteriormente le abilità delle combattenti.Aya, Saki, Kagura e Saaya hanno stili differenti e sfruttano armi diverse, così che ognuna riesce ad essere un po' unica, ultimo tassello che va a formare un battle system davvero valido, divertente ed appagante.
Peccato che praticamente ogni elemento di contorno non aiuti al godimento del gioco. Intanto la storia principale può essere terminate in pochissime ore. Poi sì, avremo a disposizione qualche modalità ed il piacere di sbloccare tutti i vestiti più assurdi, ma i livelli da giocare sono sempre gli stessi. però la calibrazione dell'esperienza ludica ad essere deficitaria. Il respawn dei nemici che appare casuale, il loro essere praticamente tutti uguali senza attacchi particolari che stimolino la nostra creatività, sono sintomi di un game design approssimativo. E lo stesso vale per i boss, elemento fondamentale per il genere, un po' trascurato fatto salva qualche eccentrica eccezione.
I livelli stessi sono piattissimi e non propongono alcuna variante al gameplay, senza contare la loro pessima realizzazione con muri invisibili e percorsi da seguire a dir poco discutibili. Tamsoft ha chiaramente speso tempo ed energie per creare contenuti un po' piccanti, con abitini da acquistare sempre più succinti o assurdi. Peccato che da un lato ciò ha significato tralasciare altri aspetti molto più importanti per il godimento del gioco e dall'altro non si é nemmeno andati fino in fondo. Infatti non esistono praticamente cut-scene con una regia che muove la telecamera in modo creativo come visto in altri prodotti giapponesi, o situazioni comiche che rendano le piccole perversioni di Onechanbara Z2: Chaos divertenti.
Ultimo tassello nella nostra valutazione a questo punto negativa del gioco é la componente tecnica, che si salva a malapena solo nella realizzazione delle protagoniste, modellate ed animate piuttosto bene. Tutto il resto sembra arrivare da un paio di generazioni fa. Un esordio nella corrente generazione davvero zoppicante, salvato in corner dalla fluidità granitica, caratteristica comunque apprezzabile per il genere. Musiche e doppiaggio in inglese (non esiste traduzione in italiano) sono molto godibili, comunque, e potrete selezionare anche le voci originali giapponesi nel caso vi interessasse.
Ma perché posso cambiare il colore del sangue in bianco?
Non lo nascondiamo, con il suo gusto per il trash, Onechanbara Z2: Chaos sembrava il gioco perfetto per questa fine estate, con il quale intrattenersi spegnendo il cervello, almeno fino all'arrivo dei prodotti più blasonati che nei prossimi mesi si avvicenderanno sugli scaffali. Purtroppo se il potere del nonsense e dell'esagerazione scorre forte nelle vene del titolo Tamsoftware, tutto il resto, o quasi viene a mancare. Partiamo dalla trama, perché sì c'é anche una storia da seguire se ne avete voglia. Purtroppo i capitoli precedenti della serie sono arrivati da noi un po' a singhiozzo, quindi potreste ritrovarvi con dei buchi di trama, ma riassunto in poche righe, ci sono due coppie di sorelle, Aya e Saki, e Kagura e Saaya, rispettivamente appartenenti al clan dei Vampiric e dei Baneful. Non si amano particolarmente, ma una nuova invasione di demoni, zombie e mostri assortiti le costringerà a diventare amiche e collaborare per salvare il mondo.
Il sistema di combattimento é divertente ed appagante
Ok, é chiaro che agli sviluppatori serviva un pretesto per darci un manipolo di ragazzine vestite in modo discinto da condurre in livelli pieni zeppi di mostri da annientare a suon di mazzate, affettando arti e riempiendo lo schermo di sangue.Il gioco ci propone così una mappa dalla quale selezionare la nostra missione, in totale ve ne sono 5, per altrettanti luoghi del mondo. I livelli non sono altro che sequenze di arene chiuse che si apriranno solo una volta che avremo sterminato ogni creatura nonmorta che la popola. Avremo a disposizione un sistema di combattimento che é il vero punto forte del gioco, probabilmente l'unico a dirla tutta. Onechanbara Z2: Chaos é un titolo appartenente al medesimo genere portato alla ribalta da Devil May Cry e Bayonetta, con quest'ultimo che probabilmente rappresenta l'apice nella categoria. Ecco, Il prodotto Tamsoft non arriva a questi livelli, ma si difende egregiamente, grazie anche ad alcuni spunti interessanti e riusciti. Avremo una serie di combo più che mai ricca da mettere in pratica, contro orde di nemici.
Le quattro protagonisti saranno sempre a nostra disposizione e se ne controlleremo solo una alla volta, potremo alternarle a piacimento, in pieno stile TAG. In qualsiasi momento premendo un solo tasto, la combo potrò proseguire per mano di un'altra discinta protagonista, espandendo così il ventaglio di opportunità d'attacco. Non solo, Aya e le altre avranno a disposizione due armi, e lo switch tra queste é istantaneo, un po' come in Devil May Cry. Il gioco dispone anche di un targeting molto valido, gestibile manualmente e che permette di balzare contro il nostro obiettivo rapidamente e senza errori. Difficile spiegare con precisione a parole, ma fidatevi del nostro giudizio, una volta dominate le tecniche del sistema di combattimento, pad alla mano controllare le vampirette svestite é una vera gioia. La soddisfazione aumenta quando si sbloccando gli attacchi speciali e le trasformazioni, ulteriori bonus. Inoltre, giocando, guadagnerete delle sfere da spendere nel negozio, dove troverete un buon numero di armi aggiuntive e nuove combinazioni di mosse, così da espandere ulteriormente le abilità delle combattenti.Aya, Saki, Kagura e Saaya hanno stili differenti e sfruttano armi diverse, così che ognuna riesce ad essere un po' unica, ultimo tassello che va a formare un battle system davvero valido, divertente ed appagante.
Dal trash al cestone
Peccato che praticamente ogni elemento di contorno non aiuti al godimento del gioco. Intanto la storia principale può essere terminate in pochissime ore. Poi sì, avremo a disposizione qualche modalità ed il piacere di sbloccare tutti i vestiti più assurdi, ma i livelli da giocare sono sempre gli stessi. però la calibrazione dell'esperienza ludica ad essere deficitaria. Il respawn dei nemici che appare casuale, il loro essere praticamente tutti uguali senza attacchi particolari che stimolino la nostra creatività, sono sintomi di un game design approssimativo. E lo stesso vale per i boss, elemento fondamentale per il genere, un po' trascurato fatto salva qualche eccentrica eccezione.
Peccato che la realizzazione di ogni elemento accessorio sia approssimativa
I livelli stessi sono piattissimi e non propongono alcuna variante al gameplay, senza contare la loro pessima realizzazione con muri invisibili e percorsi da seguire a dir poco discutibili. Tamsoft ha chiaramente speso tempo ed energie per creare contenuti un po' piccanti, con abitini da acquistare sempre più succinti o assurdi. Peccato che da un lato ciò ha significato tralasciare altri aspetti molto più importanti per il godimento del gioco e dall'altro non si é nemmeno andati fino in fondo. Infatti non esistono praticamente cut-scene con una regia che muove la telecamera in modo creativo come visto in altri prodotti giapponesi, o situazioni comiche che rendano le piccole perversioni di Onechanbara Z2: Chaos divertenti.
Ultimo tassello nella nostra valutazione a questo punto negativa del gioco é la componente tecnica, che si salva a malapena solo nella realizzazione delle protagoniste, modellate ed animate piuttosto bene. Tutto il resto sembra arrivare da un paio di generazioni fa. Un esordio nella corrente generazione davvero zoppicante, salvato in corner dalla fluidità granitica, caratteristica comunque apprezzabile per il genere. Musiche e doppiaggio in inglese (non esiste traduzione in italiano) sono molto godibili, comunque, e potrete selezionare anche le voci originali giapponesi nel caso vi interessasse.
Onechanbara Z2: Chaos
5.5
Voto
Redazione
Onechanbara Z2: Chaos
Aspettavamo Onechanbara Z2: Chaos con imbarazzata curiosità, sperando di goderci una fine estate all'insegna del trash spensierato. E invece il titolo Tamsoft si é rivelato una perversione poco godibile, salvato solo dall'ottimo sistema di combattimento. Tutto il resto del pacchetto é approssimativo, per questo fatichiamo a consigliare il gioco anche agli appassionati più sfegatati.