Oni

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Il gioco arriva in una confezione simile a quella dei DVD, quindi scordatevi la vecchia scatolona gigante alla quale siete sempre stati abituati, il nuovo packaging occupa decisamente meno spazio, ma dà anche meno soddisfazione. Superato questo primo impatto passiamo a esplorare il contenuto della scatola: un CD-ROM e un manuale in italiano, per la verità piuttosto scarso. Scordatevi di giocare a Oni se non possedete una macchina piuttosto recente; il gioco infatti richiede un G3 o G4 ad almeno 300 MHz e una quantità di RAM decisamente elevata: la memoria assegnata al gioco ammonta infatti a 113 MB, per cui chi ha una configurazione con 64 MB dovrebbe attivare la memoria virtuale. La scheda grafica richiesta é una ATI Rage 128 o equivalente (3dfx Voodoo 2), per cui chi ha una iMac 233 prima versione con L'ATI LT Pro é tagliato fuori. Il manuale di istruzioni si dilunga molto sull'ambientazone: un futuro dove le principali nazioni del mondo si sono riunite in un'organizzazione che esercita un controllo severissimo su ogni forma di espressione che vada al di fuori dagli schemi dettati dall'organizzazione stessa: la TCFC (niente di diverso da uno dei tanti regimi totalitari che il mondo ha conosciuto)
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Quelle due \"rotelle\" in basso rivelano tutto di noi

Per assicurarsi un controllo ancora più radicale le TCFC ha messo al bando molte forme di tecnologia, considerandole pericolose per l'ordine costituito. Il giocatore impersona l'eroina di turno, una certa Konoko (bel nome! Melodioso come il suono di un martello da guerra calato violentemente sul cranio di un guerriero barbaro), agente della TCFC, il cui compito é combattere un'organizzazione criminale che opera un traffico di tecnologia clandestina. Dopo avere capito chi siamo e cosa dobbiamo fare non resta che installare il gioco e dare inizio alle danze. L'installer comprende anche le estensioni OpenGL, per chi ha un sistema operativo precedente all'8.6 o non ne ha una versione sufficientemente aggiornata. Una volta completata l'installazione facciamo partire il gioco e ci troviamo di fronte a una classica schermata dove possiamo scegliere anche le opzioni grafiche e sonore (piuttosto scarne in verità)
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Dando un giudizio a Oni per Mac è forte la tentazione di definirlo gioco dell'anno, ma diversi motivi trattengono dal farlo; in primo luogo è molto facile perdersi per strada non vedendo una porta o non riconoscendo una console fondamentale per proseguire oltre. Inoltre l'engine grafico, seppure molto fluido e non privo di notevoli effetti di luce e particellari (fumo, fuoco e vapore), trascura molto la qualità grafica delle texture, per cui l'ambiente di gioco appare meno curato di altri titoli del genere. "Dulcis in fundo" (si fa per dire) il gioco salverà la partita per noi solo in punti prestabiliti, rendendo il tutto molto difficile e a volte frustrante. Tuttavia questi sono particolari che non devono distogliere l'attenzione da quello che Oni è veramente: un gioco basato essenzialmente sul realismo e sulla dinamicità, un degno erede dei vecchi action adventure e platform game in cui questo feeling si mischia sapientemente con il gusto dello scontro a mani nude da picchiaduro e di quello a fuoco e dello spara e fuggi superbamente delineato dai vari Quake e Unreal. Un consiglio: provatelo e non ve ne pentirete.

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