Onimusha: Warlords

di Redazione Gamesurf
STORIELLE DI UNA NOTTE?
Onimusha è costellato quindi di scontri, porte da aprire, scale da salire e boss da abbattere. Il tutto condito non solo da caricamenti presenti in maniera eccessiva, ma anche da una trama che, per quanto scontata, appare contemporaneamente sia ben illustrata dalle ambientazioni e dalle locazioni ottimamente caratterizzate, che leggermente imbastardita da alcune scelte di concept (dei dialoghi, di alcuni boss di fine livello) un po' pacchiane. Dalla sua il gioco gode comunque di un personaggio principale realizzato in maniera impeccabile sia dal punto di vista concettuale (come immagine e lineamenti) che grafico, non per nulla Samanosuke riprende praticamente in toto i connotati del viso dell'attore giapponese Takeshi Kaneshiro.

Tra i difetti maggiori del gioco si deve però segnalare una longevità non propriamente esaltante (un massimo di otto ore di gioco per i meno esperti), anche se corroborata dalla possibilità, più che nella saga di Resident Evil, di agire in modo diverso in particolari frangenti e dalla rigiocabilità garantita da un ritmo di gioco piuttosto alto e coinvolgente. Nota a margine: viene anche data la possibilità, solo in alcuni momenti, di utilizzare Kaede, la shinobi che si muove a fianco di Samanosuke in particolari punti del gioco.
Non un gioco estremamente nuovo o rivoluzionario, anzi, ma sicuramente un'avventura in grado di far passare nel migliore dei modi questi primi periodi estivi.