Open Kart

di Redazione Gamesurf
COME GUIDARE UN KART
Da un punto di vista della guidabilità i tre tipi di kart si assomigliano parecchio, l'unica differenza apprezzabile sta nella diversa velocità tra una categoria e l'altra. Il divertimento aumenta con l'aumentare della velocità, il che si ripercuote sulla difficoltà nell'affrontare le curve più veloci. Manovrare i kart non é affatto difficile, l'attenzione dei programmatori é stata mirata a ottenere uno stile di guida arcade frenetico e divertente ed anche se c'é la sezione relativa alla messa a punto del kart questa non pregiudica minimamente l'immediatezza. Il numero di piste é consistente, le abientazioni sufficientemente varie, anche se c'é da sottolineare che il numero di oggetti a bordo pista non é elevato e le ambientaziobi appaiono spesso scarne. Anche tutto il resto della realizzazione grafica non lascia certo gridare al miracolo, i poligoni con cui é realizzato il kart non sono tantissimi, le animazioni troppo poche e, in generale, la grafica appare datata. Le condizioni climatiche (sole, pioggia, neve) sono implementate in modo scadente, limitandosi a qualche effettino, di fattura non entusiasmante: per esempio, durante una sessione con pioggia l'asfalto resta perfettamente asciutto e la differenza con una sessione col sole sta nella colorazione del cielo e nell'illuminazione dell'ambiente. Il sonoro rispecchia fedelmente la qualità media di tutta la parte tecnica, e quindi si attesta su livelli poco superiori alla sufficienza: il rombo dei kart assomiglia più alla motosega di Doom che a un bolide su quattro ruote e le tracce audio pompate come di consueto appaiono martellanti e ripetitive e alla lunga vien voglia di disattivarle. E' un vero peccato che tecnicamente Open Kart sia cosi sottotono, perché l'idea di base é buona e la struttura di gioco convincente.