Operation Flashpoint: resistance
di
Simone 'BoZ' Zannotti
Anche se non ce l'hanno. La fragilità dell'engine di Operation Flashpoint d'altra parte è cosa nota, ma non per questo me la sento di passarci sopra come se nulla fosse: ben vengano infatti i nuovi edifici, la nuova flora, i nuovi mezzi e le nuove texture in alta risoluzione (veramente belle, ma solo se guardate da una certa distanza) ma è un po' come mettere una buccia nuova ad una mela bacata, nel senso che si è cercato di migliorare l'aspetto puramente estetico quando ben altre caratteristiche dell'engine erano da fixare. E comunque chiariamoci: in generale la qualità dell'immagine è stupefacente. L'illuminazione degli ambienti con gli effetti di luci ed ombre associati all'alternarsi del dì e della notte è una vera poesia per i propri occhi, le animazioni sono molto ben fatte, le morfologie dell'isola di Nogova sono varie e strategicamente interessanti e i modelli degli edifici, delle armi e dei veicoli sono un gran bel vedere (un po' meno quelli dei soldati).
La campagna di per sé è davvero appassionante: la storia del pugno di uomini in lotta contro un esercito intero (sa tanto di Davide contro Golia...) spinge ad andare avanti nel gioco ed è in grado di regalare momenti indimenticabili nella memoria di un videogiocatore, mentre le missioni offrono una grande libertà di azione, rafforzata dalla vastità degli scenari, e richiedono buone capacità strategico-pianificative consentendo di dimostrare tutta la propria bravura nel preparare gli attacchi e nel saper organizzare le difese. Approposito di gameplay, c'è da segnalare un problema: il programma alle volte si può "incantare" non riconoscendo che abbiamo raggiunto un certo obiettivo; è un'eventualità così fattibile da essere segnalata persino nel manuale: a me per fortuna è capitato una sola volta e sono riuscito in qualche modo a sbloccare la situazione senza dover ripetere la missione.
MAMMA HO VINTO LA GUERR...BLAAAAM
Discorso longevità: a parte la lunghezza della campagna, che è nella media, Resistance è veramente tosto! Sin dall'inizio ci si rende subito conto che non si tratta di un gioco per ragazzi(ni) e che occorre saper padroneggiare perfettamente l'originale Flashpoint per sperare di poter andare avanti oltre la seconda missione. Da questo punto di vista i programmatori hanno forse un po' esagerato: tonnellate di piombo nemico vi aspettano ad ogni incontro-scontro con i sovietici e il più delle volte i rinforzi arriveranno numerosi ad interrompere bruscamente la festa per un (momentaneo) successo in battaglia. Ma d'altra parte è logico che sia così: siamo o no una manciata di uomini contro un esercito ben organizzato?? E tuttavia, qualche momento "di respiro" in più non avrebbe certo guastato, soprattutto in considerazione dell'unico salvataggio disponibile a missione.
MOLTO PIU' CHE UN SEMPLICE VIDEOGIOCO
In Resistance la sfida è assicurata: non si tratta infatti di un "semplice" tactical shooter ma di un vero e proprio "simulatore di guerra" e una missione può durare anche un'ora o più, il tutto rigorosamente in tempo reale, con la morte malandrina sempre in agguato pronta ad accoglierci tra le sue braccia al minimo errore o distrazione. L'altra faccia della medaglia è che in Resistance non mancano le soddisfazioni: è difficile spiegare cosa si provi dopo essere riusciti a far saltare un tank nemico con l'ultima granata disponibile, dopo aver eliminato un infallibile cecchino appostato dentro un edificio, dopo aver compiuto una viaggio di fortuna con una macchina scassata e quasi senza benzina o magari dopo aver rubato un carro ai sovietici ed esserseli lasciati alle spalle appiedati ed infuriati.
Operation Flashpoint: resistance
8
Voto
Redazione
Operation Flashpoint: resistance
La guerra vista dagli occhi di un ex soldato delle forze speciali, suo malgrado venuto a capo di un gruppo di uomini male armati e per nulla addestrati che vuole scacciare l'invasione delle armate sovietiche dalla propria terra: questo è Resistance, la nuova campagna per Operation Flashpoint ideata dalla Bohemia Interactive. Un'espansione intensa, a tratti rabbiosa a tratti commovente, in generale emozionante e sufficientemente longeva da assorbire il giocatore per un lungo periodo di tempo. Un videogioco che va al di là del gioco e fonda molto del suo fascino nella trama, nel coinvolgimento emotivo del giocatore e nella vastità degli scenari dell'isola di Nogova. Da provare incondizionatamente, soprattutto se avete terminato la campagna 1985 - Cold War Crisis.