Oro e Gloria - La Strada per El Dorado
di
Redazione Gamesurf
SUNNYDAY IN CITY SOLEIL
Tullio e Miguel non si possono esattamente descrivere come degli intrepidi e affascinanti avventurieri, quanto più come dei furbi, ingegnosi e spiantati la cui avventura comincia nel bel mezzo di una cittadina spagnola al tempo dei grandi conquistadores. E conquistador é anche Cortés, potente e influente figuro che, guarda caso, siede nella stanza dei bottoni di un enorme vascello che potrebbe fungere da scialuppa di salvataggio del nostro dinamico duo, ricercati in Spagna per non si sa bene quale motivo (qualche furtarello di troppo, sembrerebbe). Una nave, la necessità di fuggire e una mappa per la mitica città di El Dorado... Tullio e Miguel hanno proprio tutto quello che gli serve per imbarcarsi (letteralmente) e partire in cerca di avventura
Tutto il gioco ricalca le orme della pellicola cinematografica, nel bene e nel male, come vedremo. La produzione Ubi Soft (sviluppata dalla Revolution) mette immediatamente il giocatore nella necessità di organizzare qualche stratagemma per riuscire ad arrivare alla nave di Cortés. Fin da subito, come é ovvio che sia quindi, occorre improvvisarsi pensatori e avventurieri scaltri, parlare con chi di dovere, raccogliere e/o trovare quanto può tornare utile e soprattutto gestire nel migliore dei modi entrambi i personaggi. Una delle particolarità del gioco, nonché probabilmente la caratteristica più interessante e innovativa, é infatti la necessità di vestire i panni sia del sognatore Miguel che dell'ingegnoso Tullio. Se per buona parte del gioco, difatti, i due si muovono all'unisono, esiste comunque un discreto numero di puzzle e di situazioni in cui i due vanno effettivamente gestiti in rapida successione, per far si che si aiutino effettivamente, adoperandosi l'un l'altro per la risoluzione di situazioni piuttosto spiacevoli! Se, per esempio, occorre muoversi su particolari serie di piattaforme che si alzano e abbassano secondo quanto impartito con diverse leve, é compito del giocatore continuare a scambiarsi i panni da Miguel a Tullio per far si che, poco per volta, ognuno dei due aiuti nella gestione delle piattaforme l'altro. Insomma, sicuramente una trovata interessante e che, soprattutto, giustifica ampiamente la presenza di due personaggi principali
Tullio e Miguel non si possono esattamente descrivere come degli intrepidi e affascinanti avventurieri, quanto più come dei furbi, ingegnosi e spiantati la cui avventura comincia nel bel mezzo di una cittadina spagnola al tempo dei grandi conquistadores. E conquistador é anche Cortés, potente e influente figuro che, guarda caso, siede nella stanza dei bottoni di un enorme vascello che potrebbe fungere da scialuppa di salvataggio del nostro dinamico duo, ricercati in Spagna per non si sa bene quale motivo (qualche furtarello di troppo, sembrerebbe). Una nave, la necessità di fuggire e una mappa per la mitica città di El Dorado... Tullio e Miguel hanno proprio tutto quello che gli serve per imbarcarsi (letteralmente) e partire in cerca di avventura
Tutto il gioco ricalca le orme della pellicola cinematografica, nel bene e nel male, come vedremo. La produzione Ubi Soft (sviluppata dalla Revolution) mette immediatamente il giocatore nella necessità di organizzare qualche stratagemma per riuscire ad arrivare alla nave di Cortés. Fin da subito, come é ovvio che sia quindi, occorre improvvisarsi pensatori e avventurieri scaltri, parlare con chi di dovere, raccogliere e/o trovare quanto può tornare utile e soprattutto gestire nel migliore dei modi entrambi i personaggi. Una delle particolarità del gioco, nonché probabilmente la caratteristica più interessante e innovativa, é infatti la necessità di vestire i panni sia del sognatore Miguel che dell'ingegnoso Tullio. Se per buona parte del gioco, difatti, i due si muovono all'unisono, esiste comunque un discreto numero di puzzle e di situazioni in cui i due vanno effettivamente gestiti in rapida successione, per far si che si aiutino effettivamente, adoperandosi l'un l'altro per la risoluzione di situazioni piuttosto spiacevoli! Se, per esempio, occorre muoversi su particolari serie di piattaforme che si alzano e abbassano secondo quanto impartito con diverse leve, é compito del giocatore continuare a scambiarsi i panni da Miguel a Tullio per far si che, poco per volta, ognuno dei due aiuti nella gestione delle piattaforme l'altro. Insomma, sicuramente una trovata interessante e che, soprattutto, giustifica ampiamente la presenza di due personaggi principali
Oro e Gloria - La Strada per El Dorado
Oro e Gloria - La Strada per El Dorado
La Strada per El Dorado è un gioco che, prima di tutto, si rivela decisamente divertente ed appassionante, e parlando di un'avventura si tratta evidentemente di caratteristiche vincenti. Ma se da una parte va consigliato senza riserve per la caratterizzazione riuscitissima, per la freschezza e la passione dei dialoghi, per la gestione intrigante dei due personaggi... d'altra parte va anche messo in guardia il giocatore da una longevità piuttosto scarsa, da una profondità di gioco a tratti limitata e da una narrazione che nella seconda metà del gioco diventa a volte lacunosa. Un gioco assolutamente perfetto per un pubblico giovane, meno adatto a chi ha giocato a perdifiato tutte le avventure da Maniac Mansion in avanti.