Outtrigger
di
TANTE ZONE PER MASSACRARSI
Un aspetto interessante di Outtrigger é la certa varietà delle arene: venti locazioni sono infatti messe a disposizione delle efferrate manie omicide dei giocatori, sebbene non tutte siano selezionabili all'inizio del gioco. La tipologia delle arene é molto diversificata, variando da mere zone circolari non troppo ispirate a complessi mini-labirinti pieni di anfratti e cunicoli. Per scelta degli sviluppatori la grandezza media dei "livelli" non é comunque mai eccessivamente estesa, obbligando pur sempre i giocatori ad una "convivenza" molto ravvicinata. Purtroppo anche Outtrigger presenta la dislocazione fissa dei vari oggetti bonus nelle arene: questo comporta la possibilità di apprendere la posizione delle armi e dei potenziamenti, limitando di fatto la varietà dell'azione. La possibilità di rendere casuale la disposizione degli oggetti é un altro accorgimento che avrebbe giovato tantissimo al gioco, e la cui implementazione non sarebbe stata eccessivamente problematica. Da notare come alcuni livelli presentino anche determinati pericoli, come vasche di metallo fuso, sebbene la presenza di questi elementi potenzialmente dannosi sia estremamente ridotta
ALTI, BASSI E OMISSIONI
La realizzazione tecnica di Outtrigger é abbastanza pregevole: l'aspetto più impressionante del gioco riguarda l'estrema fludità, apprezzabile anche nelle situazioni più caotiche. La definizione grafica é molto gradevole, sebbene la qualità media delle texture del gioco sia inferiore a quanto si é abituati a vedere per Dreamcast. Le due visuali disponibili sono ugualmente apprezzabili, sebbene l'ampiezza di visuale garantita da quella in prima persona sia probabilmente migliore. Anche il sonoro appare di qualità abbastanza alta, con musiche differenziate per ciascun livello ed effetti sonori di buon impatto. Se sotto un profilo puramente tecnico Outtrigger può venire chiaramente promosso (pur senza eccessivi entusiasmi), c'é un aspetto del gioco che ne compromette il valore in maniera quasi irreparabile: l'assenza del gioco online. E' dai tempi dei primi annunci della conversione di Outtrigger per Dreamcast che si parla di questa eccellente caratteristica, effettivamente presente nelle versioni giapponesi e americane del gioco. Eppure i responsabili di Sega Of Europe hanno nuovamente pensato di eliminare questo BASILARE aspetto del gioco, così come già hanno fatto per Unreal Tournament e Daytona 2001. Una scelta quasi criminale, che tarpa le ali ad un gioco di valore molto elevato, relegandolo ingiustamente in quella fascia di videogame "maledetti". Dunque, gli amanti degli sparatutto in prima persona in cerca della possibilità di giocare online rimangano adeguatamente lontani da Outtrigger, rivolgendosi al caro vecchio Quake III Arena che si rivela sotto praticamente tutti gli aspetti un prodotto superiore.
Un aspetto interessante di Outtrigger é la certa varietà delle arene: venti locazioni sono infatti messe a disposizione delle efferrate manie omicide dei giocatori, sebbene non tutte siano selezionabili all'inizio del gioco. La tipologia delle arene é molto diversificata, variando da mere zone circolari non troppo ispirate a complessi mini-labirinti pieni di anfratti e cunicoli. Per scelta degli sviluppatori la grandezza media dei "livelli" non é comunque mai eccessivamente estesa, obbligando pur sempre i giocatori ad una "convivenza" molto ravvicinata. Purtroppo anche Outtrigger presenta la dislocazione fissa dei vari oggetti bonus nelle arene: questo comporta la possibilità di apprendere la posizione delle armi e dei potenziamenti, limitando di fatto la varietà dell'azione. La possibilità di rendere casuale la disposizione degli oggetti é un altro accorgimento che avrebbe giovato tantissimo al gioco, e la cui implementazione non sarebbe stata eccessivamente problematica. Da notare come alcuni livelli presentino anche determinati pericoli, come vasche di metallo fuso, sebbene la presenza di questi elementi potenzialmente dannosi sia estremamente ridotta
ALTI, BASSI E OMISSIONI
La realizzazione tecnica di Outtrigger é abbastanza pregevole: l'aspetto più impressionante del gioco riguarda l'estrema fludità, apprezzabile anche nelle situazioni più caotiche. La definizione grafica é molto gradevole, sebbene la qualità media delle texture del gioco sia inferiore a quanto si é abituati a vedere per Dreamcast. Le due visuali disponibili sono ugualmente apprezzabili, sebbene l'ampiezza di visuale garantita da quella in prima persona sia probabilmente migliore. Anche il sonoro appare di qualità abbastanza alta, con musiche differenziate per ciascun livello ed effetti sonori di buon impatto. Se sotto un profilo puramente tecnico Outtrigger può venire chiaramente promosso (pur senza eccessivi entusiasmi), c'é un aspetto del gioco che ne compromette il valore in maniera quasi irreparabile: l'assenza del gioco online. E' dai tempi dei primi annunci della conversione di Outtrigger per Dreamcast che si parla di questa eccellente caratteristica, effettivamente presente nelle versioni giapponesi e americane del gioco. Eppure i responsabili di Sega Of Europe hanno nuovamente pensato di eliminare questo BASILARE aspetto del gioco, così come già hanno fatto per Unreal Tournament e Daytona 2001. Una scelta quasi criminale, che tarpa le ali ad un gioco di valore molto elevato, relegandolo ingiustamente in quella fascia di videogame "maledetti". Dunque, gli amanti degli sparatutto in prima persona in cerca della possibilità di giocare online rimangano adeguatamente lontani da Outtrigger, rivolgendosi al caro vecchio Quake III Arena che si rivela sotto praticamente tutti gli aspetti un prodotto superiore.